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Cos’è l’insufficienza renale di Papa Francesco: sintomi, cause e cura della condizione che colpisce i reni

L’insufficienza renale che Papa Francesco ha sviluppato in forma lieve è una condizione di scarsa funzionalità dei reni, gli organi che filtrano il sangue e preservano l’equilibrio idrosalino dell’organismo: l’insufficienza renale può svilupparsi come conseguenza di infezioni, terapie farmacologie, danni diretti ai reni e altri disturbi, con i primi stadi spesso asintomatici o sintomi generici quali affaticamento, confusione mentale, sonnolenza, gonfiori. Ecco cosa c’è da sapere sull’insufficienza renale e come si cura.
A cura di Valeria Aiello
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Papa Francesco, 88 anni, è ricoverato in prognosi riservata al Policlinico Gemelli di Roma per una polmonite bilaterale / Photo LaPresse
Papa Francesco, 88 anni, è ricoverato in prognosi riservata al Policlinico Gemelli di Roma per una polmonite bilaterale / Photo LaPresse

Le ultime notizie sulle condizioni di salute di Papa Francesco parlano di un’insufficienza renale lieve, una situazione in cui i reni, che filtrano il sangue e mantengono l’equilibrio idrosalino del corpo, non funzionano correttamente. Evidenziata in forma iniziale al Policlinico Gemelli di Roma, dove il Pontefice è ricoverato per una polmonite bilaterale in prognosi riservata, l’insufficienza renale si è sviluppata in un quadro clinico complesso che, oltre le terapie farmacologiche, sta richiedendo trasfusioni di sangue per la piastrinopenia e ossigenoterapia ad alti flussi per scongiurare il rischio di nuove crisi respiratorie.

L’insufficienza renale di Papa Francesco è descritta come “sotto controllo” nell’ultimo bollettino diffuso dai medici, che hanno riscontrato la condizione dopo alcuni esami del sangue, senza specificare i valori di creatinina e altri parametri che hanno portato alla diagnosi della condizione. L’insufficienza renale può svilupparsi come conseguenza di infezioni, terapie farmacologie, danni diretti ai reni e altri disturbi, e si manifesta con diversi sintomi, che negli stadi più avanzati spesso includono affaticamento, gonfiori, cambiamenti nella minzione, confusione mentale e disturbi del sonno.

Cos’è l’insufficienza renale che complica le condizioni di Papa Francesco

L’insufficienza renale è una condizione di scarsa funzionalità renale, che può svilupparsi rapidamente (insufficienza renale acuta) oppure lentamente e in modo progressivo (insufficienza renale cronica).

Nel primo caso, si tratta di una condizione che, se riconosciuta in tempo e trattata adeguatamente, può essere reversibile, sebbene sia una patologia molto seria e potenzialmente letale. L’insufficienza renale cronica è invece irreversibile, per cui la sua evoluzione può essere solo ritardata per evitare che giunga al suo stadio più avanzato.

Le cause dell’insufficienza renale possono essere diverse e includono infezioni, terapie farmacologie e altri disturbi che possono compromettere la funzionalità renale.

Gli stadi della malattia sono cinque (da insufficienza renale lieve a molto severa), valutati sulla base dei valori di proteinuria (la presenza di proteine nelle urine) e la velocità di filtrazione glomerulare (Glomerular Filtration Rate, GFR), nota anche come Clearance della creatinina, cioè la velocità di smaltimento della creatinina- il prodotto di degradazione della fosfocreatina escreta dai reni – la cui concentrazione può essere misurata sia nel sangue che nelle urine raccolte nelle 24 ore.

Quali sono i sintomi dell’insufficienza renale

Negli stadi iniziali, l’insufficienza renale è spesso asintomatica, ma accompagnata da proteinuria più o meno significativa, mentre negli stadi più avanzati possono manifestarsi diversi sintomi, spesso aspecifici, e che si sviluppano gradualmente nel tempo. Questi segnali di insufficienza renale includono:

  • affaticamento
  • confusione mentale
  • sonnolenza
  • gonfiori a gambe, piedi o mani
  • contrazioni muscolari involontarie
  • prurito persistente
  • fiato corto
  • ipertensione
  • disturbi del sonno

Come si cura l’insufficienza renale

L’insufficienza renale, quando di entità lieve o moderata, viene trattata con terapie volte ad eliminare la causa scatenante (infezioni, trattamenti farmacologici, disidratazione, ecc..) e a bilanciare i fluidi corporei, come la somministrazione di liquidi o di farmaci diuretici. Possono essere utilizzati anche soluzioni endovenose, per controllare i livelli di potassio e acidi nel sangue. Nei casi più gravi, si può ricorrere alla dialisi temporanea, per rimuovere le tossine eventualmente accumulate, quando la terapia medica non è più sufficiente.

In caso di insufficienza renale cronica, il trattamento è volto a rallentare l’evoluzione della malattia, attraverso la gestione dei fattori responsabili della progressione, come la terapia della glomerulonefrite, il controllo della pressione, il controllo della glicemia nei pazienti con diabete. Nei casi molto gravi, quando la terapia medica non è più sufficiente a garantire l’equilibrio dell’organismo, diventa necessario il ricorso alla dialisi periodica o al trapianto.

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