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Cambiamenti climatici

Cos’è questo grafico condiviso dalla Protezione Civile e perché dovrebbe preoccuparti

In un post su X la Protezione Civile ha condiviso un curioso grafico composto da strisce colorate. Cosa significa e perché dovrebbe farti riflettere.
A cura di Andrea Centini
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Le strisce colorate mostrano il riscaldamento in Italia a partire dal 1850. Credit: Professor Ed Hawkins (University of Reading)/showyourstripes.info
Le strisce colorate mostrano il riscaldamento in Italia a partire dal 1850. Credit: Professor Ed Hawkins (University of Reading)/showyourstripes.info
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La Protezione Civile ha condiviso su X (il compianto Twitter) una curiosa immagine che mostra una serie di strisce colorate che tendono dal blu al rosso. In parole semplici, è un rappresentazione grafica dell'aumento delle temperature in Italia a partire dal 1850. “ShowYourStripesDay non è solo un gioco, ma un modo per prendere coscienza dei cambiamenti climatici”, spiega la Protezione Civile. Oggi, infatti, gli utenti dei social network sono invitati a condividere sulle proprie pagine e bacheche il grafico a strisce relativo al proprio luogo d'origine, un modo originale per sensibilizzare gli altri sul tema del riscaldamento globale e, appunto, evidenziare che si tratta di un problema che riguarda l'intera umanità. Ecco come fare e cosa sono esattamente queste strisce colorate.

Innanzitutto sottolineiamo che tra i metodi più efficaci per far comprendere l'impatto del cambiamento climatico vi sono proprio i grafici. Più semplici, chiari e diretti sono, maggiore è l'effetto istruttivo – e di sensibilizzazione – in chi li consulta, anche se non si ha familiarità con numeri e curve. Fra quelli più adatti allo scopo vi sono indubbiamente le “warming stripes” (strisce del riscaldamento) messe a punto dal professor Ed Hawkins, giovane docente di Scienze Climatiche presso l'Università di Reading, nel Regno Unito. In parole semplici, sono una sorta di codice a barre composto da un sequenza di strisce che virano dal blu al rosso (in diverse tonalità). Ciascuna striscia è relativa alla temperatura media di un dato anno in un determinato luogo, spaziando dalle singole città  al mondo intero. Il colore blu rappresenta una temperatura più fresca rispetto alla media, il rosso uno più calda. Più intenso è il colore, maggiore è la divergenza dalla temperatura media.

Affiancate le une alle altre, queste strisce danno vita a un'immagine colorata che ricorda vagamente le barre di caricamento del vecchio Commodore 64, ma che in realtà mostra in modo progressivo – ed estremamente intuitivo – la crescita del riscaldamento globale a partire dal 1850 ai giorni nostri, ovvero a partire dalla Rivoluzione Industriale. Da allora, infatti, le attività umane hanno riversato in atmosfera enormi quantità di anidride carbonica (CO2) e altri gas climalteranti, in concentrazioni sempre maggiori che si sono riflesse in temperature medie sensibilmente elevate.

Le strisce colorate del professor Hawkins mostrano in modo inequivocabile il viraggio dal blu al rosso, con un riscaldamento sempre più intenso a partire dagli anni '90, quando è iniziata un'immissione sempre più massiccia di questi gas. La CO2, il metano (CH4) e altri composti chimici sono infatti responsabili dell'effetto serra quando si accumulano nell'atmosfera, trattenendo il calore della radiazione solare negli strati più bassi e impedendogli di liberarsi nello spazio. Un fenomeno analogo avviene in modo molto più drammatico su Venere, dove la turbolenta e corrosiva atmosfera di anidride carbonica (al 96,4 percento) blocca a tal punto la radiazione solare da far raggiungere alla superficie del pianeta la mostruosa temperatura di 464 °C, sufficiente a far fondere il piombo.

Attraverso il sito showyourstripes.info è possibile generare rapidamente il grafico con le strisce colorate per singole città, intere nazioni, continenti e mondo intero. È sufficiente inserire i dati della regione geografica che interessa nel comodo menù a tendina sulla sinistra. Per la maggior parte dei Paesi, i dati utilizzati per generare le strisce – e dunque mostrare le temperature medie – sono quelli dell'Università di Berkley e del set ERA5-Land. Per alcune nazioni vengono integrati quelli delle rispettive agenzie meteorologiche (come la NOAA per gli USA), mentre per la media globale è stata utilizzata una combinazione di dati del set HadCRUT5.0 con quelli del Met Office del Regno Unito.

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Come indicato, il grafico delle strisce colorate per l'Italia è stato condiviso dal Dipartimento della Protezione Civile è mostra inequivocabilmente come anche nel nostro Paese le temperature medie si siano riscaldate in maniera significativa a partire dagli anni '90, con il blu che diventa improvvisamente rosso e si scurisce sempre di più negli ultimi anni. Alcune strisce arancioni sono visibili anche attorno agli anni '40; sono legate alle emissioni dell'industria bellica durante la Seconda Guerra Mondiale.

Se a livello globale, al momento, la temperatura media è di 1,2 °C più calda rispetto all'epoca preindustriale, in base ai dati del CNR-ISAC in Italia siamo già 1,7 °C oltre, quindi al di là della soglia di sicurezza di 1,5 °C (per la temperatura globale) stabilita dagli scienziati. Negli ultimi 12 mesi la temperatura media globale è stata di 1,63 °C oltre la media preindustriale, ma ci vorranno alcuni anni prima che possa effettivamente stabilizzarsi oltre 1,5 °C. Oltre questa soglia ci attendono le conseguenze più drammatiche e irreversibili della crisi climatica; l'unica arma che abbiamo è tagliare drasticamente le emissioni di CO2 e altri gas a effetto serra, abbracciando compiutamente la transizione ecologica.

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