Cosa sono e come funzionano i Javelin, l’arma simbolo della resistenza in Ucraina
Tra le armi in dotazione all'Ucraina per difendersi dall'attacco dei russi si stanno distinguendo i lanciamissili anticarro portatili, divenuti un vero e proprio incubo per l'esercito del Cremlino. Oltre agli NLAW (Next Generation Light Anti-tank Weapon) di produzione britannico-svedese, stanno risultando particolarmente efficaci gli FGM-148 Javelin americani, tra le più avanzate e moderne armi progettate contro i veicoli corazzati. Non a caso sono diventati uno dei simboli della resistenza ucraina, in grado di distruggere grazie ad essi centinaia di carri armati, blindati e altri mezzi inviati da Mosca. Basti pensare che l'immagine “Saint Javelin” ideata dal giovane Christian Borys ha raccolto oltre 1 milione di dollari canadesi per finanziare le organizzazioni umanitarie che operano in Ucraina. Ecco cosa sono e come funzionano queste armi.
Cosa sono i lanciamissili Javelin
I lanciamissili FGM-148 Javelin, sviluppati in collaborazione tra le aziende statunitensi Lockheed Martin e Raytheon, sono ufficialmente entrati in servizio nell'esercito a stelle e strisce nel 1996, dopo diversi anni di test. Sono stati sviluppati per sostituire i vecchi lanciamissili anticarro filoguidati (gli M47 Dragon) con un sistema più semplice da usare e versatile, oltre che efficace. Il Javelin ha un design definito “fire-and-forget” (spara e dimentica), poiché permette ai soldati di abbandonare la posizione d'attacco subito dopo il lancio, senza necessità di indirizzare il missile verso il bersaglio e rischiare il contrattacco. Sono dotati infatti di un sistema di guida automatico a infrarossi (ricerca di calore); dopo l'aggancio e il lancio, il missile insegue e colpisce il target in totale autonomia, senza ulteriori interventi da parte dell'operatore. Il lanciatore può essere utilizzato da uno o due soldati.
Come funzionano i lanciamissili Javelin
I lanciamissili FGM-148 Javelin sono costituiti da un “tubo” lanciatore riutilizzabile e da un sistema di puntamento con zoom ottico, visore termico e notturno. I missili lanciati dal sistema sono le cosiddette testate HEAT (High-explosive anti-tank) a doppio innesco, progettate per penetrare le corazze dei carri armati. La prima detonazione punta a rimuovere e sfondare la corazza, la seconda, quella principale, è progettata per distruggere il mezzo. Sebbene le testate HEAT non siano considerate particolarmente efficaci contro i carri armati moderni, a causa delle corazzature reattive progettate per deflettere e far esplodere verso l'esterno missili e razzi, in accoppiata con un lanciatore Javelin sono considerate assolutamente letali per questi mezzi. La ragione risiede nel fatto che il missile non colpisce il carro armato lateralmente, dove sono presenti le pesanti ed efficienti corazzature, bensì dall'alto. Ciò permette al missile di centrare la parte più sottile e delicata di un carro armato (la torretta col portello di accesso), favorendo la distruzione del mezzo, o comunque la sua disattivazione e la neutralizzazione dell'equipaggio.
I vantaggi dei Javelin per la resistenza in Ucraina
Come riportato su The Conversation dal professor James Dwyer, docente presso la Scuola di Scienze Sociali dell'Università della Tasmania (Australia), durante le due settimane di conflitto in Ucraina su 300 lanci effettuati con i Javelin ben 280 bersagli sarebbero stati distrutti. Questo dato, da confermare, spiega il motivo per cui le nuove armi anticarro sono così richieste e sfruttate da Kiev per respingere l'assalto di Mosca. Tra i principali vantaggi del Javelin la possibilità di essere utilizzato dall'interno degli edifici, inoltre hanno un raggio di azione di ben 4,5 chilometri, molto più degli 800 metri del sistema NLAW, sebbene anche quest'ultima sia considerata un'arma particolarmente preziosa. I Javelin sono armi piuttosto costose; un singolo missile ha un prezzo di circa 80mila dollari.