Cosa sono i fulmini vulcanici sul vulcano in Guatemala: le cause del fenomeno
La Natura ha da sempre affascinato l'uomo, non solo per la sua bellezza, ma anche per il suo impeto e la forza di cui è capace. Una sensazione tra il fascino e la paura. È la stessa che non si può fare a meno di provare osservando le immagini che mostrano l'eruzione del vulcano Fuego, ad d Antigua, nel sud del Guatemala, mentre proprio dal suo cono si generano dei maestosi fulmini, che si mescolano con il nero della nube di ceneri generata dall'esplosione. Ai piedi della montagna, decine di turisti osservano e riprendono con i loro smartphone lo spettacolo mozzafiato.
In realtà, i fulmini che hanno accompagnato l'eruzione del vulcano Fuego – dove a luglio 2023 si era già verificato un episodio simile – non sono affatto una novità. In termini tecnici si chiamano "fulmini vulcanici" e sono un fenomeno scientifico noto da tempo. Ne parlava già l'autore latino Plinio il Giovane nel I secolo d.C. In sostanza, questi fulmini, come quelli atmosferici, sono generate dalla differenza di potenziale elettrico, generato – nel caso dei fulmini vulcanici – dall'instabilità che si crea tra le particelle all'interno della colonna eruttiva. Questo fenomeno è anche detto "temporale eruttivo".
Cosa si formano i fulmini vulcanici
Anche se all'apparenza i fulmini a cui assistiamo durante un temporale e quelli che possono accompagnarsi a un'eruzione vulcanica sembrano identici, i due fenomeni si generano a partire da cause diverse. Nello specifico, sono entrambi il risultato di un'instabilità che genera differenze nelle cariche elettriche. Tuttavia –spiega l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) – nel caso dei classici fulmini da temporale l'instabilità è creata dall'incontro di masse d'aria di diverse temperature, mentre nel caso dei fulmini vulcani l'instabilità è causata dall'attività vulcanica.
In sostanza durante un'eruzione vulcanica, dall'esplosione che precede alla fuoriuscita della lava, vengono espulsi gas, polveri, frammenti di roccia, e, a volta, di ghiaccio, che sia caricano elettricamente, ma non in modo uniforme, all'interno della colonna di eruzione. È proprio dalla collisione di queste particelle che si libera l'energia elettrica che causa i fulmini vulcanici.
I fenomeni responsabili dei fulmini vulcanici
In realtà, questa è una spiegazione molto semplificata di quello che succede durante un temporale eruttivo. I fenomeni in gioco sono infatti molti e alcuni non sono nemmeno ancora del tutto chiari.
Tra le cause finora identificate ci sono l'interazione tra magma e acqua, soprattutto nei vulcani ad alta quota per la presenza di ghiaccio sulle vette, l'elettrificazione per attrito tra le particelle all'interno della colonna di eruzione, la fratto-elettrificazione, ovvero la generazione di energia elettrica dalla stessa rottura delle particelle durante l'esplosione, e la radioattività di cui a volte sono dotate naturalmente le particelle di roccia.
Episodi simili anche in Italia
Come anticipato, sebbene rari, fenomeni di questo tipo sono noti da secoli e anche negli ultimi anni si sono verificati in più occasioni e in diversi angoli del mondo. Lo stesso vulcano Fuego, in Guatemala, era stato protagonista di un temporale eruttivo con tanto di fulmini spettacolari solo qualche mese fa, a luglio 2023.
Non solo il Guatemala: anche il vulcano Taal, nelle Filippine, è stato interessato da un evento simile, così come quello di Anak Krakatau, in Indonesia, nel 2018. Anche in Italia abbiamo assistito qualche anno fa a una tempesta di fulmini vulcanici, quella che si è generata nel 2015 durante un'eruzione dell'Etna.