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Cosa sono le strane “conchiglie piatte” che trovi sulla spiaggia: le chiamano occhi di Santa Lucia

Sulla spiaggia si trovano frequentemente delle piccole e curiose “conchiglie piatte” con un lato bianco e uno colorato. Ecco cosa sono e perché vengono chiamate occhi di Santa Lucia.
A cura di Andrea Centini
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Gli occhi di Santa Lucia. Credit: wikipedia
Gli occhi di Santa Lucia. Credit: wikipedia

Passeggiando in spiaggia non è così insolito imbattersi in curiose "conchiglie piatte", comunemente conosciute come occhi di Santa Lucia. Hanno in genere un diametro di un paio di centimetri e una forma tondeggiante; sono piatti e bianchi da un lato e convessi e colorati – in genere d'arancio – dall'altro, con un caratteristico rilievo spiralato. L'aspetto ricorda vagamente quello del fossile della conchiglia di un mollusco, modellato pazientemente dall'azione incessante dell'acqua marina. Gli occhi di Santa Lucia sono così belli che spesso vengono utilizzati per farne ciondoli, collane e altri piccoli gioielli, anche se dovrebbero essere lasciati sul posto (come le vere conchiglie). Talvolta vengono indossati come portafortuna da chi vive a stretto contatto col mare, anche alla luce della leggenda che circonda questi splendidi oggetti forgiati dalla natura. Prima di raccontarla, però, è doveroso spiegare di cosa si tratta esattamente.

Cosa sono gli occhi di Santa Lucia

Nonostante in molti li scambino per strane conchiglie, in realtà gli occhi di Santa Lucia non sono altro che gli opercoli di un mollusco gasteropode scientificamente chiamato Bolma rugosa, comunissimo nei mari italiani e non solo. L'opercolo è una struttura rigida che, come suggerisce l'etimologia latina (operculum, coperchio), serve a chiudere la cavità di un essere vivente. Nel caso dei molluschi gasteropodi è posizionato sul dorso del piede, la parte carnosa e muscolare che questi animali utilizzano per strisciare sul terreno. In pratica, quando si ritraggono nella conchiglia, serrano l'apertura con una struttura molto dura e resistente – spesso è calcificata – per impedire ai potenziali predatori una facile via d'accesso ai tessuti molli. Come spiegato dal dottor Andrea Bonifazi, ecologo marino, divulgatore scientifico e curatore della pagina Scienze Naturali sui social network, si tratta di una vera e propria "porta blindata" con funzione protettiva.

La conchiglia a spirale, radiata e striata di Bolma rugosa ha una colorazione che va dal grigio al marrone. Le dimensioni massime sono di circa 7 centimetri, anche se in genere gli esemplari sono più piccoli. Il mollusco è diffuso in quasi tutto il Mar Mediterraneo e si trova anche nell'Atlantico, in particolar modo lungo le coste del Portogallo continentale, ma è presente anche alle isole Canarie e nel cuore dell'oceano, attorno alle isole Azzorre. Vive prevalentemente sui fondali rocciosi dove si nutre di detriti. Quando muore, il suo opercolo calcareo si stacca e viene facilmente portato a riva dalle correnti e dal moto ondoso. È possibile trovarlo facilmente su molte spiagge insieme alle conchiglie di varie specie di molluschi bivalvi, comprese quelle che presentano un curioso, piccolo foro. Quest'ultimo è causato dalla certosina azione predatoria di molluschi appartenenti alla famiglia Naticidae.

Il mollusco gasteropode Bolma rugosa. Credit: wikipedia
Il mollusco gasteropode Bolma rugosa. Credit: wikipedia

Perché si chiamano occhi di Santa Lucia

Il motivo per cui l'opercolo di Bolma rugosa prende il nome di “Occhio di Santa Lucia” è legato a una leggenda sulla vita della martire siracusana. In base a questo racconto la donna si sarebbe cavata gli occhi e li avrebbe lanciati in mare per abbracciare completamente la sua devozione alla vergine Maria, a seguito della guarigione della madre da un male non curabile. Racconti alternativi indicano che gli occhi le furono strappati via. Ad ogni modo, secondo il racconto la Madonna avrebbe deciso di ricompensare la sua fede con occhi nuovi, brillanti e luminosi. Non a caso Santa Lucia (il cui nome deriva dal termine latino lux, luce) è la patrona della vista ed è considerata la protettrice dei ciechi e degli oculisti, fra gli altri. Non a caso viene spesso invocata da chi soffre di malattie oculari. Secondo alcune credenze marinare i pendagli fatti con gli occhi di Santa Lucia aiuterebbero proprio a difendersi dalle malattie agli occhi e dal malocchio. In altri Paesi gli opercoli di Bolma rugosa sono conosciuti come occhi di Shiva, occhi di Naxos e con altri nomi, dove hanno sempre una connotazione protettiva.

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