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Cos’è la meningite batterica acuta: quali sono i sintomi, le conseguenze e chi colpisce

La meningite batterica acuta è una delle poche malattie che può uccidere in poche ore un giovane in precedenza sano. Cosa sappiamo su sintomi, diagnosi e cura.
A cura di Andrea Centini
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Come spiegato dagli autorevoli Manuali MSD per operatori sanitari, la meningite batterica acuta è un'infezione batterica delle meningi e dello spazio subaracnoideo “rapidamente progressiva”, che può avere anche un decorso fulminante. È riconosciuta come una delle poche patologie note in grado di uccidere in poche ore un giovane che prima dell'infezione era in buona salute. Chi ne è colpito può infatti andare a riposare con sintomi lievi e non risvegliarsi più, come specificato dai Manuali MSD. A causa della sua pericolosità, dall'inizio degli anni '90 in Italia il Dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha attivato un servizio di sorveglianza dedicato, che abbraccia tutte le forme possibili. La meningite batterica acuta può essere causata da vari batteri, la cui frequenza è variabile a seconda dell'età: fra essi gli streptococchi del gruppo B come lo Streptococcus agalactiae; lo Streptococcus pneumoniae; il Neisseria meningitidis; l'Haemophilus influenzae di tipo B e altri. Esistono anche meningiti virali, non infettive, ricorrenti, subacute e croniche, ma in genere sono tutte meno gravi della forma batterica acuta, recentemente balzata agli onori della cronaca nazionale per il caso di Valeria Fioravanti, morta a Roma a soli 27 anni dopo essere stata visitata in diverse strutture ospedaliere che non avevano colto la gravità della situazione. Ecco cosa sappiamo sulla meningite batterica acuta.

Cos'è la meningite batterica

L'Istituto Humanitas specifica che per meningite si intende un'infiammazione acuta delle meningi, ovvero delle membrane di tessuto connettivo che avvolgono e proteggono il cervello e il midollo spinale. Esse sono la dura madre, l'aracnoide e la pia madre. Si parla di meningite anche quando è coinvolto lo spazio subaracnoideo. Una meningite batterica, come suggerisce il nome, è un'infiammazione delle meningi scatenata da un batterio (possono essere coinvolti anche funghi e virus). I batteri potenzialmente responsabili sono diversi, ma quelli generalmente più coinvolti sono gli streptococchi. Le meningiti batteriche colpiscono persone di tutte le età, tuttavia bambini e neonati sono più frequentemente colpiti. Seguono anziani e adulti con un sistema immunitario compromesso.

Quali sono i sintomi

I Manuali MSD specificano che i sintomi tipici della meningite batterica acuta sono mal di testa (cefalea), febbre e rigidità nucale, ovvero un irrigidimento della parte posteriore del collo. Possono comparire anche convulsioni, irritabilità, vomito, sonnolenza, tachicardia, fotofobia, malessere generalizzato, mal di schiena e confusione. I primi sintomi in genere compaiono pochi giorni dopo l'infezione. Difficilmente può essere trasmessa ad altre persone (ad esempio attraverso goccioline respiratorie e contatto stretto prolungato). Nella forma acuta il quadro clinico può precipitare molto rapidamente. Nei neonati può comparire gonfiore nella fontanella anteriore.

Le possibili conseguenze e i danni permanenti

Tra le varie complicazioni della meningite batterica acuta segnalate dai Manuali MSD figurano l'idrocefalo (un incremento patologico del liquido cerebrospinale nei ventricoli cerebrali e nello spazio subaracnoideo); infarti arteriosi o venosi secondari all'infiammazione; paralisi del sesto nervo cranico (abducente); sordità a causa dell'infiammazione del nervo vestibolo cocleare o statoacustico (il numero VIII) o delle strutture dell'orecchio medio; ernie e ascessi cerebrali; incremento della pressione nel cranio; e reazioni sistemiche potenzialmente letali, dallo shock settico alla coagulazione intravascolare disseminata, passando per un crollo delle concentrazioni di sodio (iponatriemia). Queste complicanze possono portare a danni permanenti come sordità e significativi problemi neurologici, alla stregua dell'epilessia e dei disturbi dell'apprendimento. Possibili anche cicatrici e amputazione degli arti.

Le cause della meningite acuta

Come indicato, la meningite batterica acuta è provocata dall'infezione di varie tipologie di batteri, che possono arrivare alle meningi attraverso diverse vie. La diffusione ematogena, cioè tramite il sangue, è la forma più comune. I batteri possono invadere le membrane anche a seguito di un'infezione primaria in altre sedi della testa o limitrofe. Ad esempio dei seni paranasali (cavità nelle ossa del massiccio facciale) o dell'orecchio medio. Si può sviluppare una meningite batterica acuta anche dopo un significativo trauma alla testa – per esempio a seguito di un incidente stradale – o un intervento neurochirurgico. I Manuali MSD specificano che alcuni difetti congeniti del cranio e della colonna vertebrale possono aumentare la suscettibilità alla meningite.

Chi colpisce maggiormente

La meningite batterica acuta colpisce principalmente neonati e bambini, ma chiunque può svilupparla. Nei neonati e nei bimbi piccoli i principali responsabili sono gli streptococchi del gruppo B, batteri Gram-negativi come l'Escherichia coli e il Listeria monocytogenes; nei bimbi più grandi e nei giovani adulti lo sono il Neisseria meningitidis e lo Streptococcus pneumoniae; quest'ultimo causa anche il maggior numero di infezioni negli adulti e negli anziani. Per i pazienti immunocompromessi, più esposti alle infezioni in generale a causa di un sistema immunitario debole, possono essere coinvolti anche lo Pseudomonas aeruginosa, il Mycobacterium tuberculosis e altri patogeni.

La diagnosi e la prognosi

La diagnosi di meningite batterica acuta viene effettuata attraverso emocolture e analisi del liquido cerebrospinale o cefalorachidiano, dove è possibile rilevare la presenza dei microorganismi con appositi esami. Il liquido viene prelevato con una puntura lombare. I Manuali MSD specificano che il prelievo deve essere fatto immediatamente, nel caso in cui il medico sospettasse la meningite. Nel liquor vengono valutate le concentrazioni di proteine, glucosio, leucociti e altri elementi. Altri esami diagnostici associati a quelli principali sono neuroimaging, emocromo specifico e pannello metabolico. Per quanto concerne la prognosi, il tasso di mortalità è variabile a seconda delle fasce di età. I Manuali MSD indicano che parte dal 3 percento per chi ha meno di 19 anni; è circa del 17 percento per i giovani e gli adulti tra i 20 e i 60 anni; e del 37 percento per chi ha più di 60 anni.

Quali sono le terapie da seguire

L'Istituto Superiore di Sanità (ISS) indica che il trattamento della meningite si basa principalmente sulla terapia antibiotica. È fondamentale determinare la natura del batterio responsabile per fornire al paziente gli antibiotici più adeguati e specifici possibili. Tra quelli impiegati le cefalosporine di terza generazione, l'ampicillina e la vancomicina. Normalmente vengono impiegati anche i corticosteroidi per abbattere l'infiammazione. Farmaci anticonvulsivanti e altri trattamenti possono essere utilizzati in basi al caso specifico. La meningite può essere prevenuta attraverso il vaccino: esiste per tutti e tre i batteri principalmente responsabili dell'infezione: H. influenzae tipo B; Neisseria meningitidis; e Streptococcus pneumoniae.

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