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Cos’è la pioggia di cicale, il lancio di getti di pipì da 3 metri al secondo: nessun animale le batte

Le cicale sono gli animali che urinano con più forza e velocità in assoluto, lanciando getti in grado di coprire 3 metri in un solo secondo. Nemmeno gli elefanti possono competere. Quando questi insetti si raggruppano danno vita alla cosiddetta “pioggia di cicale”, un fenomeno tanto curioso quanto sorprendente.
A cura di Andrea Centini
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La pioggia di cicale. Credit: Meristogenys69 / Screenshot Youtube
La pioggia di cicale. Credit: Meristogenys69 / Screenshot Youtube

Le cicale sono le creature più potenti del regno animale per capacità di urinare, l'azione fisiologica conosciuta come minzione (perlomeno nei mammiferi). Basti sapere che alcune specie di cicala sono in grado di lanciare getti di "pipì" di 3 metri in un solo secondo. Nessun altro essere vivente può competere con questi insetti in termini di forza e velocità nell'espulsione di liquidi di scarto, nemmeno i mammiferi terrestri più grandi come gli elefanti. Anche l'essere umano “impallidisce” innanzi a questi rumorosi compagni estivi, pesanti appena un paio di grammi e lunghi pochi centimetri (si va dai 2,5 ai 5 centimetri in base alla specie). Quando gli insetti si ritrovano a decine, centinaia o addirittura migliaia su un albero, danno vita a quella che gli esperti chiamano “pioggia di cicale”, un evento poco conosciuto per il quale un ombrello è caldamente raccomandato. In tanti ne sono stati investiti in piena estate sotto al sole cocente, senza capacitarsi di cosa sia successo.

È doveroso sottolineare che, dal punto di vista entomologico, non si dovrebbe parlare di urina di cicala ma di melata, la sostanza zuccherina rilasciata dagli insetti che si nutrono di linfa. Ad ogni modo, siamo innanzi agli animali campioni indiscussi in tema di pipì. Ma com'è possibile che insetti così piccoli sono capaci di getti così imponenti e abbondanti? La straordinaria capacità delle cicale è stata indagata nello studio “Unifying fluidic excretion across life from cicadas to elephants” pubblicato sulla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS). A condurlo i due ricercatori Elio J. Challita ed M. Saad Bhamla, entrambi del Georgia Institute of Technology di Atlanta (Stati Uniti).

I ricercatori hanno determinato che le cicale “urinano” con questi fortissimi getti a causa del consumo enorme di linfa rispetto al peso corporeo. È stato calcolato che attraverso il piccolo apparato buccale a tubicino (chiamato rostro) questi insetti suggono ed elaborano una quantità di linfa xilematica davvero eccezionale, circa 300 volte superiore a quella del loro peso. Ciò significa che estraggono senza sosta questa sostanza dagli alberi. Poiché è povera di nutrienti, tendono ad accumulare una grande quantità di liquido di scarto di cui liberarsi. Il metodo migliore per espellerlo – risparmiando energia – non è attraverso la classiche goccioline di melata che afidi e altri insetti liberano dalla parte posteriore del corpo, ma tramite potenti e repentini getti, quelli che danno vita alla pioggia di cicale.

“Questa capacità del getto consente un'elaborazione efficiente della loro dieta a base di linfa xilematica, povera di sostanze nutritive, e li rende gli animali più piccoli conosciuti in grado di formare getti ad alta velocità in un regime dominato dalla tensione superficiale”, hanno scritto nel loro articolo Challita e Bhamla, esperti di fluidodinamica. Nei grandi animali sono infatti l'inerzia e la forza di gravità a guidare la minzione, mentre in quelli piccoli sono la tensione superficiale e l'attrito. È il motivo per cui larga parte di questi ultimi urina attraverso le goccioline. Le cicale, tuttavia, sono una sorprendente eccezione alla regola.

A rendere ancor più incredibili i loro getti, fino a tre volte più veloci e potenti rispetto a quelli degli esseri umani, vi è il fatto che vengono liberati da orifizi molto piccoli. Il fenomeno è legato a una strategia alimentare complessa e laboriosa che costringe le cicale a nutrirsi di continuo e a liberarsi costantemente di liquidi in eccesso, per tutta la vita, anche durante la lunghissima fase larvale nel terreno. La pioggia di cicale, chiaramente, diventa evidente quando si invola la forma adulta capace di invadere le piante ad alto fusto. Il fenomeno è piuttosto comune in alcuni Paesi tropicali e anche negli Stati Uniti, quando alla fine della primavera emerge un numero enorme di esemplari.

Proprio quest'anno si è verificato il cosiddetto “Cicadageddon”, con migliaia di miliardi di cicale uscite contemporaneamente nel Midwest. Questo evento accade ogni 221 anni ed è legato alla comparsa simultanea di due nidiate diverse; le cicale del genere Magicicada hanno infatti un ciclo riproduttivo di 13 e 17 anni e molto raramente le nidiate si combinano. Quando ciò si verifica, tra la fine di giugno e luglio i terreni e gli alberi vengono invasi da un numero straordinario di insetti, che amplifica ulteriormente il fenomeno della “piogge di cicale”.

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