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Cambiamenti climatici

Cos’è il supertifone Doksuri che sta per abbattersi sulle Filippine e sulla Cina

Su alcuni Paesi asiatici sta per abbattersi il potentissimo tifone Doksuri (o Egay), che rischia di trasformarsi in un catastrofico supertifone. Ecco cos’è questa perturbazione ciclonica tropicale.
A cura di Andrea Centini
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Un'immagine del tifone Usagi
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Il potentissimo tifone Doksuri sta minacciando alcuni Paesi asiatici e nelle prossime ore rischia di trasformarsi in un “supertifone” dalla potenza catastrofica, in grado di provocare danni estesi e anche un numero significativo di vittime. Tra i potenziali “bersagli” la grande e popolosa isola delle Filippine Luzon, Taiwan, Hong Kong e la provincia del Guangdong nella Cina Meridionale. Al momento non vi è ancora certezza sulla direzione che prenderà questo mostruoso ciclone: secondo l'Osservatorio di Hong Kong che lo sta monitorando attentamente potrebbe prendere tre percorsi diversi. Quello verso Nord è considerato il meno dannoso, dato che risparmierebbe almeno in parte Hong Kong e Taiwan, tuttavia ancora non vi è certezza sulla traiettoria.

Ciò che è certo, come riportato dalla CNN, è che Doksuri – conosciuto come Egay nelle Filippine – è in costante crescita e i suoi venti continuano ad accumulare potenza e velocità. Nel giro di una ventina di ore è passato dall'essere una “semplice” tempesta tropicale, cioè una perturbazione con venti tra i 64 e i 118 chilometri orari, a un tifone di categoria quattro (classe “fortissima”) con venti di 230 chilometri orari. E ora rischia di trasformarsi in un pericolosissimo tifone di categoria cinque, la massima, i cui venti spirano a una velocità superiore ai 252 chilometri orari. Insomma, un vero e proprio supertifone che potrebbe provocare danni ingentissimi.

I tre possibili percorsi del tifone Doksuri. Credit: Osservatorio Meteorologico di Hong Kong
I tre possibili percorsi del tifone Doksuri. Credit: Osservatorio Meteorologico di Hong Kong

È doveroso ricordare che i tifoni sono esattamente la stessa cosa degli uragani e dei Willy-willies dal punto di vista meteorologico: sono infatti tutti cicloni tropicali, che prendono un nome differente a seconda dell'origine geografica. Gli uragani atlantici si formano in genere nell'Oceano Atlantico settentrionale, mentre gli uragani pacifici originano a est della linea del cambiamento di data (associata al 180esimo meridiano). A ovest di questa linea, dove si trovano l'altra porzione dell'Oceano Pacifico, il Mar Cinese e l'Oceano Indiano, i cicloni tropicali prendono il nome di tifoni. Ecco perché Doksuri / Egay è un tifone, che rischia di elevarsi a rango di supertifone dopo essere nato nel Pacifico occidentale. Willy-willies è il nome assegnato dall'Australia ai cicloni tropicali, mentre Medicane è quello degli “uragani mediterranei”, anch'essi sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico. Queste perturbazioni cicloniche emergono tipicamente in aree di bassa pressione sopra agli oceani, dove la temperatura superficiale dell'acqua marina è superiore ai 26° C. Ma anche il Mare Nostrum può esserne colpito, anche se non è un oceano.

Secondo le previsioni l'agenzia meteorologica delle Filippine Pagasa l'impatto del tifone potrebbe portare fino a 450 millimetri di pioggia entro mercoledì. Luzon potrebbe essere colpita già martedì con 254 millimetri di pioggia. Per fare un paragone, è stato calcolato che in 24 ore l'alluvione che ha colpito l'Emilia Romagna il 17 maggio ha portato fino a 200 millimetri di pioggia. Ma parliamo ovviamente di fenomeni atmosferici completamente diversi da un ciclone tropicale.

Nelle Filippine sono stati già chiusi gli uffici pubblici e le scuole in attesa dell'impatto di Doksuri / Egay; il presidente Ferdinand R. Marcos Jr. ha esortato più volte la popolazione a seguire alla lettera le istruzioni della protezione civile, in particolar modo per quel che concerne le evacuazioni dalle aree più a rischio. Non resta che attendere l'ulteriore evoluzione del tifone, nella speranza che se ne attenui la potenza e che prenda il percorso meno dannoso per la regione coinvolta.

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