Cosa sono i chironomidi, i moscerini che invadono la laguna di Orbetello e qual è la causa del fenomeno

Sono chironomidi, i moscerini che da settimane stanno invadendo la laguna di Orbetello, rendendo impossibile la vita dei residenti: questi insetti, apparentemente più simili a zanzare anche se non pungono, hanno cominciato ad assediare anche la Giannella, la lingua di terra che delimita a nord la laguna, spingendosi fino a Capalbio, anche se il territorio di Orbetello continua ad essere il più colpito, con sciami di “moscini”, come li chiamano in Toscana, segnalati già a metà febbraio.
La causa del fenomeno è legata allo stato di salute della laguna, in particolare all’eutrofizzazione delle acque (l’eccessiva proliferazione di alghe e batteri dovuta alla presenza di grandi quantità di nitrati e fosfati da fertilizzanti e altri inquinanti) che ha degradato l’ecosistema lagunare, provocando la moria degli organismi che si nutrono delle larve dei chironomidi. La situazione ha fatto scattare disinfestazioni d’urgenza, ma l’invasione è così pronunciata che la petizione online per chiedere lo stato di emergenza ha raccolto 9mila firme in poche ore, con testimonianze impressionanti.
Sui social, circolano le foto di moscerini attaccati ovunque, mentre i residenti sono segregati in casa come ai tempi del Covid. I chironomidi sono “un problema urgentissimo” spiegano i cittadini, perché “non possiamo più aprire le finestre” e i bambini a scuola “respirano un’aria piena di moscerini”. Con quali rischi?
Cosa sono i chironomidi
I chironomidi (Chironomidae spp.), noti anche come moscerini non pungenti, sono insetti dell’ordine dei ditteri che, apparentemente, somigliano alle zanzare, anche se sono incapaci di pungere.

Allo stadio larvale, i chironomidi si trovano in quasi tutti i tipi di habitat acquatici o semi-acquatici, specialmente in quelli inquinati, dove spesso sono gli insetti più abbondanti, ma le larve possono essere trovate anche in alcuni habitat terrestri, come in suoli umidi: la maggior parte delle specie (se ne conoscono oltre 10.000 in tutto il mondo) si nutre di alghe e altri piccoli organismi del suolo ed è altamente tollerante a bassi livelli di ossigeno disciolto nell’acqua, il che rende questi insetti degli “organismi indicatori” della presenza di inquinanti.
Gli adulti hanno una vita breve, di pochi giorni, caratterizzata dall’aggregazione in densi sciami ai fini dell’accoppiamento, che di formano in zone prossime ai siti natali: questi sciami si spostano, spesso attratti dalla luce, da oggetti o dalle persone. Le femmine depongono le uova nell’acqua in un unico ammasso gelatinoso, che solitamente precipita sul fondo e resta fissato a un substrato immerso fino alla schiusa delle uova.
La causa dell’invasione nella laguna di Orbetello
La proliferazione eccessiva di chironomidi e, nello specifico, le sciamature che in queste settimane si stanno verificando nella laguna di Orbetello, sono legate allo stato di salute della laguna, dove l’eutrofizzazione e la scomparsa dei predatori di moscerini sono un fenomeno non nuovo.
Già la scorsa estate, i moscerini erano un po’ ovunque e, dopo una breve tregua invernale, la loro presenza è tornata ad essere pervasiva.
Gli esperti sottolineano come “tutto dipenda dagli eventi lagunari precedenti” e soprattutto “dalla distrofia dello scorso luglio-agosto” cioè dalle conseguenze dell’eutrofizzazione. “Significa che ci sono quantità enormi di fertilizzanti che inducono la crescita di vegetazione algale” sostiene il biologo Mauro Lenzi, parlando al Tirreno della moria di pesci e organismi acquatici che ha interessato l’area della laguna nell’estate 2024.
“Tra questi ci sono dei piccoli crostacei (gammaridi e isopodi) e vermi (policheti erranti), organismi carnivori che si nutrono anche delle larve dei chironomidi, cioè le larve dei moscerini – ha osservato il biologo – . In assenza di questi predatori, le larve, che possono sopravvivere anche allo stress distrofico, possono effettuare la metamorfosi e sciamare come adulti”.
Poiché la quantità delle larve sopravvissute dallo scorso anno si ritiene che sia ragguardevole, è bastato “un periodo invernale relativamente mite perché sia stato possibile che avvenissero sciamature” ha aggiunto il biologo, secondo cui gli interventi di contrasto, inclusi gli interventi adulticidi straordinari, ora che il problema è avanzato, rischia di non essere sufficiente. “La laguna è troppo vasta e non ci sono sufficienti predatori che possano contrastare la quantità delle larve presenti – ha sottolineato l’esperto – . Potrebbero volerci mesi perché avvenga il reclutamento dal mare”.
I rischi dei chironomidi per la salute umana
I chironomidi non sono considerati insetti particolarmente pericolosi per la salute umana ma le invasioni di questi insetti nelle aree urbanizzate possono avere diverse conseguenze, legate al potenziale rischio di reazioni allergiche da parte di soggetti sensibili, facilitate dalla loro abbondanza e dalle possibilità di contatto con gli esseri umani. Diversi studi hanno riscontrato fenomeni di sensibilizzazione a più specie.
“I chironomidi sono allergeni per inalazione, spesso causando congiuntiviti e asma – evidenziano gli autori di un recente studio sul potenziale allergenico dei chironomidi – . L’allergia ai chironomidi è stata occasionalmente osservata anche in persone che maneggiano cibo per pesci (le larve di chironomidi sono utilizzate come materia prima per mangimi per pesci, ndr) e rimangono a contatto con acquari o specchi d’acqua nel loro posto di lavoro”.
In Spagna, ad esempio, è stato segnalato un caso di orticaria-angioedema dovuto al contatto sul posto di lavoro con larve di chironomidi in un paziente con allergia al polline e alcuni studi hanno suggerito che l’emoglobina delle larve (che conferisce il colore rosso vivo ad alcune specie) e altre proteine presenti negli insetti adulti possono indurre sensibilità negli esseri umani. La tropomiosina dei chironomidi, in particolare, è molto simile a quella di alcuni crostacei (gamberi), e può essere una causa di reattività crociata.