Cos’è la ludopatia: significato e cura della dipendenza dal gioco d’azzardo
La ludopatia, o gioco d’azzardo patologico (GAP), è un disturbo psichiatrico correlato al bisogno persistente e compulsivo di attuare comportamenti finalizzati al gioco, come scommesse di denaro o di oggetti di valore su risultati di gare, partite o qualsiasi altro evento il cui esito è incerto o determinato da un certo grado di probabilità. I casi di Nicolò Fagioli, già a fine giugno, e Sandro Tonali, pochi giorni fa, che hanno ammesso di aver puntato sul calcio davanti al Pubblico ministero, hanno riacceso i riflettori su questa dipendenza che, in quanto tale, non permette di controllare o resistere all’impulso di giocare, anche quando il gioco comporta conseguenze negative.
Il significato di ludopatia (dal latino ludus, gioco, e dal greco pathia, sofferenza) quale malattia del gioco trova infatti riscontro in una forma di dipendenza comportamentale, simile a quella da tossicodipendenze e disturbi dello spettro ossessivo-compulsivo, come la dipendenza da acquisti, giochi elettronici, social network e internet, secondo la classificazione nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5), il principale riferimento per i professionisti di salute mentale.
Come disturbo, la ludopatia è caratterizzata da sintomi specifici, di cui i più comuni sono l’ossessione per il gioco, il ripetuto fallimento di controllo, limitazione o interruzione dello stesso e il tentativo di recuperare le perdite giocando. La cura di questa condizione comprende diversi approcci, come la terapia cognitivo-comportamentale e i gruppi di auto-aiuto, ma in alcuni casi può rendersi necessario anche il trattamento farmacologico.
Cos’è la ludopatia e chi può essere definito un giocatore d’azzardo patologico
La ludopatia è una dipendenza patologica dal gioco d’azzardo o da altri comportamenti compulsivi legati al gioco, anche quando questo comporta conseguenze negative per sé e per gli altri.
Precedentemente classificata come disturbo del controllo degli impulsi, nel DSM-5 è stata inserita in una nuova categoria sulle dipendenze comportamentali, riflettendo i risultati della ricerca che mostrano che il disturbo da gioco d’azzardo è in molti aspetti simile ai disturbi legati alle sostanze, in particolare per il comportamento compulsivo che produce effetti sulle relazioni sociali o sulla salute seriamente invalidanti.
Un giocatore d’azzardo patologico può essere definito come chi gioca “in modo così frequente e con somme così importanti da compromettere gli aspetti vitali, come il lavoro, le relazioni, le prospettive per il futuro e così via” ha spiegato a Fanpage.it il dottor Paolo Jarre, direttore del Dipartimento di Patologia delle dipendenze dell’Asl Torino 3 che seguirà Fagioli nel suo percorso di recupero.
Le cause e i fattori di rischio della dipendenza dal gioco
Ciò che spinge esattamente qualcuno a giocare d’azzardo in modo compulsivo non è completamente compreso e, come altri problemi, può derivare da una combinazione di fattori biologici, genetici e ambientali. Alcuni di questi fattori, tuttavia, sono più spesso associati allo sviluppo della dipendenza e includono: caratteristiche della personalità (essere altamente competitivi, maniaci del lavoro, impulsivi, irrequieti o facilmente annoiati); problemi di salute mentale, come disturbi della personalità, depressione o ansia, ma anche disturbo bipolare, disturbo ossessivo-compulsivo o disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD); influenza di famiglia o amici, traumi o situazioni di vita che avvicinano al gioco d’azzardo.
Quali sono i sintomi della ludopatia e come viene diagnosticata
Una diagnosi di disturbo da gioco d’azzardo richiede che si verifichino almeno quattro dei seguenti sintomi nell’arco di 12 mesi:
- Giocare con importi crescenti per raggiungere l’eccitazione desiderata.
- Irrequietezza o irritabilità quando si cerca di ridurre o smettere di giocare d’azzardo.
- Ripetuti sforzi infruttuosi nel controllare, ridurre o interrompere il gioco d’azzardo.
- Pensieri frequenti sul gioco d’azzardo (come ripensare alle esperienze passate o pianificare la prossima giocata.
- Giocare quando ci si sente angosciati (ad esempio, impotenti, colpevoli, ansiosi o depressi)
- Tornare a giocare dopo aver perso denaro al gioco, nel tentativo di recuperare la perdita (“inseguire” le proprie perdite)
- Mentire per nascondere l’attività di gioco d’azzardo.
- Mettere a rischio o perdere una relazione stretta, un lavoro, un’opportunità educativa o professionale a causa del gioco d’azzardo.
- Fare affidamento sugli altri per risolvere i problemi finanziari causati dal gioco d’azzardo.
Come si cura il disturbo da gioco d’azzardo
La ludopatia può essere trattata con vari approcci in relazione al caso e alla sua gravità, come la psicoterapia (soprattutto la terapia cognitivo-comportamentale), i gruppi di auto-aiuto (come i Giocatori Anonimi), ma può richiedere anche l’impiego di farmaci (come gli antidepressivi o gli stabilizzatori dell’umore) per trattare condizioni concomitanti come depressione o ansia.
Il sostegno di familiari e amici può essere fondamentale per il recupero di una persona dal gioco d’azzardo. Alcune ricerche hanno inoltre dimostrato che l’attività fisica può aiutare chi soffre di questa condizione a distrarsi dal gioco e interrompere il comportamento.