Cos’è l’alimentazione funzionale, come funziona e su quali cibi si basa la dieta di Luisa Ranieri
Sta crescendo l’interesse per l’alimentazione funzionale, un modo di mangiare che va oltre la “nutrizione di base”, scelto anche dall’attrice italiana Luisa Rainieri, protagonista di Diamanti, il film di Ferzan Ozpetek in questi giorni al cinema. L’alimentazione funzionale che Ranieri segue “da molti anni, prestando grande attenzione al mangiare bene” è un approccio alimentare che predilige il consumo di cibi che contengono componenti con effetti benefici per la salute.
Questi cibi, considerati alimenti funzionali e noti anche come nutraceutici, possono ad esempio proteggere dalle malattie e prevenire carenze nutrizionali, offrendo benefici legati non solo ai nutrienti che normalmente contengono. Esempi di cibi funzionali includono alimenti ricchi di vitamine, minerali, probiotici e fibre, come frutta, verdura, noci, yogurt, semi e cereali, ma anche alimenti che contengono nutrienti aggiunti, come il succo d’arancia arricchito di calcio, cereali raffinati con aggiunta di vitamina B e altri alimenti fortificati con acidi grassi omega-3.
Ecco cosa c’è da sapere su questo tipo di dieta e da dove nasce il concetto di alimenti funzionali.
Cos’è l’alimentazione funzionale
L’alimentazione funzionale è un approccio nutrizionale che predilige il consumo di cibi che offrono benefici specifici per la salute, aiutando a prevenire le malattie e migliorando il benessere generale: questo tipo di dieta supera il concetto di “nutrizione di base” e non implica particolari approcci di restrizione calorica o digiuno intermittente, ma si concentra sul consumo di cibi – i cosiddetti alimenti funzionali – che, in virtù della presenza di sostanze fisiologicamente attive, forniscono “un beneficio per la salute oltre la nutrizione di base” secondo la definizione dell’International Life Science Institute.
Il concetto di alimentazione funzionale è stato sviluppato per la prima volta in Giappone negli Anni 80, quando il Ministero della Salute e del Welfare ha avviato un sistema normativo per approvare determinati alimenti con benefici per la salute documentati nella speranza di migliorare la salute della popolazione. Alcuni esempi di alimenti funzionali includono frutta, verdura, yogurt, noci, semi e cereali, e alimenti arricchiti con vitamine, minerali, probiotici e fibre.
Anche l’American Dietetic Association, la più grande associazione di professionisti dell’alimentazione e della nutrizione al mondo, ha incluso nell’elenco degli alimenti funzionali la maggior parte degli alimenti sani così come gli alimenti fortificati e arricchiti, affermando che tali alimenti devono essere consumati come “parte di una dieta varia su base regolare, a livelli efficaci” affinché possano conferire i loro potenziali benefici per la salute.
Quali sono gli alimenti funzionali
Gli alimenti funzionali sono cibi che possono offrire benefici per la salute oltre il loro valore nutrizionale: sono generalmente suddivisi in due categorie, alimenti convenzionali e alimenti modificati, a seconda che siano alimenti che contengano solo sostanze naturali, come vitamine, minerali, antiossidanti e grassi salutari per il cuore, oppure vengano arricchiti con ingredienti aggiuntivi, per potenziare i benefici per la salute di quell’alimento.
Esempi di alimenti funzionali convenzionali includono:
- Frutta: bacche, kiwi, pere, pesche, mele, arance e banane
- Verdure: broccoli, cavolfiori, cavoli ricci, spinaci e zucchine
- Frutta secca: mandorle, anacardi, pistacchi, noci di macadamia e noci del Brasile
- Semi: semi di chia, semi di lino, semi di canapa, semi di zucca
- Legumi: fagioli neri, ceci, fagioli bianchi, lenticchie
- Cereali integrali: avena, orzo, grano saraceno, riso integrale, couscous
- Pesce: salmone, sardine, alici, sgombri e merluzzo
- Cibi fermentati: tempeh, kombucha, kimchi, kefir e crauti
- Erbe e spezie: curcuma, cannella, zenzero, pepe di Caienna
- Bevande: caffè, tè verde, tè nero
Ecco alcuni esempi di alimenti funzionali modificati:
- succhi fortificati, come il succo di arancia con calcio aggiunto
- latticini fortificati, come latte e yogurt arricchiti di vitamina D
- alternative a latte o latticini fortificati, come latte di mandorla, latte di riso e di cocco vitaminizzati e margarina con l’aggiunta di omega-3
- cereali fortificati, come pane e pasta con aggiunta di vitamina B
- uova vitaminizzate
Benefici e rischi dell’alimentazione funzionale
La maggior parte degli alimenti sono funzionali e possono avere effetti benefici sulla salute, come ad esempio l’avena, che contiene un tipo di fibra chiamato betaglucano, che ha dimostrato di ridurre l’infiammazione, migliorare la funzione immunitaria e la salute del cuore. Allo stesso modo, frutta e verdura sono ricche di antiossidanti che aiutano a combattere i radicali liberi e proteggono dalle malattie. Anche prodotti come yogurt e kefir possono migliorare la funzione immunitaria, contribuendo a creare una flora intestinale sana, per il loro contenuto di microrganismi potenzialmente benefici. Solide prove di effetti positivi per la salute arrivano anche dal tè, che sembra proteggere da obesità, sindrome metabolica, diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, cancro e forse alcune malattie neurodegenerative perché ricco di catechine.
D’altra parte, particolare attenzione va posta nei confronti degli “alimenti fortificati modificati”, ovvero gli alimenti convenzionali a cui vengono aggiunti specifici nutrienti e/o componenti alimentari che possono aiutare a colmare carenze nutrizionali, la cui commercializzazione non è però necessariamente basata su prove scientifiche sufficientemente solide.
In particolare, suggeriscono gli esperti, sono necessarie ricerche sulle concentrazioni più appropriate di principi attivi, ma anche su specifici gruppi di sostanze, come le catechine e gli acidi grassi omega-3, il cui effetto benefico non è associato a una singola molecola chiaramente identificata ma una serie di sostanze correlate.
“Un potenziale pericolo degli alimenti funzionali è che le aziende alimentari potrebbero fare false affermazioni sul fatto che un alimento sia funzionale, come strumento per aumentare le vendite – ha evidenziato anche il professore di nutrizione Norman Temple in un recente articolo pubblicato sulla rivista Frontiers of Nutrition -. Ci sono molti grandi esempi di aziende alimentari che fanno affermazioni fuorvianti o fasulle sulla salute quando commercializzano alimenti. L’acqua vitaminizzata è uno di questi, con circa 5,5 g di zucchero per 100 ml, circa la metà della concentrazione presente nella Coca-Cola, oltre a vitamine e altre sostanze assortite: è un prodotto che illustra come gli alimenti funzionali possano essere commercializzati in modo disonesto”.