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Creati rivoluzionari farmaci orali per il dolore addominale a base di ossitocina, l’ormone dell’amore

Ricercatori austriaci e australiani hanno sviluppato una nuova e potente classe di farmaci contro il dolore addominale e intestinale cronico. Si basano sull'”ormone dell’amore” ossitocina e non si tratta di oppioidi, tra gli analgesici più utilizzati ma caratterizzati da molteplici effetti collaterali.
A cura di Andrea Centini
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I ricercatori hanno sviluppato una classe completamente nuova di farmaci sperimentali contro i dolori addominali e intestinali cronici, come quelli innescati dalla sindrome dell'intestino irritabile e dalla malattia infiammatoria dell'intestino. Il principio attivo si basa su peptidi che si legano ai recettori dell'ossitocina nel tratto digerente, il cosiddetto “ormone dell'amore” poiché strettamente associato ai legami affettivi e sociali, oltre che a parto, sesso, allattamento e tutto ciò che è relazione intima. Questo ormone, che viene secreto nella neuroipofisi, può migliorare anche la percezione del dolore addominale quando agisce da neuromodulatore, legandosi proprio ai recettori intestinali.

La nuova classe di farmaci sperimentali si basa sul medesimo principio, offrendo due vantaggi sostanziali: sono orali e non si tratta di oppioidi, analgesici di uso comune connessi a significativi effetti collaterali e dipendenza. Al momento sono stati testati solo su modelli murini (topi), ma gli scienziati sono fiduciosi che possano fornire gli stessi benefici anche sulle persone. Sono alla ricerca di collaborazione con case farmaceutiche ed enti sanitari per avviare i primi trial clinici, i test sull'uomo. A mettere a punto gli innovativi farmaci è stato un team di ricerca interazionale guidato da scienziati austriaci dell'Istituto di Chimica Biologica dell'Università di Vienna, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi australiani del Visceral Pain Research Group – Hopwood Centre for Neurobiology del South Australian Health and Medical Research Institute (SAHMRI).

I ricercatori, coordinati dal professor Markus Muttenthaler della Facoltà di Chimica, si sono concentrati sull'ossitocina perché questo ormone peptidico, oltre a essere coinvolto nella segnalazione del dolore, si lega proprio ai recettori presenti nell'apparato digerente, considerati un ottimo bersaglio terapeutico per lo sviluppo di antidolorifici. Con simili farmaci, del resto, si determina “un rischio inferiore di effetti collaterali dovuto alla sua azione non sistemica e limitata all'intestino”, spiegano gli autori dello studio.

Un aspetto rivoluzionario di questi nuovi farmaci risiede nel fatto che si basano sulla somministrazione orale. I legami peptidici, come quelli tra i recettori intestinali e l'ossitocina endogena, hanno notoriamente una bassa stabilità intestinale; in pratica, la somministrazione orale dell'ossitocina sarebbe inefficace perché si determinerebbe una rapida degradazione a livello dell'intestino. Ciò vale per tutti i farmaci peptidici, come l'insulina, la semaglutide e la tirzepatide (i nuovi farmaci "miracolosi" per perdere peso); è questo il motivo per cui tutti questi medicinali si assumono tramite iniezione. Il professor Muttenthaler e colleghi sono riusciti a sviluppare composti peptidici a base di ossitocina molto potenti e che restano stabili nonostante i processi digestivi, gettando le basi “per una nuova classe di farmaci per via orale e intestinale” per terapie peptidiche specifiche.

I farmaci sono stati testati su modelli murini con dolore addominale cronico, evidenziando significativi effetti analgesici concentrazione-dipendenti sia tramite somministrazione rettale (alla stregua delle supposte) che con quella orale. In genere, spiegano gli autori dello studio, i farmaci per il trattamento del dolore addominale cronico si basano su oppioidi, ma essi hanno molteplici effetti collaterali – nausea, stitichezza, sonnolenza, affaticamento etc etc – e soprattutto possono innescare una significativa dipendenza, che è considerata molto problematica. La crisi degli oppioidi, come il Fentayl che sta provocando una vera e propria strage soprattutto negli USA, è legata proprio alla forte dipendenza. Poter usare un farmaco orale e non oppioide contro questa forma di dolore rappresenterebbe un significativo passo avanti.

“La nostra ricerca evidenzia il potenziale terapeutico dei peptidi specifici dell'intestino e offre una nuova alternativa sicura ai farmaci antidolorifici esistenti, in particolare per chi soffre di disturbi intestinali cronici e dolori addominali”, ha spiegato il professor Muttenthaler in un comunicato stampa. Questi peptidi orali potrebbero essere progettati anche per combattere altre patologie. I dettagli della ricerca “Oxytocin Verbindungen zur orale Behandlung von Bauchschmerzen” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Angewandte Chemie.

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