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Funerali Papa Francesco

Cos’è la tumulazione della salma di Papa Francesco, come avviene e qual è la differenza con l’inumazione

La tumulazione è il tipo di sepoltura scelta da Papa Francesco, che prevede la collocazione del feretro in una tomba muraria: oggi, sabato 26 aprile, dopo i funerali, la salma del Pontefice, disposta in una singola bara in legno rivestita di zinco, verrà collocata nella Basilica di Santa Maria Maggiore, in una tomba di marmo bianco con l’iscrizione “Franciscus”.
A cura di Valeria Aiello
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Dopo i funerali di Papa Francesco, deceduto per un ictus cerebrale, si terrà oggi, sabato 26 aprile, il rito della tumulazione del feretro nella Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma, il luogo scelto dal Pontefice per la sua sepoltura. La salma di Papa Francesco, deposta in una bara di legno rivestita in zinco, verrà trasportata in un corteo funebre che da San Pietro raggiungerà la basilica mariana, dove il feretro sarà collocato in una tomba semplice, situata nella navata laterale, tra la Cappella Paolina e la Cappella Sforza, nei pressi dell’Altare di San Francesco. Il Pontefice ha scelto una sepoltura sobria, rinunciando alla tradizionale triplice bara e segnando una rottura con la tradizione dei suoi predecessori.

La tumulazione è la pratica funeraria che consiste nel deporre il feretro in una struttura muraria, che nel caso di Papa Francesco è una tomba in marmo bianco, recante la sola iscrizione “Franciscus” e la sua croce pettorale, simbolo di fede e del suo legame con Cristo. Questo tipo di sepoltura si distingue dall’inumazione, che prevede la sepoltura del feretro direttamente nel terreno: questa pratica era diffusa nei primi secoli della Chiesa, mentre oggi, per i Pontefici, la prassi per la sepoltura prevede la tumulazione in contesti monumentali e protetti, riflettendo anche considerazioni igieniche, simboliche e liturgiche.

Cos’è la tumulazione del feretro di Papa Francesco

La tumulazione del feretro di Papa Francesco è la modalità di sepoltura che prevede la collocazione della bara in una struttura muraria: nel caso del Pontefice, la struttura è una tomba in marmo bianco che si trova nella Basilica di Santa Maria Maggiore, come da volontà del Santo Padre, la cui salma, deposta all’interno di una singola bara rivestita in zinco e saldata ermeticamente, verrà inserita e sigillata in muratura.

A presiedere il rito della tumulazione del feretro di Papa Francesco sarà il cardinale Kevin Joseph Farrell, camerlengo di Santa Romana Chiesa, secondo quanto previsto dall’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis nella revisione disposta da Papa Francesco che, prima della sua morte, ha esplicitamente semplificato alcuni riti funerari, in modo che la celebrazione delle esequie rifletta “quelle di un pastore e discepolo di Cristo e non di un potente di questo mondo”.

Tra le novità, la già citata eliminazione della triplice bara (la prima in cipresso, la seconda di piombo e la terza in legno), l’abolizione dell’esposizione della salma sul catafalco e l’introduzione delle indicazioni necessarie all’eventuale sepoltura in luogo diverso dalla Basilica di San Pietro.

Come avviene la tumulazione: la procedura

La tumulazione avviene attraverso un processo regolato, che prevede diverse fasi, a partire dalla chiusura ermetica della cassa di zinco che riveste la bara. Questo procedimento serve a garantire l’isolamento del corpo rispetto alle norme igienico-sanitarie, soprattutto per le sepolture in strutture chiuse. A questa fase fa seguito la collocazione del feretro in un loculo o in una tomba in muratura, che viene sigillato con una lastra di marmo, cemento e altro materiale edilizio, il che rende la tumulazione una pratica pulita e duratura.

Quanti anni dura

La durata della tumulazione, ossia la sepoltura in un loculo o una tomba, è generalmente di 30 anni, anche se può variare in base alle normative comunali, fino a raggiungere i 99 anni.

Nel caso tuttavia della tumulazione dei Pontefici, sia quelli sepolti nelle Grotte Vaticane sotto la Basilica di San Pietro sia quelli sepolti fuori dalle mura vaticane – come ad esempio Papa Gregorio XII (1406-1415), sepolto a Recanati, ma anche di Benedetto XII (1334-1342) e Giovanni XXII (1316-1334) sepolti ad Avignone, e Gregorio X (1271-1276) sepolto Arezzo – la sepoltura non ha regole temporali. i

Le tombe dei Papi sono infatti parte del patrimonio ecclesiastico e culturale, per cui solitamente sono considerate permanenti. Solo molto raramente, i resti dei Pontefici vengono esumati o spostati, se non per motivi eccezionali, come ad esempio in caso di canonizzazioni, ristrutturazioni di luoghi sacri o per rendere più accessibile la venerazione dei fedeli. Un esempio di come le reliquie di un Papa vengano esumate risale al 1606, durante il processo di canonizzazione di Papa Gregorio VII, la cui sepoltura originaria avvenne nel 1085, quando morì in esilio a Salerno.

Per volere di Papa Pio XII, dopo quasi sei secoli, il corpo mummificato di Gregorio VII fu dapprima trasportato a Roma, per essere esposto come parte del processo di santificazione, e poi fu riportato nuovamente nella Cattedrale di Santa Maria degli Angeli e San Matteo Apostolo di Salerno, disposto in una teca d’argento, dove si trova tuttora.

Che differenza c’è tra tumulazione e inumazione

La tumulazione e l’inumazione sono due diversi tipi di sepoltura: mentre la tumulazione, come detto, consiste nella collazione del feretro in loculo o una tomba muraria, l’inumazione prevede la sepoltura nel terreno, con la bara collocata in una fossa scavata appositamente.

Queste due pratiche sono entrambe diffuse e la scelta tra le due può dipendere da diversi fattori, come preferenze personali o tradizioni: nel caso tuttavia dei Pontefici, l’inumazione è parte della prima storia sepolcrale papale, quando le sepolture monumentali non erano ancora diffuse. Da diversi secoli, la scelta ricade sulla tumulazione, solitamente in tombe murarie, con gli ultimi nove Pontefici che sono stati sepolti nelle Grotte Vaticane, che si trovano sotto la Basilica di San Pietro.

L’ultimo Papa ad essere stato tumulato fuori dal Vaticano è stato Leone XIII, morto nel 1903 e sepolto nella Basilica di San Giovanni in Laterano, mentre l’ultimo Pontefice che prima di Papa Francesco aveva scelto Santa Maria Maggiore è stato Clemente IX, morto nel 1669.

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