Cosa sono gli aerei per la guerra elettronica trasferiti in Germania dagli Stati Uniti
Gli Stati Uniti hanno deciso di trasferire dalla base navale americana di Whidbey Island a quella aerea tedesca di Spangdahlem sei esemplari di E/A-18G Growler, aerei specializzati nella guerra elettronica (electronic warfare – EW). La decisione è stata presa per “rafforzare la prontezza al combattimento e la postura difensiva collettiva della NATO e per aumentare le capacità di integrazione aerea con i nostri alleati e partner”, come annunciato dal portavoce del Pentagono John F. Kirby. Il trasferimento dei sei velivoli è naturalmente legato al conflitto in Ucraina, con l'obiettivo di potenziare delle difese della NATO nei pressi del teatro di guerra. Un allargamento del conflitto con la Russia, del resto, è sempre possibile. Ecco cos'è la guerra elettronica e come funzionano gli avanzati E/A-18G Growler.
Cos'è la guerra elettronica
Come spiegato in un articolo da Lockheed Martin, azienda statunitense specializzata nella difesa aerea e nell'ingegneria aerospaziale, la guerra elettronica rappresenta la capacità di utilizzare i segnali dello spettro elettromagnetico con lo scopo di “comunicare, rilevare e proteggere”, oltre a impedire al nemico di utilizzarli a proprio vantaggio. In altri termini, la guerra elettronica rileva, interpreta, gestisce o interrompe tali segnali. In linea generale sono raggruppati in trasmissioni radar, radio o infrarossi, che governano comunicazioni, sistemi di puntamento e guida e via discorrendo. La guerra elettronica, specifica Thales Group, opera su tre principi fondamentali: attraverso l'attacco elettronico (attivo o passivo) si possono distruggere, impedire o ingannare i segnali dello spettro elettromagnetico; la protezione elettronica serve invece a salvaguardare le trasmissioni elettroniche schermandole dagli attacchi nemici; infine il supporto elettronico si basa sul rilevamento dei segnali – anche con sistemi informatici – per individuare potenziali minacce. Nel contesto moderno la guerra elettronica ricopre un ruolo assolutamente fondamentale, dunque non c'è da stupirsi che esistano mezzi aerei e terrestri sviluppati appositamente per interagire con i segnali elettromagnetici. Tagliare le comunicazioni o impedire a un radar di intercettare velivoli o missili in arrivo, del resto, può fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta durante un conflitto. “La guerra elettronica è essenziale per proteggere le operazioni amiche e negare operazioni nemiche all'interno dello spettro elettromagnetico per tutto l'ambiente operativo”, si specifica in un documento congiunto delle Forze Armate statunitensi.
Come funzionano gli E/A-18G Growler
Come indicato, i sei E/A-18G Growler trasferiti dagli Stati Uniti alla Germania sono velivoli appositamente creati per la guerra elettronica. Costruiti dalla Boeing, si tratta di versioni modificate del famoso caccia multiruolo F/A-18F Super Hornet, commissionate dal Pentagono per sostituire i vecchi velivoli specializzati Grumman EA-6B Prowler. L'idea di usare la base di un aereo già esistente ha permesso agli Stati Uniti di risparmiare sensibilmente nei costi, sostituendo ad esempio dispositivi d'arma (come il cannone M61A2 da 20 mm a sei canne) con i sistemi per la guerra elettronica. Come riportato in un articolo della rivista specializzata Naval Technology, il primo di questi velivoli è entrato ufficialmente nelle forze della Marina statunitense nel settembre del 2007, mentre il servizio è iniziato nel 2009. La strumentazione dell'E/A-18G si compone di sistemi di disturbo radar o jammer AN/ALQ-99; ricevitore AN/ALQ-218(V)2; sistema di contromisure di comunicazione Raytheon AN/ALQ-227; radar multimodale tattico APG-79 con modalità di rilevamento passivo e soppressione radar attiva; un ricevitore di allarme radar digitale ALQ-218(V)2; e un distributore di contromisure ALE-47. Sono tutti dispositivi sviluppati per la supremazia nella guerra elettronica.
Le armi presenti sugli aerei
Oltre ai diversi dispositivi per disturbare e rilevare i segnali elettromagnetici, il velivolo della Boeing è equipaggiato con missili di autodifesa aria-aria AIM-120 AMRAAM e missili anti radiazioni ad alta velocità AGM-88 HARM. Il velivolo è dunque progettato anche per distruggere i radar nemici, oltre che ingannarli. Gli E/A-18G Growler hanno una velocità massima di quasi 2mila chilometri orari (Mach 1.6) e un'autonomia di circa 1.600 chilometri. Come gli F/A-18F Super Hornet sono dotati di ali “ripiegabili” che consentono di risparmiare spazio quando parcheggiati su una portaerei.