Cosa succede al tuo corpo se non bevi alcol per un mese intero: gli effetti del Dry January
Gennaio è il primo mese dell'anno e per antonomasia è il momento dei buoni propositi. Non è infatti un caso se proprio questo mese è stato scelto da movimenti dal grande seguito, come il Veganuary o il Dry January, che si basano su un semplice assunto: provare a seguire quella che consideriamo essere una buona abitudine almeno per un mese. Nel caso del Veganuary l'obiettivo è seguire una dieta vegana, così da fare un piccolo sforzo per ridurre il consumo di carne, con benefici per noi e per il Pianeta. Vi lasciamo qui un approfondimento su uno studio che risponde alla domanda: qual è la dieta migliore tra vegana, vegetariana e onnivora?
Anche il Dry January segue lo stesso schema, ma il suo obiettivo è un altro: rinunciare a qualsiasi bevanda alcolica per un mese intero. Il primo Dry January della storia risale al 1942 quando la Finlandia chiese ai suoi cittadini di ridurre il consumo di alcol per risparmiare risorse durante la guerra contro l'Unione Sovietica. Ma in quel caso la salute non c'entrava molto.
Il Dry January, così come lo conosciamo oggi, nasce infatti nel 2013 nel Regno Unito da un'organizzazione no profit, l'Alcohol Change UK. Nell'arco di questi 12 anni ha avuto un buon successo: oltre a essere conosciuto anche fuori dai confini inglesi, sempre più persone scelgono di accettare la sfida. Nel 2023, nel Regno Unito, lo hanno fatto ufficialmente – ovvero iscrivendosi al programma – 175.000 persone. Ma quali sono i suoi effettivi benefici?
A cosa serve il Dry January
Partiamo con una premessa: non tutti sono d'accordo con questa iniziativa, anche tra gli esperti. Ad esempio, a inizio mese, a Fanpage.it il presidente del comitato nazionale della sicurezza alimentare, Giorgio Calabrese, presidente del comitato nazionale della sicurezza alimentare, ha spiegato che a suo avviso questa iniziativa rischierebbe di avere una sorta di effetto rebound, portando quindi la persona a bere di più una volta finito il mese di astinenza.
Tuttavia, in questo articolo apparso sul sito di informazione scientifica The Conversation, Richard de Visser, professore di Psicologia della Salute dell'University of Sussex, che ha condotto diversi studi sugli effetti del Dry January, sostiene invece che, anche se solo per un mese, smettere di bere alcolici può avere molti benefici, sia sul fronte della salute fisica che su quello della salute mentale.
Quali sono i possibili benefici
Secondo uno studio condotto da de Visser, insieme all'Alcohol Change UK, su un gruppo di 4.232 partecipanti al Dry January, uno dei principali benefici riguarderebbe gli effetti sulla qualità del sonno. Dai controlli effettuati sugli iscritti all'iniziativa è infatti emerso più della metà, il 56%, ha dichiarato che il suo sonno era migliorato a fine mese. E sappiamo che dormire bene è fondamentale per la nostra salute.
Stando all'esperienza dei partecipanti intervistati, inoltre, aver detto addio, anche solo per un mese, agli alcolici, li avrebbe portati ad avere più energia (il 51%) e in generale a sentirsi più in salute (50%). Una buona fetta dei partecipanti ha dichiarato di essere riuscito anche a risparmiare (il 63%).
Effetti anche sul benessere psicologico e l'autocontrollo
Secondo un altro studio dello stesso autore, che ha valutato lo stato di salute mentale e benessere in un gruppo di oltre mille partecipanti nei mesi successivi al Dry January, tutti sentivano di avere più sicurezza in se stessi davanti all'ipotesi di dover affrontare una nuova sfida e mostravano segnali di miglioramento in termini di benessere psicologico.
Non solo, una volta finito il mese, secondo de Visser, la maggior la parte delle persone che aderiscono al Dry January, una volta concluso il mese, sebbene ritorni a consumare alcolici come faceva prima, sente di avere un maggiore autocontrollo e ben il 40% decide perfino di modificare in modo permanente le sue abitudini legate al consumo di alcolici.