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Cos’è il Neuroma di Morton, la condizione di cui è affetta Giulia De Lellis

Tra le patologie che interessano il piede il Neuroma di Morton può essere tra le più dolenti, a causa della compressione di un nervo ispessito che provoca fitte lancinanti e urenti. Quali sono i sintomi, le cause e le cure per la condizione che ha colpito Giulia De Lellis.
A cura di Andrea Centini
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In un post su Instagram l'influencer e personaggio televisivo Giulia De Lellis ha annunciato di soffrire di un Neuroma di Morton, una condizione che le sta provocando un dolore lancinante al piede sinistro. “Un dolore così forte non lo avevo mai provato, ho trascurato questo fastidio e ieri sera da crampi passeggeri a dolore fisso insopportabile, che mi sono messa paura”, ha affermato in una delle storie pubblicate sul social network. Dopo i controlli medici è arrivata la diagnosi della sua patologia, una nevralgia interdigitale conosciuta appunto come Neuroma di Morton. Ecco di cosa si tratta, quali sono i sintomi e come si cura.

Cos'è il Neuroma di Morton

Come spiegato dall'Istituto Humanitas, il Neuroma di Morton è “una sofferenza del III nervo digitale comune, un nervo esclusivamente sensitivo che innerva il 3 e 4 dito del piede, causata da microtraumi cronici nel punto di passaggio tra le teste di III e IV metatarsale”. Si determina per un aumento del volume del suddetto nervo, che a causa dell'ispessimento resta compresso dalle teste metatarsali – le estremità delle ossa dell'avampiede – e quindi scatena il dolore, che può essere intenso e lancinante, come descritto da De Lellis. I microtraumi protratti nel tempo determinano la formazione di tessuto fibroso nel nervo che lo fanno accrescere innescando la patologia, col dolore che aumenta caricando il peso sul piede e / o indossando determinate tipologie di scarpe, ad esempio quelle più strette agli apici.

Quali sono i sintomi del Neuroma di Morton

Come spiegato dal dottor Leonardo Maradei, Responsabile dell’Unità Operativa Chirurgia del Piede e Mininvasiva di Humanitas, il Neuroma di Morton può essere distinto dalle altre metatarsalgie dal “dolore trafittivo, simile a una scossa elettrica, associato soprattutto all’appoggio del piede, che si irradia verso le dita e da cui spesso il paziente trova sollievo solo togliendosi le scarpe”. L'esperto aggiunge che il dolore non è costante, “ma si alterna a momenti (anche giorni) asintomatici e può comparire anche associato formicolio, o con il piede a riposo, persino mentre si sta dormendo”. Per quanto concerne il dolore, i Manuali MSD per operatori sanitari specificano che l'aumento di volume del nervo – tecnicamente dilatazione benigna del perinervio o neuroma – può causare può causare dolore aspecifico, “lancinante o urente” (come da contatto con un corpo arroventato) oppure come una sensazione di corpo estraneo, come un sassolino o una biglia presente nella scarpa. L'Accademia Americana dei Chirurghi Ortopedici indica che il dolore in genere colpisce l'area alla base tra il terzo e il quarto dito, tuttavia può verificarsi anche tra il secondo e il terzo. Inoltre si può sviluppare intorpidimento e “spiacevole formicolio alle dita dei piedi”.

Quali sono le cause del Neuroma di Morton

Come evidenziato dal dottor Maradei, lo sviluppo del Neuroma di Morton è legato ai microtraumi compressivi che nel corso del tempo determinano la formazione di tessuto fibroso nel nervo, il suo ispessimento e la comparsa del dolore associata alla costrizione determinata dalle teste metatarsali. In molti affermano che la comparsa della nevralgia interdigitale sia legata a calzature costrittive e inadeguate – spesso si citano quelle strette con tacchi alti -, ma il medico sottolinea che si tratta di una “convinzione erronea”, in quanto le scarpe con tacchi alti o con la punta molto ristretta “non ne sono la causa principale”, pur potendone aggravare la sintomatologia. L'Accademia Americana dei Chirurghi Ortopedici evidenzia che la causa esatta di questa condizione non è nota, tuttavia si ritiene probabile che possa essere il risultato dello schiacciamento dei nervi interdigitali comuni.

Come si cura il Neuroma di Morton

La diagnosi avviene attraverso la valutazione clinica, con palpazioni e scansioni ad hoc per escludere altre condizioni (come l'artrosi che può dare sintomi simili). Si esegue anche una curiosa manovra per controllare se si manifesti un clic tra le dita dei piedi, il cosiddetto clic di Mulder, “che a volte è presente nel neuroma di Morton”, come spiegato dall'ente sanitario statunitense. Dopo la diagnosi ci sono varie possibilità di approccio per trattare il Neuroma di Morton, in base alle sue caratteristiche. Si spazia da misure come plantari e calzature opportunamente predisposti a infiltrazioni di cortisone e altri anestetici / corticosteroidi, passando per ortesi fino alla chirurgia. Il dottor Maradei indica che le terapie conservative non sempre portano a risultati definitivi, pertanto si può intervenire chirurgicamente. “Se le dimensioni del Neuroma superano i 4-5 mm è consigliato il trattamento chirurgico”, spiega il medico dell'Humanitas. Sono sufficienti tecniche mini-invasive che permettono la rimozione del neuroma, un intervento che può tradursi in un'insensibilità alla base delle due dita del piede coinvolte (ma senza conseguenze sulla deambulazione).

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