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Cos’è il seno denso e perché la mammografia potrebbe non bastare per vedere i tumori

Circa il 10 percento delle donne europee ha un seno definito denso, un dettaglio da non sottovalutare perché in questo caso la mammografia potrebbe non essere sufficiente per rilevare il cancro. Cos’è il tessuto mammario denso e perché cambia le probabilità di diagnosticare i tumori con lo screening classico.
A cura di Andrea Centini
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In occasione del Congresso Europeo di Radiologia ECR 2025, tenutosi tra il 26 febbraio e il 2 marzo a Vienna, in Austria, il professor Michael Fuchsjäger che presiede l'Associazione europea di Imaging mammario (Eusob) ha sottolineato che la mammografia potrebbe non essere sufficiente per rilevare i tumori al seno nelle pazienti che presentano un seno denso. Per questa ragione lo specialista, che è docente di radiologia presso l'omonimo dipartimento dell'Università Medica di Graz (Austria), ha sottolineato che le donne con questo specifico tessuto mammario devono sottoporsi a ulteriori esami, come la risonanza magnetica funzionale. “Studi hanno dimostrato che l'aggiunta della risonanza magnetica allo screening mammografico può migliorare la rilevazione del cancro del 30 percento in questo gruppo di donne”, ha spiegato il professor Fuchsjäger in una citazione riportata dall'ANSA. Si stima che circa il 10 percento delle donne in Europa abbia un seno di tipo denso, ma cos'è esattamente?

Cos'è il seno denso

La Mayo Clinic, una delle più importanti organizzazioni sanitarie degli Stati Uniti, spiega che il tessuto mammario definito denso è legato al modo in cui esso appare nelle immagini di una mammografia. I seni sono composti da due tipologie di tessuti principali: tessuto mammario adiposo, composto da cellule adipose; e tessuto mammario denso, che “comprende le ghiandole del latte, i dotti galattofori e il tessuto di supporto del seno”. La Fondazione Veronesi lo definisce tessuto fibroghiandolare, composto da tessuto connettivo e ghiandole. Un seno viene classificato come denso quando più del 50 percento del suo tessuto è composto da tessuto mammario denso.

In base al Breast Imaging Reporting and Data System dell'American College of Radiology o BI-RADS, negli Stati Uniti vengono definiti quattro livelli di densità del seno: Tipo A o quasi interamente grasso; Tipo B con aree sparse di densità fibroghiandolare, in cui il seno è quasi totalmente composto da tessuto adiposo ma con isole di tessuto denso; Tipo C eterogeneamente denso, nel quale vi è prevalenza di ghiandole e tessuto connettivo; e Tipo D estremamente denso, quasi totalmente composto da tessuto fibroghiandolare. La Mayo Clinic sottolinea che non c'è alcuna anomalia nell'avere un seno denso, “non significa che ci sia qualcosa che non va” ed è una condizione comune.

Perché è più difficile vedere i tumori con un seno denso

C'è una differenza sostanziale nel modo in cui il tessuto mammario adiposo e quello fibroghiandolare appaiono nelle mammografie: il primo è trasparente, il secondo è bianco. In un tessuto trasparente è più facile identificare eventuali anomalie e noduli, mentre nel secondo è molto più difficile perché appare dello stesso colore del cancro. In pratica, eventuali neoplasie potrebbero essere celate dal tessuto connettivo sano e dalle ghiandole circostanti, ecco perché è importante per le donne con questa tipologia di tessuto mammario sottoporsi a esami diagnostici supplementari, come la sopracitata risonanza magnetica, che attraverso un campo magnetico e onde radio genera immagini 3D del tessuto mammario. La Mayo Clinic spiega che è un metodo diagnostico utilizzato soprattutto nelle donne che hanno un elevato rischio di cancro al seno, ad esempio perché portatrici di determinati geni predisponenti. Anche l'ecografia – basata su onde sonore – può essere uno strumento diagnostico prezioso, ma questi metodi possono far emergere anche dei falsi positivi ed è per questo che gli scienziati stanno ancora valutando attentamente quale possa essere lo screening più efficace.

È interessante notare che avere un seno denso aumenta leggermente il rischio di sviluppare il cancro, probabilmente proprio alla luce della maggiore presenza di tessuto fibroghiandolare. Tuttavia gli esperti sottolineano che “di per sé, avere tessuto mammario denso non comporta un rischio elevato di cancro al seno, inoltre, avere seni densi non aumenta il rischio di morire di cancro al seno”. Va anche tenuto presente che la densità del seno è una cosa che varia con l'età (invecchiando diventa meno denso), mentre un indice di massa corporea (BMI) più basso e la terapia ormonale durante la menopausa rendo più probabile un aumento della densità del tessuto mammario. Il professor Fuchsjäger spiega che negli USA è obbligatorio indicare nei referti il tipo di tessuto mammario identificato nelle pazienti, mentre in Europa non lo è; ciò dovrebbe cambiare proprio per via del fatto che i tipi di tessuti vanno indagati in modo specifico.

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