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Cos’era la strana luce apparsa nei cieli del Sud Italia il 23 giugno: la spiegazione del fenomeno

La sera di domenica 23 giugno 2024 nei cieli delle regioni del Sud Italia è comparso uno strano fenomeno luminoso, ripreso in numerose foto e video. Ecco di cosa si è trattato.
A cura di Andrea Centini
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La sera di domenica 23 giugno 2024 nei cieli dell'Italia meridionale è apparso un curioso fenomeno luminoso caratterizzato da più elementi distinti. Tra quelli ben visibili vi erano un alone biancastro e bluastro a forma di clessidra, con la parte più brillante al centro; una sorta di nuvola eterea e tondeggiante, poco più in alto a sinistra; e una striscia più netta di puntini luminosi ancora più in alto. Il fenomeno è stato immortalato da moltissime persone che hanno riversato sui social network un fiume di immagini e video, diversi dei quali diventati rapidamente virali.

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In molti si sono chiesti di cosa si trattasse, tra commenti di stupore, immancabili teorie complottiste, annunci di invasioni aliene e anche un pizzico di preoccupazione, ma la spiegazione scientifica è giunta piuttosto rapidamente. Come in altri casi analoghi, infatti, il fenomeno luminoso è stato generato dal lancio di un razzo. Più nello specifico, da un razzo lanciatore Falcon 9 Block 5 di SpaceX, la compagnia aerospaziale privata del magnate sudafricano naturalizzato statunitense Elon Musk. Alle 19:15 (ora italiana) del 23 giugno, infatti, ha avuto inizio la missione Starlink 10-2, con il lift-off del Falcon 9 dalla piattaforma di lancio Space Launch Complex 40 a Cape Canaveral, in Florida.

Il razzo di SpaceX ha compiuto con successo la sua missione sganciando nell'orbita bassa terrestre (LEO) decine di satelliti Starlink, una rete di dispositivi per la comunicazione internet finita nel mirino di astronomi e astrofisici – oltre che degli astrofotografi – per il disturbo che creano nel cielo. Formano infatti lunghi trenini luminosi che puntualmente finiscono nelle immagini riprese dai telescopi. L'elemento luminoso più in alto visibile nei video del fenomeno apparso nei cieli d'Italia il 23 giugno era proprio composto dai satelliti Starlink, da poco liberati dal Falcon 9. Gli altri due elementi, l'alone a forma clessidra e la "nuvola", non erano altro che gas di scarico rilasciati dal secondo stadio del razzo di SpaceX.

Fenomeni simili sono stati ripresi più volte nel cielo. L'ultima volta in Italia era accaduto nel novembre del 2023, quando apparve uno strano alone in Nord Italia a causa del lancio di un missile francese M51 partito dal centro di test missilistici di Biscarrosse (DGA). La conferma arrivò proprio dal Ministero della Difesa transalpino. Tra i più spettacolari ricordiamo l'apparizione di splendide spirali il 17 aprile del 2022 nel cielo delle Hawaii e il 15 aprile 2023 in quello dell'Alaska, entrambe generate da un Falcon 9 di SpaceX. In base al punto di osservazione, i gas di scarico possono dar vita a anche a lunghissime e incredibili forme nel cielo, talvolta simili a grandi ed eleganti meduse, come nel caso di un lancio del 9 maggio 2022 visto dagli Stati Uniti meridionali.

Ma come si formano esattamente questi aloni luminosi? A spiegarlo su X (il compianto Twitter) il professor Chris Combs, docente di Aerodinamica e Ingegneria meccanica presso l'Università del Texas di San Antonio. In parole molto semplici, si tratta del getto di scarico dell'ugello del motore a razzo, la componente che permette la propulsione di razzi lanciatori e aerei a reazione (jet). I gas rilasciati dall'ugello sono sottoposti a una pressione maggiore rispetto a quelli dell'aria esterna, per questo come vengono liberati tendono a ritornare in equilibrio espandendosi in modo improvviso. Questo fa sì che, assieme al movimento del razzo, si generino forme spettacolari come appunto spirali, clessidre e talvolta serpentoni a forma di medusa. Se le forme sono principalmente dovute alla differenza di pressione, i colori sono invece legati ai composti chimici dei gas rilasciati.

Come da tradizione per SpaceX, il secondo stadio del razzo Falcon 9 (Booster B1078/11) lanciato il 23 giugno è stato recuperato con successo nell'Oceano Atlantico dalla chiatta drone ASDS/ASOG, sul quale è atterrato delicatamente e in perfetto orario. La traiettoria di lancio era visibile dall'Italia meridionale ed è proprio per questo che nel cielo di Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Basilicata è stato possibile ammirare lo spettacolare fenomeno luminoso che ha inondato i social network.

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