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Cos’è l’orecchio assoluto di Alessandro Gervasi, pianista di 6 anni che stasera suonerà a Sanremo

Il pianista di 6 anni Alessandro Gervasi questa sera si esibirà al Festival di Sanremo. Diventerà il musicista più giovane in assoluto ad aver suonato su quel palco. Il suo genuino talento è legato anche a una capacità chiamata “orecchio assoluto”. Ecco di cosa si tratta.
A cura di Andrea Centini
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Alessandro Gervasi al piano. Credit: Alessandro Gervasi / Facebook
Alessandro Gervasi al piano. Credit: Alessandro Gervasi / Facebook

La sera di oggi, mercoledì 12 febbraio, si esibirà sul palco di Sanremo il pianista prodigio Alessandro Gervasi, 6 anni, che conquisterà così il primato di più giovane musicista ad aver mai suonato al prestigioso festival musicale. Il bambino, nato a Buseto Palizzolo, in Sicilia, è dotato del cosiddetto “orecchio assoluto”, la capacità di identificare e replicare le note dopo averle ascoltate senza un tono di riferimento. Come preannunciato da Carlo Conti, Alessandro suonerà le note di Champagne, famosissimo brano di Peppino di Capri e nome della fiction dedicata al cantante che andrà in onda su RAI 1 a marzo. E proprio il piccolo della provincia di Trapani sarà il giovanissimo Peppino di Capri (pseudonimo di Giuseppe Faiella) nell'opera diretta dalla regista Cinthia TH Torrini.

In questi giorni sono diventati virali diversi video che ritraggono il giovanissimo pianista, vincitore lo scorso novembre del Tour Music Fest di San Marino (nella categoria 6-16 anni) grazie al famosissimo “Libertango” di Astor Piazzolla, divenuto colonna sonora di diversi film e molti spot pubblicitari. Da quando Alessandro ha raggiunto la popolarità si sta parlando molto del suo freschissimo e genuino talento, fatto emergere grazie alla passione per la musica del padre e il regalo di una tastiera giocattolo quando aveva appena tre anni.

Molta curiosità è relativa proprio al suo orecchio assoluto, una capacità finita al centro di numerosi studi scientifici e anche qualche controversia. Se fino a qualche tempo fa, infatti, si riteneva che fosse possibile svilupparlo solo in una ristretta finestra temporale durante l'infanzia e solo negli individui con un determinato corredo genetico, oggi la ricerca ha dimostrato che con il giusto allenamento o addirittura con specifici farmacicome il valproato – è possibile riaprire quella finestra e acquisire l'orecchio assoluto anche in età adulta.

Cos'è l'orecchio assoluto

Come spiegato dall'Università di Chicago, che ha condotto molteplici studi sull'argomento, l'orecchio assoluto – talvolta conosciuto come “orecchio perfetto” – è la capacità di identificare una nota suonata da uno strumento musicale senza i riferimenti di altre note. Per fare un esempio, se qualcuno suona un Do, un Re o un Sol su una tastiera senza essere visto, chi possiede l'orecchio assoluto riesce a capire di quale nota si tratta senza toni di riferimento. Ma non solo. Chi ha questa caratteristica è anche in grado di replicare le note ascoltate, discernerle all'interno di interi accordi e determinare quelle di suoni provenienti dall'ambiente circostante. Da qui la capacità di suonare intere melodie senza spartiti e altre guide, ma solo grazie alla capacità di ascolto. Spesso l'orecchio perfetto si riferisce anche alla capacità di eseguire una determinata nota col canto. Ricordiamo che esiste anche l'orecchio relativo, grazie al quale si riesce a identificare le note ma solo se messe in relazione con altre (ad esempio ascoltando una sequenza in solfeggio).

Sia le persone con orecchio assoluto/perfetto che quelle con orecchio relativo possono spesso suonare la musica ‘a orecchio', ovvero riprodurre una canzone solo ascoltandola. Tuttavia, coloro che hanno orecchio assoluto/perfetto possono sempre dire se una canzone è stata trasposta in un'altra tonalità rispetto alla sua registrazione originale, mentre coloro che hanno orecchio relativo potrebbero non avere questa capacità”, spiega l'ateneo statunitense.

In quanti hanno l'orecchio assoluto

In passato si riteneva che l'orecchio assoluto fosse una capacità molto rara, presente in una persona su 10.000, quindi circa nello 0,01 percento della popolazione. Lo studio “Absolute pitch: Myths, evidence and relevance to music education and performance” condotto da scienziati dello University College di Londra, tuttavia, ha determinato che fino al 4 percento degli studenti di musica la possiede. Ma anche persone comuni non musiciste possono avere questa capacità. Secondo l'Università di Chicago non sarebbe né un'abilità intrinseca né immutabile, dato che i musicisti con orecchio perfetto possono essere “ingannati” riaccordando gli strumenti musicali. Inoltre, spiegano gli esperti, “c'è variabilità nella capacità delle persone di identificare le note a orecchio, sia con che senza allenamento, che potrebbe essere dovuta a differenze ambientali, genetiche o neurologiche, come la memoria di lavoro uditiva e la risposta di frequenza successiva”.

In generale, secondo il professor Howard Nusbaum che ha studiato a lungo la questione, l'avere l'orecchio assoluto o la capacità di acquisirlo risiede in una combinazione di fattori diversi: formazione musicale ed esposizione alla musica sin dall'infanzia (aiuta avere strumenti musicali da piccoli); capacità di memoria di lavoro uditiva e attenzione percettiva. Una sorta di mix di elementi ambientali e genetici che amplia molto la concezione che si aveva in passato della condizione, ovvero innata e fortemente radicata nella genetica. Lo scienziato spiega che l'apprendimento uditivo gioca un ruolo fondamentale nel processo, ma anche la madrelingua può aiutare. Ci sono lingue come il mandarino in cui le stesse parole pronunciate con toni differenti hanno significati diversi; l'apprendimento uditivo legato a queste lingue può favorire l'insorgenza dell'orecchio perfetto. La caratteristica è stata riscontrata in diversi musicisti e cantanti famosi, come i celeberrimi Mozart e Beethoven, ma anche Freddie Mercury, Stevie Wonder, Elvis Presley e Michael Jackson e Mariah Carey. Non vediamo l'ora di ascoltare anche il piccolo Alessandro Gervasi sul palco di Sanremo.

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