Cos’è la magnifica gemma rossa visibile accanto alla Luna: a che ora guardare il cielo
Nella notte tra martedì 27 e mercoledì 28 agosto 2024 potremo ammirare nel cielo una meravigliosa congiunzione astrale tra la Luna e un affascinante astro rosso, che accompagnerà il satellite naturale della Terra sino all'alba. L'evento avrà inizio attorno alle 01:00 (ora di Roma) del 28 agosto. Quello di stanotte è il sesto e ultimo valzer celeste del mese, come indicato nella rubrica “Il cielo del mese” dell'Unione Astrofili Italiani (UAI); nelle due notti precedenti la Luna ha duettato con Giove e le Pleiadi, mentre una settimana fa è stata protagonista di una rara occultazione; ha infatti cancellato dal firmamento per circa un'ora il “Signore degli Anelli” Saturno. Ma cos'è il bellissimo astro con cui danzerà nel cielo questa notte? Si tratta di Marte, il cosiddetto Pianeta Rosso, dall'inconfondibile colore rossiccio tendente all'arancio sulla volta celeste. La tonalità è legata alla presenza di ossido di ferro nella regolite, la polvere adagiata su (quasi) tutto il pianeta che può dar vita a impressionanti tempeste. Ecco tutto quello che c'è da sapere per non perdersi l'ultima e bellissima congiunzione astrale di agosto, meteo permettendo.
A che ora vedere il bacio tra la Luna e Marte
La congiunzione astrale avrà inizio non appena il Pianeta Rosso farà capolino sull'orizzonte nordorientale, attorno alle 01:00 ora di Roma. L'orario di inizio (e fine) dei fenomeni astronomici varia in base alla posizione geografica dell'osservatore, pertanto raccomandiamo caldamente di utilizzare un planetario virtuale – come quelli di Stellarium e TheSkyLive – per conoscere esattamente l'orario dalla propria città. Ad attendere Marte ci sarà già la Luna in fase calante, che emergerà dall'orizzonte circa 35 minuti prima del pianeta. Entrambi gli oggetti saranno abbracciati dalla costellazione del Toro (sulla destra) e da quella dell'Auriga (in alto).
Come riconoscere Marte nel cielo
Riconoscere Marte nel firmamento è piuttosto semplice, soprattutto quando è in compagnia di altri oggetti. All'inizio della congiunzione si troverà infatti pochi gradi al di sotto della Luna, ma durante la sua cavalcata sulla volta celeste si sposterà pian piano alla sua destra, da dove scomparirà attorno alle 06:00 del mattino, cancellato dall'alba incipiente. Inoltre il suo colore rossiccio è inconfondibile; a differenza di quello delle stelle rosse, come Aldebaran che stanotte si troverà sulla sua sinistra, non brilla. La vicinanza alla Terra e soprattutto l'assenza di reazioni nucleari non fanno “scintillare” la sua luce, che è chiaramente quella riflessa del Sole. La vicinanza con la gigante rossa della costellazione del Toro aiuterà gli astrofili alle prime armi a distinguere la luminosità di un pianeta da quella di una stella.
Il valzer celeste tra la Luna e Marte sarà impreziosito anche dalla presenza di altre gemme nel firmamento. Oltre alla già citata stella Aldebaran, potremo ammirare Giove a destra dei due protagonisti, luminosissimo (è il quarto oggetto più luminoso della volta celeste); le Pleiadi in alto a destra; e la stella Capella in alto a sinistra. Nella seconda parte della notte, nella stessa porzione di cielo, potremo osservare in basso anche le brillanti Betelgeuse (supergigante rossa) e Rigel (supergigante blu), entrambi appartenenti alla costellazione più bella del cielo, quella di Orione. Come indicato, la congiunzione astrale si concluderà all'alba, quando i raggi solari cancelleranno Marte dal firmamento.
Come vedere il duetto tra la Luna e Marte
La congiunzione astrale tra la Luna e Marte di stanotte sarà perfettamente visibile a occhio nudo. Come sempre raccomandiamo l'uso di un binocolo, un telescopio o una fotocamera con teleobiettivo per ammirare più dettagli degli oggetti coinvolti. Marte è molto piccolo, pertanto è necessario un telescopio di grande diametro per poter cogliere bene i suoi poli ghiacciati. La Luna si sta “trasformando” nella classica falce perché è passata da poco la fase di Ultimo Quarto; è un'ottima occasione per ammirarla al telescopio, dato che la luminosità non troppo invadente permette di cogliere con grande nitidezza i dettagli dei crateri e di altre strutture.