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Cos’era la scia di luci che ha infiammato il cielo del Nord Italia la sera del 27 agosto: il video

Tra le 21:27 e le 21:30 di martedì 27 agosto 2024 il cielo del Nord Italia è stato illuminato da una misteriosa scia di luci, le cui immagini sono rapidamente diventate virali su internet. Ecco cosa ha provocato il suggestivo fenomeno, che ha destato anche un po’ di apprensione tra gli osservatori.
A cura di Andrea Centini
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Le scie luminose avvistate nel cielo dell'Austria. Credit: Bernhard Heinzle / X
Le scie luminose avvistate nel cielo dell'Austria. Credit: Bernhard Heinzle / X

La sera del 27 agosto 2024 il cielo del Nord Italia è stato illuminato da una spettacolare e misteriosa scia di luci, che ha destato stupore e anche un po' di apprensione in chi ha avuto l'opportunità di osservarla. Il "trenino" di luci ha infiammato la volta celeste per circa tre minuti, tra le 21:27 e le 21:30, per poi dissiparsi nel firmamento. Il fenomeno è stato ben visibile nel cielo del Trentino Alto Adige, ma video e immagini sono stati condivisi sui social network anche da cittadini francesi, tedeschi, svizzeri e austriaci.

L'aspetto e la velocità delle intense scie luminose, raggruppate e molto ravvicinante, hanno subito fatto pensare a possibili detriti spaziali e non a un fenomeno naturale astronomico, come l'impatto di un asteroide che si è frantumato entrando nell'atmosfera terrestre. La conferma di ciò che si è realmente verificato nel cielo è arrivata dall'Ufficio federale tedesco per la protezione della popolazione e l'aiuto in caso di calamità (BBK), a seguito dei rilievi del Centro di situazione spaziale della Bundeswehr: si è trattato del rientro di un satellite della rete di Starlink, la società del magnate sudafricano naturalizzato statunitense Elon Musk. Questi piccoli dispositivi, spesso considerati dannosi dagli studiosi di astronomia e astrofisica a causa del disturbo visivo che producono con i loro trenini luminosi, sono progettati per distribuire internet dallo spazio.

Maggiori dettagli sull'avvistamento sono arrivati nel cuore della notte da parte dell'astronomo Jonathan McDowell dell'Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, tra i massimi esperti mondiali di detriti spaziali, conosciuti anche come “spazzatura spaziale”. Lo scienziato ha sottolineato che si è trattato del rientro del satellite Starlink-2382, che era stato lanciato in orbita il 10 marzo 2021 da una piattaforma dell'Air Force Eastern Test Range in Florida, negli Stati Uniti.

McDowell ha condiviso una mappa dell'Europa con la traiettoria dell'oggetto in direzione Sud-Est: il satellite è passato prima sull'Inghilterra meridionale, ha attraversato il canale della Manica ed è entrato nel cielo della Francia, passando direttamente sopra Parigi. Dopo aver superato il Nord Est francese è entrato in Svizzera e infine nel cielo italiano, dove si è estinto. Come indicato dal portale tedesco SRF, molti residenti del Land di Baden-Württemberg hanno chiamato la polizia a causa del suggestivo fenomeno che li ha messi in allarme. L'aspetto di queste scie luminose, del resto, può essere un po' inquietante per chi non conosce il fenomeno, ricordando alcune scene viste in blockbuster catastrofici come Armageddon e simili. Fortunatamente, comunque, nessuno ha corso pericoli.

Non è chiaro se il satellite Starlink-2382 sia stato fatto rientrare in modo programmato dall'azienda di Elon Musk oppure se abbia avuto qualche problema che ha causato la deorbitazione. Ciò che è certo è che il rientro è stato del tutto sicuro. Questi piccoli satelliti, che hanno un peso di circa 260 chilogrammi e una lunghezza che al massimo arriva a circa 3 metri, sono infatti progettati per disintegrarsi completamente durante il rientro atmosferico, senza lasciar cadere detriti sulla terra.

Le scie luminose avvistate nel cielo dell'Austria. Credit: Bernhard Heinzle
Le scie luminose avvistate nel cielo dell'Austria. Credit: Bernhard Heinzle

Il processo è analogo a quello che si verifica naturalmente quando gli asteroidi si schiantano contro l'atmosfera terrestre. L'elevatissima velocità dell'impatto e il conseguente attrito con l'aria surriscaldano gli oggetti fino a disintegrarli dall'interno, attraverso un meccanismo chiamato ablazione. Le scie luminose osservate nel cielo la sera del 27 agosto non erano altro che gli elementi del satellite mentre bruciavano e venivano distrutti a migliaia di chilometri orari. Fenomeni analoghi – ma molto più intensi – sono stati avvistati altre volte, ad esempio a seguito del rientro di parti di razzi Falcon di SpaceX, una compagnia aerospaziale privata sempre in mano a Elon Musk.

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