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Covid 19

Covid provoca danni e alterazioni al fegato simili alle epatiti: possibili future complicazioni

Analizzando diverse coorti di pazienti Covid un team di ricerca internazionale ha rilevato danni e alterazioni nel fegato simili a quelli delle epatiti.
A cura di Andrea Centini
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Sebbene il coronavirus SARS-CoV-2 sia un virus respiratorio, l'infezione che provoca (chiamata COVID-19) è nota per essere una patologia multiorgano, in grado scatenare severe conseguenze anche al di fuori dei polmoni e delle alte vie respiratorie. Dall'inizio della pandemia diversi studi hanno infatti rilevato nei pazienti effetti su intestino, cuore, cervello, reni e in altri distretti dell'organismo. Grazie a una nuova ricerca è stato dimostrato che anche il fegato può subire danni significativi a causa del patogeno pandemico, con alterazioni metaboliche e altri danni effetti a quelli innescati dalle epatiti. Fino ad oggi il coinvolgimento diretto del fegato non era certo, ma la nuova indagine evidenzia chiare implicazioni del virus nel tropismo epatico.

A condurre il nuovo studio è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati tedeschi del Centro medico universitario Hamburg-Eppendorf (UKE) di Amburgo, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi dell'Istituto Leibniz di virologia sperimentale, della Divisione di Cardiologia – Dipartimento di Medicina Interna dell'Università del Michigan (Stati Uniti), del Centro tedesco di ricerca sul cancro, della Facoltà di Medicina dell'Università di Heidelberg e di altri istituti. Gli scienziati, coordinati dal professor Tobias B. Huber, direttore presso l'ambulatorio medico e policlinico dell'UKE, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver analizzato il danno epatico scatenato in diverse coorti di pazienti infettati dal SARS-CoV-2. In una prima coorte di 99 pazienti Covid, tutti ricoverati nel centro medico dell'UKE, nel 63 percento dei casi è stato evidenziato un aumento dell'aspartato aminotransferasi (AST), mentre nel 39 percento quello dell'alanina aminotransferasi (ALT). Si tratta di valori che indicano alterazioni metaboliche nel fegato, nonostante solo l'1,4 percento dei pazienti segnalasse malattie epatiche. I ricercatori hanno osservato che la percentuale di pazienti con ALT è raddoppiata da prima a dopo la diagnosi della COVID-19, mentre quella di pazienti con AST è addirittura triplicata. Ciò indica che il SARS-CoV-2 provoca conseguenze dirette sul metabolismo epatico.

Analizzando una seconda coorte di circa 1.200 pazienti Covid ricoverati presso un nosocomio universitario del Michigan, il professor Huber e colleghi hanno evidenziato che al momento del ricovero il 57 percento di essi ha mostrato aumenti di AST, mentre il 37 percento di ALT. È significativo osservare che tali incrementi, rilevati al ricovero e anche durante la seconda settimana in ospedale, erano associati a aumentato rischio di mortalità, “sollevando interrogativi sul loro ruolo nella gravità della malattia”, spiegano gli esperti nell'abstract dello studio. “Queste osservazioni evidenziano chiaramente la lesione epatica come un'importante caratteristica clinica dei pazienti con COVID-19 che richiedono il ricovero in ospedale”, hanno aggiunto gli studiosi.

In una ulteriore analisi condotta su 45 pazienti deceduti per l'infezione i ricercatori hanno rilevato il SARS-CoV-2 nel fegato nei due terzi di essi. In taluni casi è stato persino isolato il virus attivo nel tessuto epatico. Le indagini molecolari e bioinformatiche hanno chiaramente evidenziato che il patogeno emerso in Cina è in grado di alterare gli equilibri cellulari del fegato, in un modo non dissimile da quello di alcune forme di epatite. “Questi risultati sottolineano ancora una volta quanto siano diversi i potenziali meccanismi di danno nella COVID-19. C'è da temere che nei prossimi anni e decenni vedremo sempre più complicazioni COVID-19 in organi come fegato e reni”, ha chiosato il dottor Huber. I dettagli della ricerca “Molecular consequences of SARS-CoV-2 liver tropism” sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica Nature Metabolism.

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