Tumore al colon, una cura che punta su terapie mirate: cosa dice lo studio sulla biopsia liquida
I tumori non sono tutti uguali e conoscere l'esatto identikit molecolare di una neoplasia può fare la differenza nella cura della malattia. Un nuovo studio dello IEO, l'Istituto Europeo di Oncologia, ha mostrato risultati promettenti nella lotta al tumore al colon-retto avanzato attraverso l'utilizzo della biopsia liquida, uno degli strumenti che potrebbe far fare un importante passo avanti nell'oncologia di precisione. Vi lasciamo qui una scheda con i sintomi e le cause del tumore del colo-retto.
Si tratta di un tipo di biopsia innovativo che attraverso un semplice prelievo del sangue permette di realizzare quella che in termini scientifici è chiamata "profilazione molecolare estesa". In sostanza, una mappatura dettagliata dei geni e quindi delle alterazioni molecolari che hanno innescato la formazione delle cellule tumorali.
I vantaggi della biopsia liquida
I ricercatori della Divisione Tumori Gastrointestinali e Neuroendocrini e della Divisione Sviluppo Nuovi Farmaci IEO, in collaborazione con il Gruppo Oncologico dell’Italia Meridionale (GOIM), hanno reclutato un gruppo di 205 pazienti con tumore colorettale metastatico con un certo profilo (sono definiti "RAS/BRAF non mutati"). Qui la nostra intervista al professor Pierpaolo Sileri, primario Chirurgia Colorettale dell’Irccs Ospedale San Raffaele, sui principali fattori di rischio per questa forma di tumore.
Questi pazienti sono stati sottoposti a biopsia liquida e i risultati sono stati confrontati con quelli ottenuti con la biopsia tissutale, ovvero del tessuto tumorale, quella oggi tradizionalmente utilizzata in ambito clinico. Come si legge nei risultati pubblicati sulla rivista Annals of Oncology, la biopsia liquida ha permesso di analizzare più di 300 geni, molti di più di quelli osservabili dalla biopsia tradizionale.
Perché è importante conoscere le alterazioni genetiche
Avere la maggior quantità di informazioni a livello genetico è fondamentale nell'individuazione della terapia migliore perché i nuovi farmaci puntano proprio a colpire le alterazioni genetiche che hanno causato il tumore. Come spiega infatti Quotidiano Sanità, gli autori dello studio hanno visto che la biopsia liquida ha permesso loro di ottenere molte più informazioni sul profilo molecolare delle cellule tumorali di quelle date dalla biopsia tradizionale.
Inoltre, in più della metà dei pazienti, grazie a questo esame sono state individuate delle alterazioni genetiche che possono essere attaccate da farmaci specifici. Uno dei ricercatori dello IEO, Davide Ciardiello, ha spiegato che nella cura di tumori uno degli ostacoli maggiori oggi è dato proprio dalla resistenza ai farmaci, per questo è fondamentale anticipare il tumore con la terapia più efficace il prima possibile. Lo studio è ancora in corso e punta a invidiare la migliore "sequenza terapeutica ottimale" per ciascun paziente con tumore del colon-retto metastatico della tipologia studiata (RAS/BRAF non mutati).