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Cos’è l’infiammazione polmonare: cause, sintomi e cura

L’infiammazione ai polmoni è una risposta naturale per favorire la guarigione e proteggere il tessuto polmonare dalla causa scatenante, come infezioni e traumi. Può essere acuta o cronica. Quali sono i sintomi, le cause e il trattamento della condizione.
A cura di Andrea Centini
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L'infiammazione polmonare è una risposta dell'organismo che può manifestarsi in presenza di infezioni, malattie dei polmoni ed esposizione a sostanze tossiche e irritanti, come il fumo di sigaretta e lo smog. Il suo scopo è favore la guarigione e combattere l'agente scatenante, come un virus o un batterio, ma può anche provocare danni significativi ai tessuti nel caso dovesse cronicizzarsi. Tra i sintomi comuni le difficoltà respiratorie e il senso di oppressione al torace. Ecco quali sono le cause e come si tratta.

Cos'è l'infiammazione polmonare

Come specificato da verywellhealt.com in un articolo revisionato dal professor Reza Samad, medico pneumologo specializzato in malattie polmonari e docente presso l'Università Cornell di New York, l'infiammazione ai polmoni è una condizione che può essere scatenata da molteplici fattori, come infezioni respiratorie, esposizione a tossine / sostanze irritanti e malattie polmonari alla stregua di una bronchite o dell'asma. L'infiammazione, più in generale, è un meccanismo di difesa, una risposta naturale del nostro organismo atto a favorire la guarigione e proteggerci da agenti patogeni, lesioni e sostanze tossiche e irritanti che la innescano. “L’infiammazione consente di eliminare la causa che ne è alla base, riparare le lesioni ai tessuti e ristabilire la normale funzionalità dell’organismo grazie all’intervento di cellule difensive”, spiega l'Istituto Humanitas. Quando la condizione diventa persistente può provocare problemi significativi. Nel caso dell'apparato respiratorio, ad esempio, può scatenare danni alle vie aeree e al tessuto polmonare.

I sintomi dell'infiammazione polmonare

I sintomi dell'infiammazione polmonare possono manifestarsi in modo repentino o più gradualmente e sono legati alla causa scatenante, all'entità della risposta e alle condizioni di salute generali del paziente. Fra i sintomi tipi di questa forma di infiammazione figurano affaticamento, respiro sibilante, difficoltà respiratorie / fiato corto (dispnea), dolore toracico con senso di oppressione, tosse con catarro o senza (produttiva o non produttiva). Verywellhealth.com specifica che l'infiammazione polmonare cronica può determinare anche perdita di appetito e calo ponderale (perdita di peso) involontario. Tra le possibili complicazioni un calo dei livelli di ossigeno nel sangue (ipossiemia) e nei tessuti (ipossia), che possono sfociare in cianosi – il colore bluastro della pelle -, svenimenti, vertigini, e battito cardiaco lento (bradicardia)e altro.

Se l'infiammazione polmonare cronicizza e resta al lungo può alterare lo spessore e il volume delle vie aeree, come nel caso delle bronchiectasie che interessano i bronchi. Questa condizione può favorire l'accumulo di muco nei tessuti e catalizzare il rischio di infezioni secondarie potenzialmente gravi. Nei casi più severi le difficoltà respiratorie possono sfociare in vera e propria insufficienza respiratoria e nella famigerata sindrome da distress respiratorio acuto o (ARDS), condizioni divenute tristemente note durante la pandemia di Covid.

Cause dell'infiammazione polmonare

Come indicato, l'infiammazione è una risposta dell'organismo – legata all'immunità innata – volta a favorire la guarigione e a proteggerci dai fattori che la scatenano. Fra essi ci sono sostanze irritanti alla stregua del fumo di sigaretta e dell'inquinamento atmosferico (smog), come il diossido di azoto; infezioni respiratorie provocate da agenti patogeni come influenza, COVID-19, polmoniti, virus respiratorio sinciziale (RSV), raffreddore, tubercolosi, febbre della valle e molte altre. Altre cause scatenanti possono essere condizioni come asma, Malattia polmonare cronica ostruttiva (BPCO), patologie autoimmuni, fibrosi cistica, traumi toracici significativi (come quelli a seguito di un incidente stradale), cancro ai polmoni ed embolia polmonare.

Diagnosi e cura dell'infiammazione polmonare

Quando si sospetta un'infiammazione polmonare – ad esempio dopo aver analizzato i suoni respiratori – i medici possono richiedere diversi esami, tra i quali figurano emocromo, proteina c-reattiva, test di funzionalità polmonare, broncoscopia e scansioni come radiografia del torace, tomografia computerizzata, risonanza magnetica. Può essere richiesto l'uso di un pulsiossimetro (o saturimetro / ossimetro), un dispositivo che si aggancia al dito e verifica i livelli di ossigeno nel sangue. Anche questo strumento è balzato più volte agli onori della cronaca durante la pandemia di Covid. Una volta diagnosticata la condizione e determinata la causa il medico curante può prescrivere diverse tipologie di terapie (antibiotiche, antivirali, antifungine etc etc) o più semplicemente una terapia di supporto. Nei casi più severi di infiammazione polmonare possono essere necessari ossigenoterapia, ventilazione meccanica e intervento chirurgico, ad esempio per rimuovere le aree del polmone danneggiate e liberare le vie aeree, migliorando il flusso dell'aria.

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