Cresce il sospetto che l’aumento dei tumori al colon nei giovani sia legato all’E. coli che produce colibactina

Un nuovo studio rafforza il sospetto che l’aumento dei casi di tumore al colon nei giovani sia legato alla colibactina, una tossina prodotta da alcuni ceppi del batterio Escherichia coli (E. coli): questa sostanza è in grado di danneggiare il DNA, causando mutazioni che sono state riscontrate più frequentemente nei giovani con tumori intestinali rispetto alle persone che sviluppano la malattia in età avanzata.
Il nuovo studio, pubblicato sulla rivista Nature, ha inoltre evidenziato che le mutazioni legate all’azione della colibactina compaiono nelle fasi iniziali dello sviluppo del tumore. “Se una persona acquisisce una di queste mutazioni nei primi 10 anni di vita ha un maggior rischio di sviluppare precocemente un tumore intestinale – ha affermato il professor Ludmil Alexandrov, docente l’Università della California a San Diego e autore principale dello studio – . Il nostro studio ha rilevato che le mutazioni legate alla colibactina sono più frequenti nelle persone che hanno ricevuto una diagnosi di cancro al colon prima dei 40 anni rispetto a coloro che a cui è stato diagnosticato dopo i 70 anni”.
Recentemente, diversi altri studi hanno fornito prove dirette dei danni al DNA causati dalla colibactina, suggerendo il potenziale contribuito di una maggiore circolazione di ceppi di E. coli produttori di questa tossina all’aumento di alcuni tipi di tumore, inclusi quelli al colon e alla vescica. Il nuovo studio, che ha avuto il sostegno del Cancer Grand Challenges, il programma globale che finanzia le ricerche sul cancro, è tuttavia il primo a fornire le prove che indicano una causa specifica di tale aumento.
Cosa dice lo studio su colibactina e aumento dei tumori al colon nei giovani
La colibactina, una sostanza prodotta da alcuni ceppi di Escherichia coli, è in grado di danneggiare il DNA delle cellule umane, causando mutazioni associate all’insorgenza del cancro al colon-retto. Questa azione, al centro di un nuovo studio che punta a spiegare l’aumento dei casi di tumori intestinali tra i giovani, ha mostrato di produrre firme mutazionali caratteristiche, che suggeriscono come l’esposizione precoce a questa sostanza possa essere uno dei fattori che determina l’insorgenza di questo tipo di neoplasie prima dei 40 anni.
L’analisi, che ha preso in esame i 981 genomi di cancro al colon di pazienti di 11 diversi Paesi, tra cui Argentina, Brasile, Colombia, Russia e Thailandia, ha infatti evidenziato che, nelle persone a cui è stato diagnosticato un tumore al colon prima dei 40 anni, questa firma mutazionale è più frequente rispetto alle persone che hanno sviluppato la malattia in età avanzata. Queste firme mutazionali sono inoltre risultate più diffuse nei Paesi con tassi più elevati di cancro a esordio precoce.
Per quanto lo studio metta in risalto la correlazione tra le mutazioni causate dalla colibactina e un aumento rischio di cancro a esordio precoce, saranno necessarie ulteriori analisi per chiarire se la colibactina può essere ritenuta la principale causa dell’aumento dei tumori nei giovani. Ciò che però viene dimostrato in modo definitivo è che il peso delle mutazioni indotte dalla colibactina è maggiore nei tumori intestinali a esordio precoce, aggiungendo un importante informazione per la ricerca futura.
“Questi risultati rimodellano il nostro modo di pensare al cancro – ha osservato Alexandrov – . I tumori potrebbero essere una malattia che non riguarda solo ciò che accade in età adulta ma essere potenzialmente influenzati da eventi accaduti nella prima infanzia, forse nei primi anni di vita. Investimenti costanti in questo tipo di ricerca saranno fondamentali nello sforzo globale per prevenire e curare il cancro prima che sia troppo tardi”.