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Cos’è la risonanza Schumann e quali sono i potenziali effetti su sonno e salute secondo gli studi

Sui social sono diventati virali i video che associano gli effetti delle risonanze di Schumann con disturbi del sonno e altri problemi di salute. Cosa sono queste frequenze, come nascono e cosa dicono gli studi sui potenziali effetti sul nostro organismo.
A cura di Andrea Centini
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Tutti gli oggetti, le persone, gli animali, le piante e qualunque altra cosa che viene in mente hanno una frequenza naturale o più, ovvero la velocità alla quale tendono a vibrare quando disturbati ma in assenza di specifiche forze. Per fare un esempio pratico, immaginate un colpo di martello su una campana, il classico gong o magari il pizzico sulla corda di uno strumento musicale; questi oggetti iniziano a vibrare perché sottoposti a forze motrici esterne. La frequenza naturale, d'altro canto, è una vibrazione di base e intrinseca legata a massa e rigidità. Se gli oggetti con una determinata frequenza naturale vengono sottoposti a un suono o comunque a una vibrazione forzata che ha la medesima frequenza, risuonano. Ovvero, le loro vibrazioni si intensificano. E possono farlo fino al punto di rompersi.

Cos'è la risonanza

L'esempio più classico è quello del bicchiere di cristallo, un materiale molto fragile. Se esposto a onde sonore che hanno la medesima frequenza della sua frequenza naturale, alla fine il bicchiere finisce in pezzi. La risonanza, in parole semplici, è un fenomeno che amplifica e potenzia la vibrazione, fino al punto da poter superare il limite strutturale di un oggetto. Il video qui di seguito mostra un esperimento in cui un bicchiere di cristallo esposto a un suono con frequenza uguale alla sua frequenza naturale finisce per rompersi (attenzione che l'audio può risultare molto fastidioso). Anche un ponte può crollare se viene sottoposto a una frequenza uguale alla sua frequenza naturale; accadde ad esempio al Tacoma Narrows Bridge nel 1940, che fu distrutto dalla risonanza innescata dal vento.

Cosa sono le risonanze di Schumann

Determinato il concetto di frequenza naturale e risonanza, è più semplice capire cos'è la risonanza Schumann o risonanza di Schumann, che riguarda il legame tra il nostro pianeta e la ionosfera, uno strato dell'alta atmosfera che si estende fino a centinaia di chilometri di quota. In questo strato, dove si verificano le aurore polari, l'aria è più calda e gli atomi vengono ionizzati dal vento solare; ciò lo rende uno strato conduttivo, a differenza di quelli sottostanti. Ciò significa che la Terra, la cui crosta terrestre è conduttiva, è avvolta da un guscio non conduttivo fino alla ionosfera. Si genera così quella che gli esperti chiamano “cavità Terra-ionosfera”, come spiegato dalla BBC.

Tra le due fasce conduttive le onde elettromagnetiche possono rimbalzare, comprese quelle prodotte dai fulmini che costantemente si abbattono sul nostro pianeta (secondo i calcoli degli esperti circa 2.000 temporali sono presenti in ogni momento, con diverse decine di fulmini al secondo). Le onde elettromagnetiche prodotte dai fulmini hanno varie frequenze, ma alcune possono entrare in risonanza con quelle della sopracitata cavità Terra-ionosfera, generando uno strato di onde elettromagnetiche stazionarie attorno al pianeta. Le loro frequenze approssimative sono di 7,83, 14,3, 20,8, 27,3 e 33,8 Hz. Sono proprio quelle che gli esperti chiamano risonanze di Schumann. Sono picchi nelle frequenze estremamente basse (ELF) teorizzate all'inizio degli anni '50 dal fisico e matematico tedesco Winfried Otto Schumann, da cui prendono il nome.

Le risonanze di Schumann influenzano davvero la nostra salute?

Le risonanze di Schumann sono recentemente diventate virali sui social network poiché diversi influencer stanno sostenendo di avere problemi di sonno, ansia, mal di testa e altri disturbi proprio a causa di esse; ecco cosa dice la scienza al riguardo. È innanzitutto doveroso sottolineare che molteplici studi pubblicati su riviste scientifiche hanno indagato sui potenziali effetti della risonanza di Schumann sul corpo umano, dato che l'interazione tra il nostro organismo e queste frequenze sarebbe stata "scientificamente provata". Ci si è chiesto, pertanto, se tale interazione fosse in grado di influenzare in qualche modo il sistema nervoso o magari quello cardiovascolare, così come il ciclo sonno-veglia. I risultati di queste ricerche sono controversi e ampiamente dibattuti.

Lo studio “Schumann Resonances and the Human Body: Questions About Interactions, Problems and Prospects” pubblicato su Applied Science, ad esempio, sostiene che “i parametri dei segnali della risonanza di Schumann e l'attività elettrica del corpo umano sono interconnessi” e che le risonanze di Schumann (SR) con picchi spettrali a circa 8, 14, 20, 26 e 33 Hz “corrispondono all'attività elettroencefalografica del cervello umano in frequenza e intensità”. Inoltre, gli autori dello studio hanno specificato che tali risonanze “influenzano gli indicatori funzionali del sistema cardiovascolare: frequenza cardiaca e pressione sanguigna”.

Da queste osservazioni sono giunti alla conclusione che “le prove esistenti mostrano che le SR a bassa frequenza riducono il rischio di sviluppare infarto miocardico acuto e c'è una tendenza per loro a promuovere casi di malattia renale cronica”, aggiungendo anche che sono “un importante fattore naturale esterno che influenza il corpo umano, coordinando i processi metabolici e l'attività funzionale delle sue cellule”. Lo studio giapponese “Does Schumann resonance affect our blood pressure?” ha invece trovato associazioni positive con la pressione sanguigna, ma nessuno legame con la depressione. Altre indagini hanno determinato che l'esposizione ai campi ELF tra 16,7 Hz e 50/60 Hz “riduce significativamente i livelli di melatonina”, come specificato nell'articolo “Schumann Resonances, a plausible biophysical mechanism for the human health effects of Solar/Geomagnetic Activity”. La melatonina è un ormone prodotto dall'ipofisi che regola i ritmi circadiani e dunque il ciclo sonno-veglia.

I risultati di questi e altri studi sono stati dibattuti nella comunità scientifica (e lo sono tuttora), ma in generale vengono considerati non solidi, privi della necessaria evidenza. Alcuni ricercatori continuano a ritenere che queste risonanze di Schumann possano in qualche modo avere degli effetti fisici e biologici sulla nostra salute, ciò nonostante la stragrande maggioranza degli altri sottolinea che il nostro organismo si è evoluto e adattato per convivere con tali risonanze. Pertanto i loro effetti su di noi non sono significativi. Si può concludere dicendo che è un campo di studi interessante ancora aperto, ma che non c'è nulla di cui preoccuparsi concretamente.

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