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Countdown per il lander lunare Peregrine: quando precipiterà nello spazio

Senza più “alcuna possibilità” di atterrare sulla Luna, al veicolo spaziale della Astrobotic restano meno di 48 ore di carburante: la perdita, fa sapere la società, è rallentata più del previsto e Peregrine si trova a 360mila chilometri dalla Terra, pari al 94% della distanza lunare.
A cura di Valeria Aiello
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Illustrazione della posizione del lander Peregrine rispetto alla Terra e alla Luna il 10 gennaio 2024 / Credit: Astrobotic
Illustrazione della posizione del lander Peregrine rispetto alla Terra e alla Luna il 10 gennaio 2024 / Credit: Astrobotic

Il lander Peregrine della Astrobotic in viaggio verso la Luna potrebbe presto precipitare nello spazio, ma nel frattempo sta raccogliendo dati sull’ambiente interplanetario. La NASA, che ha sovvenzionato la missione nell’ambito del programma CLPS (Commercial Lunar Payload Services), ha spiegato che nonostante non ci sia più “alcuna possibilità” di atterraggio a causa di una grave perdita di carburante, tutti gli strumenti di comunicazione del lander sono attivi e “stanno effettivamente raccogliendo dati”.

Anche la Astrobotic, nelle prime ore di oggi, ha condiviso un aggiornamento simile su X. “Attualmente stimiamo che la navicella abbia circa 48 ore di propellente rimanente” ha spiegato la società con sede a Pittsburgh, in Pennsylvania. Si tratta di “un miglioramento significativo rispetto alle nostre stime precedenti” in quando “la velocità di perdita è rallentata più del previsto”.

Cosa è successo al lander Peregrine e quando precipiterà

Il lander Peregrine, lanciato da Cape Canaveral, in Florida, l’8 gennaio 2024, ora si trova a circa 360.000 chilometri dalla Terra, pari al 94% della distanza lunare. Il piano era quello di effettuare il primo atterraggio statunitense sulla Luna dopo più di 50 anni dalla fine delle missioni Apollo e il primo in assoluto da parte di una compagnia privata, con l’obiettivo di toccare la superficie lunare alla fine di febbraio. Tuttavia, poco dopo il lancio, è stata rilevata una perdita di carburante dal sistema di propulsione e la Astrobotic ha annunciato che il combustibile rimasto – sufficiente solo per un paio di giorni – non avrebbe permesso di effettuare un atterraggio morbido.

In un aggiornamento pubblicato giovedì, la società stimava che la navicella avesse ancora 36 ore di autonomia, ma in una nuova nota diffusa questa mattina, la Astrobotic ha rivisto i suoi calcoli, precisando che al veicolo restano ancora 48 ore di carburante.

Le nostre stime sono cambiate perché il tasso di perdita è rallentato più del previsto – precisa la società americana – . Prevediamo un rallentamento della velocità di perdita man mano che la pressione diminuisce, ma potrebbero verificarsi alcuni cambiamenti nella dimensione della rottura del sistema di propulsione, poiché la pressione diminuisce o per la presenta di qualche altro fattore che rende difficile la previsione”.

Nuova foto da Peregrine: “Ciao Terra!”

Senza più speranze di un atterraggio morbido, gli sforzi sono ora concentrati nell’estendere la missione di Peregrine il più a lungo possibile per continuare la raccolta dati. “Le misurazioni e le operazioni degli strumenti scientifici forniti dalla NASA forniranno una preziosa esperienza, conoscenza tecnica e forniranno dati preziosi per le future missioni lunari del CLPS” ha affermato  Joel Kearns, vice amministratore associato per l'esplorazione presso la direzione della missione scientifica della NASA.

A bordo del veicolo ci sono venti strumenti scientifici, di cui dieci in funzione, tra cui anche l’Iris Lunar Rover, un piccolo rover costruito alla costruito dagli studenti della Carnegie Mellon University che avrebbe dovuto scattare foto sulla Luna. Un’immagine delle sue ruote e di un serbatoio di carburante con la bandiera americana è stata pubblicata su X da Astrobotic. Iris ha anche inviato un messaggio: “Ciao, Terra!”. Un primo addio da parte del rover che, una volta esaurito il restante propellente di Peregrine, con tutto il resto carico utile sarà condannato alla caduta nello spazio cislunare.

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