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Cos’è la rinofaringite acuta di Angelina Mango, quali sono i sintomi e quanto tempo serve per guarire

La rinofaringite è un’infiammazione della mucosa nasale e faringea, di solito causata da virus respiratori, ma dovuta anche ad infezioni da parte di alcuni batteri: la condizione si manifesta con i sintomi del raffreddore e mal di gola insieme, che includono congestione nasale, tosse grassa e febbre bassa. Generalmente, la rinofaringite si risolve entro una o due settimane, ma per i cantanti il recupero può essere più lungo. Ecco perché.
A cura di Valeria Aiello
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Angelina Mango ha interrotto il suo tour italiano ed europeo per le conseguenze sulla voce di una rinofaringite acuta / PhotoCredit LaPresse
Angelina Mango ha interrotto il suo tour italiano ed europeo per le conseguenze sulla voce di una rinofaringite acuta / PhotoCredit LaPresse

La rinofaringite acuta che ha costretto Angelina Mango a cancellare alcune date del suo tour italiano ed europeo è un’infiammazione delle vie nasali e della faringe, solitamente causata da virus respiratori, ma dovuta anche ad infezioni da parte di alcuni batteri: la condizione, che si manifesta con sintomi di raffreddore e mal di gola, ha avuto conseguenze sua voce della cantante, come spiegato dalla stessa Angelina Mango in un post su Instagram.

Per via della mia voce… insieme al mio team ho deciso che per ora non posso continuare i miei live” sono state le parole delle cantante che, dopo i concerti di Roma e Napoli di metà ottobre, ha interrotto il suo tour, annullando gli altri eventi in programma. Fino a nuove notizie sulle sue condizioni di salute, la causa dell’interruzione del tour di Angelina Mango rimane la rinofaringite acuta: ma cos’è esattamente questa condizione e, soprattutto, perché nel suo caso il suo recupero richiede tempi di riposo più lunghi rispetto a una o due settimane che solitamente servono per guarire?

Cos’è la rinofaringite acuta

La rinofaringite acuta è un’infiammazione delle vie nasali e della faringe ad esordio improvviso, solitamente causata virus respiratori ma che può essere dovuta anche a infezioni batteriche.

Più comune durante i mesi autunnali e invernali, quando si trascorre più tempo in ambienti chiusi e gli agenti patogeni si diffondono più facilmente nell’aria, la rinofaringite si verifica come conseguenza dell’infezione delle vie aree superiori principalmente da parte di rinovirus, virus respiratorio sinciziale (RSV), adenovirus, rinovirus e coronavirus.

Più raramente è causata agenti batterici, soprattutto streptococchi, come lo Streptococcus pyogenes (Streptococco di gruppo A), ma può essere dovuta anche al batterio della gonorrea o a quello della clamidia, sebbene le forme batteriche siano in genere una complicanza delle forme virali.

Quali sono i sintomi della rinofaringite

La rinofaringite si manifesta con i sintomi di raffreddore e mal di gola insieme, che includono congestione nasale, naso che cola, tosse e febbre bassa. I sintomi durano solitamente dai 3 ai 5 giorni in caso di infezione virale, ma possono persistere più a lungo se trascurata (può evolversi ad esempio in faringite cronica) o quando causata da agenti batterici. I principali sintomi della rinofaringite includono:

  • congestione nasale
  • naso che cola
  • starnuti
  • mal di gola
  • tosse persistente
  • febbre

Possono inoltre manifestarsi senso di dolore e prurito in fondo alla bocca, dolore della deglutizione, gola secca, tonsille ingrossate o arrossate, voce rauca e, in caso di un particolare interessamento delle vie nasali, può insorgere la congiuntivite. Raramente si sviluppano complicazioni, come come rinosinusite (infiammazione della mucosa e dei seni nasali), esacerbazioni dell’asma, otite media acuta o infezioni del tratto respiratorio inferiore, come bronchite, bronchiolite o polmonite.

I sintomi della rinofaringite tendono ad essere meno debilitanti di quelli dell’influenza, una delle infezioni respiratorie insieme al Covid con cui questa condizione è spesso confusa. D’altra parte, in caso di infezioni batteriche, la rinofaringite può essere più facilmente differenziata dalla presenza di mal di gola ad esordio acuto, febbre, edema faringeo ed essudati tonsillari a chiazze.

Quali sono le cause della rinofaringite

I virus sono di gran lunga i principali agenti patogeni della rinofaringite: rinovirus, coronavirus, virus respiratorio sinciziale (RSV), adenovirus, virus influenzali e parainfluenzali sono tutti agenti virali in grado di provocare la rinofaringite.

Se ne conoscono più di 200, le cui infezioni possono essere accompagnate o meno da segni clinici, indicativi del coinvolgimento di diversi tratti delle vie respiratorie. Le infezioni causate da questi virus inducono un’immunità locale di breve durata, che non protegge dalle infezioni da parte di altri ceppi, consentendo quindi le reinfezioni.

Meno frequentemente, la rinofaringite può essere causata da batteri, soprattutto da Streptococcus pneumoniae, ma anche Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae e Chlamydia pneumoniae, Bordetella pertussis. Altri fattori di rischio possono includere irritazioni, allergie, reflusso gastroesofageo e altre condizioni che possono causare infiammazioni alla faringe.

Come si cura rinofaringite e quanto tempo serve per guarire

Per le rinofaringiti di tipo virale non sono previste cure specifiche, se non farmaci per la gestione dei sintomi, come gli antinfiammatori non steroidei (FANS) e antidolorifici (paracetamolo). In caso invece di rinofaringiti batteriche, può essere necessario un trattamento a base di antibiotici. Solitamente, la rinofaringite acuta si risolve entro una o due settimane ma, in caso di complicazioni, possono essere necessari mesi per guarire.

Ad esempio, in presenza di raucedine o alterazioni di tono (si parla in questo caso di laringite), l’uso prolungato della voce può peggiorare l’infiammazione e portare afonia, fino a sfociare in disturbi più gravi in caso di sforzi eccessivo. Per questo motivo, nel caso di cantanti e di chi lavora con la voce, come gli insegnanti, il recupero può richiedere tempi più lunghi: il riposo serve a non incorrere in problematiche più importanti, che possono avere serie ripercussioni anche sulle corde vocali.

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