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Cos’è la SIDS, la morte improvvisa del lattante: cause e fattori di rischio della morte in culla

Ogni in Italia si stima che circa 250-300 bambini entro un anno di vita muoiano a causa della SIDS, la sindrome della morte improvvisa del lattante o “morte in culla”. Molto spesso avviene nel sonno. Quali sono le cause, i fattori di rischio noti e quali comportamenti evitare.
A cura di Andrea Centini
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La sindrome della morte improvvisa del lattante, conosciuta anche con l'acronimo di SIDS (dall'inglese Sudden Infant Death Syndrome) e come "morte in culla", è un evento tragico in cui un bambino piccolo – generalmente di pochi mesi – perde la vita in modo inspiegabile. I genitori vanno a controllare come sta il proprio bimbo e spesso lo trovano esanime nel posto in cui l'avevano messo dormire, il più delle volte una culla, da cui il nome sinistro. Come spiegato dalla Mayo Clinic, una delle più importanti organizzazioni sanitarie degli Stati Uniti, solitamente il bambino ha meno di un anno e sembra essere sano. Il più delle volte la SIDS si verifica proprio durante il sonno. Le cause sono sconosciute, ma la morte improvvisa potrebbe essere innescata "da problemi nell'area del cervello del neonato che controlla la respirazione e il risveglio dal sonno".

All'inizio di aprile è balzato agli onori della cronaca nazionale il caso di una bimba di 6 mesi trovata morta a Tornano Nuovo, in provincia di Teramo (Abruzzo). La piccola era stata messa a riposare in una culla di un asilo nido, ma a un certo punto un'educatrice si è accorta che non respirava più. Purtroppo, nonostante l'immediata richiesta di soccorso, per la bambina non c'era nulla da fare. Si sospetta proprio un altro caso di “morte in culla”. Secondo i dati citati dall'organizzazione senza scopo di lucro Semi per la SIDS, nei Paesi industrializzati l'incidenza è di 1 caso su circa 2.000 nati, ciò significa che in Italia si verificano attorno ai 250-300 casi ogni anno, lo 0,5 per mille delle nascite.

Cos'è la SIDS o morte in culla

L'Ospedale Bambino Gesù di Roma indica che la SIDS o morte in culla “è la morte improvvisa e inspiegabile di un bambino al di sotto dell'anno di età”. Il nome deriva dal fatto che nella stragrande maggioranza dei casi riguarda bambini “apparentemente sani” e che il decesso si verifica durante il sonno. Dunque molto spesso i piccoli vengono ritrovati senza vita nella culla.

Quali le cause e i fattori di rischio della morte in culla

Le cause della SIDS sono ad oggi sconosciute, nonostante l'approfondita letteratura scientifica sulla questione, tuttavia i ricercatori ritengono che possano essere coinvolti problemi cerebrali legati alla respirazione e al risveglio del bambino. Di fatto, un qualche meccanismo neurologico andrebbe in tilt interrompendo la respirazione e impedendo il risveglio, portando all'inevitabile decesso. Sebbene non si conoscano le cause esatte della sindrome della morte improvvisa del lattante, i medici hanno stilato un elenco di fattori che possono aumentare il rischio di SIDS. Fra quelli citati dalla Mayo Clinic vi sono: difetti al cervello congeniti, caratterizzati da anomalie nelle regioni che controllano respirazione e risveglio; basso peso alla nascita come nel caso dei bambini prematuri o gemelli, che potrebbero non aver ben sviluppato tutti gli automatismi legati alla respirazione e al battito cardiaco; e infezioni respiratorie, che possono compromettere la respirazione (anche un semplice raffreddore). In quest'ultimo caso chiaramente non sarebbe più SIDS.

Al di là dei fattori fisici, sono coinvolti anche quelli che i pediatri chiamano “fattori del sonno”. Ad esempio dormire a pancia in giù e di lato, su una superficie morbida (come un piumone), nel lettone dei genitori e in un ambiente caldo sono tutti elementi che possono aumentare le probabilità di SIDS. Per questo i pediatri raccomandano di mettere a riposare i bambini in una culla o un lettino a parte (meglio se nella stessa stanza dei genitori) sulla schiena, di non coprire il viso con le coperte, di usare materassi rigidi e non inclinati (non più di 10° sottolinea la Mayo Clinic). Se non rispettate sono tutte condizioni che possono catalizzare il rischio di SIDS. Vanno evitati anche cuscini, giochi, animali domestici o fratelli nello stesso letto del bimbo. Anche la condivisione del letto degli adulti è molto pericolosa, dato che i genitori potrebbero schiacciare il piccolo o coprirgli il viso involontariamente durante il sonno.

Quali sono i bambini più colpiti dalla SIDS

Secondo i dati raccolti in letteratura scientifica i bimbi che hanno maggiori probabilità di essere colpiti dalla morte improvvisa in culla sono maschi (60 percento), con un'età compresa tra 1 e 5 mesi e nati da una madre con meno di 20 anni. Alcune etnie sono più colpite di altre, come neri e nativi americani. Oltre ai fattori legati al sonno e i potenziali problemi fisici, che possono emergere grazie all'autopsia, ci sono anche alcuni comportamenti dei genitori che possono esacerbare il rischio di morte in culla. Ad esempio, il vizio del fumo, l'uso di droghe e alcol e il non aver avuto un'adeguata assistenza durante le gravidanze, come spiegato dalla Mayo Clinic.

Prevenzione della SIDS

La SIDS non può essere prevenuta, ma possono essere adottate misure in grado di ridurre il rischio, oltre a quelle già elencate. Fra esse figurano figurano la vaccinazione; offrire un ciuccio (senza cordini e simili) durante il riposo o prima della nanna – in caso di allattamento vanno rispettati i tempi raccomandati dai pediatri; e l'allattamento al seno per almeno sei mesi o un anno.

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