Cosa significa sbadigliare e quando lo sbadiglio deve preoccuparci

Sbadigliare è un gesto comune e naturale, con cui inspiriamo profondamente, aprendo involontariamente al massimo la bocca, per poi espirare lentamente: come atto fisiologico, lo sbadiglio produce solitamente una sensazione di rilassamento e benessere, svolgendo diverse funzioni, su cui la scienza moderna è ancora alla ricerca di un quadro completo. Notoriamente contagioso e associato a sonnolenza e alla noia, lo sbadiglio è in realtà un riflesso indotto dal cervello per svegliarci o renderci più vigili.
Questo significa che il motivo per cui sbadigliamo quando siamo stanchi o annoiati è legato al tentativo del nostro organismo di mantenerci attivi e svegli, come dimostrato dal fatto che sbadigliare è un atto più comune al risveglio, dopo il sonno notturno o un pisolino. Quando però ci si ritrova a sbadigliare troppo spesso, è importante non sottovalutare questo segnale, perché lo sbadiglio può essere un sintomo di diverse condizioni, più frequentemente legate a disturbi del sonno, ma anche un campanello d’allarme di condizioni neurologiche e cardiovascolari. Ecco tutto ciò che c’è da sapere sullo sbadiglio, sul perché sbadigliamo e sui problemi associati a sbadigli eccessivi.
A cosa serve lo sbadiglio
Sbadigliare è un comportamento fisiologico comune, anche se il suo scopo preciso non è ancora del tutto chiaro: tradizionalmente considerato un segnale di stanchezza e di noia, lo sbadiglio può essere tuttavia scatenato anche da altre cause: diversi studi hanno infatti evidenziato che quando sbadigliamo, vengono rilasciati alcuni ormoni, che aumentano la frequenza cardiaca per pochi secondi, rendendoci più vigili.
È però anche stato osservato che lo sbadiglio è collegato a diverse altre situazioni, per cui lo scopo perseguito dallo sbadiglio si ritiene sia più ampio.
In altre parole, oltre ad essere un riflesso indotto dal cervello per svegliarci o renderci più attivi, sbadigliare può essere un meccanismo attraverso cui cerchiamo di compensare la pressione all’interno dell’orecchio (si sbadiglia, ad esempio, quando si cambia rapidamente quota, come aereo), ma anche un comportamento contagioso, correlato alle nostre capacità empatiche. Ciò significa che vedere qualcuno sbadigliare (ma anche solo leggere questo articolo), può indurre alcune persone a sbadigliare: gli psicologi hanno infatti dimostrato che più si è empatici, più è probabile sbadigliare quando lo fa qualcun altro.
Un’altra teoria per cui sbadigliamo è collegata alla possibilità che lo sbadiglio sia un riflesso che aiuti a regolare la temperatura del cervello: è stato infatti ipotizzato che lo sbadiglio possa “raffreddare” il cervello quando la sua temperatura aumenta, come suggerito da alcuni esempi di sbadigli in situazioni legate al caldo. Tuttavia, lo sbadiglio non è qualcosa che osserviamo quando facciamo sport o giochiamo al sole, per cui le prove che respiri profondi e la bocca aperta possano raffreddare leggermente il cervello non sono del tutto convincenti.
D’altra parte, un’altra teoria sul perché sbadigliamo è legata alla possibilità che lo sbadiglio porti a un aumento dell’ossigenazione del sangue, rimuovendo l’anidride carbonica (CO2): tuttavia, questa convinzione, che potrebbe sembrare logica, è stata scartata in seguito ai risultati di uno studio, in cui la frequenza degli sbadigli non ha subito variazioni in persone che hanno respirato miscele di aria contenenti più CO2 del normale o addirittura O2 puro.
Perché sbadigliare spesso è un segnale da non sottovalutare
Sbadigliare è, come detto, un comportamento fisiologico comune e naturale, che quando però diventa eccessivo o persistente, può essere un sintomo di diverse condizioni di salute, talvolta anche gravi. Solitamente, sbadigliare troppo spesso è un segnale di disturbi del sonno, che possono causare sonnolenza diurna e sbadigli frequenti, ma può essere associato anche a malattie neurologiche e disturbi cardiovascolari. Le possibili cause di sbadigli eccessivi o persistenti includono:
- disturbi del sonno, come la carenza di sonno che può dovuta ad apnee notturne, alla sindrome delle gambe senza riposo o all’insonnia, che causano sonnolenza diurna e, di conseguenza, sbadigli frequenti.
- disturbi cardiovascolari: sbadigliare troppo spesso, quando lo sbadiglio non è riconducibile a stanchezza o noia, può essere correlato a disturbi cardiovascolari, come l’ictus ischemico acuto, possono manifestarsi con sbadigli frequenti. In questi casi, lo sbadiglio potrebbe essere correlato a lesioni in aree specifiche del cervello, come l’insula o il nucleo caudato.
- disturbi neurologici: sbadigli troppo frequenti possono anche riflettere alcune condizioni neurologiche, come come ictus, epilessia, Parkinson, sclerosi multipla e tumori cerebrali. In alcuni casi, è stato osservato in pazienti con malattia di Alzheimer, sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e malformazione di Chiari. La causa potrebbe risiedere in alterazioni nei centri cerebrali che regolano il comportamento dello sbadiglio.
Cosa fare quando si sbadiglia troppo spesso
Quando gli sbadigli diventano frequenti o si verificano senza una causa apparente, è consigliabile consultare un medico per una valutazione approfondita.