Cos’è l’hanami e perché in Giappone si celebra la fugace meraviglia dei fiori di ciliegio
In Giappone, quando in primavera fioriscono i ciliegi, le persone di ogni età e professione si riuniscono sotto gli alberi per l’hanami: un momento per ammirare, riflettere e festeggiare la fugace meraviglia dei fiori di ciliegio. In altre parti del mondo non esiste un fenomeno culturale così strettamente legato alla filosofia della sfuggente durata di questi boccioli: alberi maestosi che allungano i loro rami carichi di fiori (hana) verso il cielo, con minuscoli petali rosa che vengono dispersi dai venti primaverili e la consapevolezza piacevolmente dolorosa che questo splendore mozzafiato morirà dopo solo pochi giorni.
È questa l’immagine del sakura, che in giapponese significa “bocciolo del ciliegio”, celebrata con l’hanami, che letteralmente si traduce in “osservazione dei fiori”, l’usanza tradizionale di godersi la bellezza dei ciliegi fioriti. Il termine è sinonimo di pic-nic pubblici, di amici e famiglie che si ritrovano sotto gli alberi con cibo e bevande, le cui origini secolari risalgono al periodo Nara (tra il 710 e il 794), anche se all’epoca si ammirava l’ume, una specie vegetale imparentata sia con il susino che con l’albicocco.
Nei parchi più famosi del Giappone, come lo Ueno Onshi e lo Yoyogi di Tokyo, i posti sotto gli alberi vengono occupati rapidamente, ma anche in altre località, come il Parco del sito del castello di Takada, nella prefettura di Niigata, che ospita circa 4.000 alberi di ciliegio, non mancano i festival annuali, anche se quest’anno molti eventi sono limitati a causa del Covid-19.
In particolare, le celebrazioni nel Parco del Castello di Takada, giunte al 97° anno, si terranno tra sabato 26 marzo e domenica 10 aprile, con spettacoli pirotecnici e la cerimonia di illuminazione dei ciliegi insieme alle lanterne bonbori, tra le più suggestive per gli hanami serali. Anche il Tempio Daigoji a Kyoto, un sito dichiarato Patrimonio dell'Umanità, offre un esclusivo hanami serale da sabato 19 marzo a lunedì 4 aprile .
Come detto, la differenza tra il sakura e la normale fioritura degli alberi risiede nella sfuggente durata dei boccioli di ciliegio: poco dopo che i fiori sono completamente schiusi, il vento inizia a portare via i petali, per cui quando ci si siede sotto un ciliegio in fiore, è impossibile non pensare alla brevità del questo splendore. Il passare del tempo è ciò che definisce la filosofia sakura, e i piccoli petali non sono solo un incredibile spettacolo naturale, ma una metafora della vita stessa.