video suggerito
video suggerito
Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Cosa sono i Merkava, gli “impenetrabili” carri armati di Israele schierati davanti a Gaza

In risposta al sanguinoso attacco sferrato da Hamas il 7 ottobre 2023, Israele ha schierato colonne di carri armati Merkava innanzi alla Striscia di Gaza, in vista di una probabile invasione terrestre. Cosa sappiamo su questi mezzi e perché la loro corazza è definita “impenetrabile”
A cura di Andrea Centini
54 CONDIVISIONI
Un Merkava Mk4. Credit: Michael Shvadron / IDF
Un Merkava Mk4. Credit: Michael Shvadron / IDF
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

La punta di diamante del Corpo corazzato delle Forze di difesa israeliane (IDF) è il carro armato Merkava, giunto recentemente alla quinta generazione con la consegna dei primi Merkava Mark IV (Mk4) "Barak" al 52° battaglione corazzato della 401a brigata. Sebbene portino ancora il numero quattro nel nome, per il Ministero della Difesa israeliano i Barak sono a tutti gli effetti mezzi corazzati di quinta generazione, che oltre a ereditare le caratteristiche peculiari delle precedenti rappresentano un significativo passo in avanti tecnologico per i mezzi corazzati. Poiché i primi esemplari sono entrati in servizio nel 2023, la maggior parte della flotta in dotazione all'esercito israeliano è composta da modelli delle precedenti serie. Le colonne di carri armati che hanno iniziato a cingere d'assedio Gaza, in risposta alla sanguinosissima operazione di Hamas del 7 ottobre 2023 all'interno di Israele, sono composte principalmente da Merkava Mk4 ed Mk3. Ecco cosa sappiamo su questi mezzi militari e quali sono le loro caratteristiche.

Un Merkava Mk4 con sistema Trophy. Credit: IDF
Un Merkava Mk4 con sistema Trophy. Credit: IDF

La storia dei Merkava

Fino alla fine degli anni '70 Israele ha dovuto fare affidamento su mezzi corazzati di Paesi terzi, ma a causa delle caratteristiche del territorio circostante – e anche della volontà di non dipendere più dagli altri – decise che la cosa migliore da fare era costruire un carro armato proprio. Nacque così un progetto ad hoc che sfociò nella realizzazione della prima serie di Merkava. Il nome fu scelto perché in ebraico significa “carro” ed è un omaggio al biblico “carro di fuoco” citato da Ezechiele, ma è anche un riferimento all'efficacia protettiva ben superiore rispetto agli altri carri armati dell'epoca. I primi Merkava Mk1 entrarono ufficialmente in servizio nel 1979 e furono impiegati in battaglia per la prima volta nella guerra del Libano del 1982.

Le caratteristiche peculiari dei Merkava erano legate alla protezione dell'equipaggio e alle migliori probabilità di sopravvivenza, come spiegato dal Ministero della Difesa israeliano. Queste caratteristiche sono rimaste il "marchio di fabbrica" anche dei modelli più moderni. Per garantire una maggiore protezione agli occupanti, infatti, i Merkava sono dotati di una potentissima corazzatura anteriore, dietro la quale trovano alloggiamento il motore e altre componenti meccaniche, che sono dunque piazzati nella parte anteriore dello scafo (una soluzione non consueta per mezzi del genere). Questo sistema, oltre ad aumentare l'efficacia della protezione, incrementa lo spazio nella parte posteriore del mezzo, permettendo ad esempio di aumentare il numero di munizioni a bordo. Rispetto a carri armati della stessa classe il Merkava può portare anche il doppio delle munizioni.

Immagine

Una corazza “impenetrabile”

Se nelle prime versioni dei Merkava la possente corazzatura rappresentava un limite alla mobilità e alla velocità, nelle più recenti questi problemi sono stati ampiamente superati, grazie all'uso di materiali più efficienti e sistemi di difesa all'avanguardia. I moderni Merkava sono dotati di corazzature modulari progettate per accelerare la riparazione dei danni e favorire un rapido ritorno sul campo di battaglia, inoltre possono essere facilmente sostituite da corazze ancora migliori e più moderne. I Merkava più recenti sono difesi da un sistema di protezione attiva Trophy (APS) sviluppato dall'azienda israeliana Rafael Advanced Defense Systems Ltd. Si tratta di un sofisticato sistema automatizzato basato sul rilevamento radar che spara proiettili esplosivi, in grado di intercettare varie armi anticarro prima che raggiungano il mezzo. Fra esse granate RPG, missili ATGM, razzi e altre tipologie di proiettili. È così efficace che il sistema Trophy israeliano (conosciuto come Windbreaker, “giacca a vento”) viene impiegato anche sugli Abrams degli Stati Uniti. Il sistema più performante è stato installato sui nuovissimi Merkava IV Barak, che possono contare anche su telecamere notturne e diurne con visuale a 360° in grado di identificare gli obiettivi anche grazie all'ausilio dell'intelligenza artificiale.

Un Merkava 3. Credit: IDF
Un Merkava 3. Credit: IDF

Enorme potenza di fuoco

I carri armati Merkava Mk3, Mk4 e il recente Barak possono contare su un cannone principale da 120 millimetri a canna liscia in grado di sparare munizioni perforanti, esplosive e persino missili anticarro LAHAT (acronimo di missile d'attacco a guida laser). Nei più moderni, come specificato dal Ministero della Difesa israeliano, il sistema di osservazione e mira è duplice, permettendo all'artigliere di mirare ai bersagli nemici da distruggere e al comandante di monitorare eventuali minacce in tutte le altre direzioni. I Merkava possono contare anche su tre mitragliatrici da 7,62 millimetri e su una da 12,7 millimetri, oltre che su un lanciagranate automatico da 40 millimetri (Mk 19) e su un mortaio da 60 millimetri, che ha una gittata massima di poco inferiore ai 3 chilometri. Può lanciare varie tipologie di granate: oltre a quelle esplosive può infatti sparare anche fumogeni e illuminanti.

Tra i sistemi più all'avanguardia pensati per gli ultimi Merkava vi è l'elmetto Iron View, che consente ai soldati “di vedere l'ambiente esterno dall'interno del veicolo da combattimento”, come specificato da un alto funzionario del Corpo corazzato dell'IDF. “I sensori consentiranno ai soldati di azionare il carro armato in un modo semplice e avanzato e contribuirà alla sua difesa, sia fisicamente che tecnologicamente”, ha aggiunto il funzionario.

Cos'è il segno a V visibile sui Merkava

Tutti i Merkava sono contrassegnati da uno Chevron sugli scafi, un segno a forma di V che punta in varie direzioni. In parole semplici, si tratta di un simbolo che identifica la Compagnia di appartenenza del mezzo. A seconda della direzione (in alto, in basso, a destra o a sinistra) si fa riferimento a uno squadrone specifico. Questo sistema identificativo è stato utilizzato anche durante le guerre mondiali, ma è stato proprio Israele a introdurlo sistematicamente nelle IDF.

54 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views