Cos’è l’ansia da matematica: gli studenti italiani sono quelli che ne soffrono di più in tutta Europa
Gli studenti italiani sono i più colpiti dall'ansia da matematica rispetto ai loro coetanei nel resto dell'Europa. È quanto emerge da un nuovo report dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) che ha indagato il rapporto degli studenti quindicenni in 36 Paesi con quella che da tempo è considerata la materia più temuta di sempre.
In Italia questo problema riguarda quasi uno studente su due, con un trend in peggioramento: oggi soffre di ansia da matematica il 48% dei giovani italiani, rispetto al 43% dell'anno precedente. Si tratta del dato peggiore registrato in Europa, pari merito con la Bulgaria. Peggio di noi solo Brasile (57%) e Thailandia (62%), mentre i ragazzi meno sensibili a questa forma di ansia sono gli studenti di Singapore (meno del 30%).
L'ansia da matematica non è solo un modo di dire, ma un vero e proprio stato emotivo che molte persone, non sono bambini e adolescenti, avvertono quando si trovano a relazionarsi con calcoli e numeri, sia sui banchi di scuola che nella vita reale. Tanto che è stata coniata anche l'espressione "matofobia" per indicare la paura psicologica verso questa disciplina e tutto ciò che le orbita attorno. Vi lasciamo qui un approfondimento come distinguere l'ansia normale da quella patologica.
Che cos'è l'ansia da matematica
L'ansia da matematica, o più semplicemente l'ansia matematica, si manifesta con uno stato di tensione, agitazione e perfino paura davanti a situazioni, reali o scolastiche, che impongono di risolvere problemi matematici, fare i conti o relazionarsi tutto quello che fin da bambini siamo abituati a far rientrare nel concetto di matematica. Il concetto di ansia da matematica è stato formulato per la prima volta negli anni '50, quando Mary Fides Gough, suora e insegnante irlandese, coniò il termine "matofobia" per indicare lo stato di paura causato dalla matematica in molti dei suoi alunni.
Come l'ansia influenza l'apprendimento
Come hanno rivelato già in passato alcuni studiosi, l'ansia da matematica spesso influenza in modo negativo le prestazioni matematiche, creando un atteggiamento istintivo di evitamento rispetto ai problemi matematici. Questo a sua volta non permette a chi soffre di ansia da matematica di non apprendere e non migliorare in questa disciplina, alimentando in una sorta di circolo vizioso la sua convinzione di non essere adatto o portato per questa disciplina.
La conferma è evidente nei risultati pubblicati da Ocse nel focus "Il triangolo dell’apprendimento permanente: strategie, motivazione e fiducia in se stessi”, condotto sui dati del Pisa (Programma per la valutazione internazionale degli studenti) del 2022. Dal confronto tra i livelli di ansia matematica e i punteggi nel rendimento è emerso che un punto nell'indice di ansia in più corrisponde a una diminuzione del rendimento in matematica di 18 punti.
Le cause dell'ansia da matematica
Le cause di questo tipo di ansia che affligge adulti e bambini sono diverse, ma la cosa davvero interessante, almeno in base a quanto affermato dagli studiosi che se ne sono occupati, è la loro per lo più ambientale, culturale e sociale. In sostanza, l'ansia da matematica ha poco a che vedere con quella che si pensa essere l'effettiva predisposizione alla matematica. Anzi l'idea stessa che, a differenza di altre discipline, la matematica sia soprattutto una dote naturale, quasi congenita, qualcosa per cui essere portati, è tra le principali cause della matofobia.
Poi possono contribuire anche i metodi di insegnamento, un clima di eccessiva competitività nell'ambiente scolastico, la netta separazione tra sapere umanistico e sapere scientifico e perfino le difficoltà nel relazionarsi al tipo di format impiegato nello svolgimento dei compiti di matematica. Secondo l'American Psychological Association, ad esempio, l'ansia da matematica è spesso legata all'ansia da test, una formula infatti spesso utilizzata già dai primi anni di scuola nella matematica molto più che in altre.