Cosa significa fare cacca subito dopo aver mangiato: perché succede e qual è la causa dello stimolo
Avere bisogno di andare in bagno subito dopo aver mangiato: probabilmente tutti, più di una volta nella vita, abbiamo sperimentato la sensazione di dover fare cacca dopo aver consumato un pasto, anche se non troppo abbondante. Quello stimolo, che potrebbe far pensare a qualcosa che non va nelle proprie abitudini intestinali, è in realtà qualcosa di assolutamente normale, legato alla risposta che si attiva entro pochi minuti dall’ingestione del cibo.
Dopo aver mangiato, entra infatti in azione una risposta naturale, nota come riflesso gastrocolico, un riflesso fisiologico che controlla la motilità del tratto gastrointestinale inferiore dopo un pasto, attivando meccanismi che promuovono il transito intestinale e l’evacuazione delle feci. In altre parole, il riflesso gastrocolico è ciò che indica al colon di fare spazio in risposta al riempimento dello stomaco dovuto all’ingestione di cibo, attraverso il controllo delle sue contrazioni (peristalsi intestinale) e il movimento degli alimenti già digeriti verso il retto.
Il riflesso gastrocolico, quindi il bisogno di dover fare cacca dopo aver mangiato, è la risposta dell’organismo all’ingestione di cibo, per cui non c’è nulla di cui preoccuparsi. Se però lo stimolo è insolitamente forte, costringendoci a dover correre in bagno subito dopo mangiato, può essere un sintomo di sindrome di intestino irritabile (IBS) o di altre condizioni.
“Le persone con IBS – spiegano gli esperti – hanno una risposta eccessiva al riflesso gastrocolico. Possono avvertire un forte bisogno di defecare dopo l’ingestione di un pasto e possono manifestare sintomi come distensione addominale, flatulenza, dolore e tenesmo (la contrazioni con spasmi dello sfintere anale, ndr)”. Attenzione anche all’aspetto delle feci, cioè a colore, forma e consistenza, che sono tutti indicatori del nostro stato di salute.
Fare cacca dopo aver mangiato: cos’è il riflesso gastrocolico
Il riflesso gastrocolico è una risposta fisiologia all’ingestione di cibo, che controlla la motilità del tratto gastrointestinale inferiore dopo un pasto. Come risultato del riflesso gastrocolico, il colon ha una maggiore motilità in risposta al riempimento dello stomaco dovuto all’ingestione di cibo, il che permette di fare spazio attraverso il controllo della peristalsi intestinale e il movimento del cibo digerito verso il retto. Il riflesso si verifica generalmente entro 15 minuti dal pasto.
Ciò significa che dopo aver mangiato, il riflesso gastrocolico avvia e controlla una serie di meccanismi entro pochi minuti dal consumo di cibo, promuovendo il transito intestinale e velocizzando l’evacuazione delle feci. Nello specifico, tale regolazione della motilità del colon coinvolge almeno tre centri di controllo, che includono il controllo miogeno (la contrazione meccanica operata dall’attività elettrica delle cellule), il controllo ormonale (mediato da ormoni, tra cui colecistochinina, serotonina, neurotensina e gastrina) e il controllo nervoso (stimolazione parasimpatica).
Quando c’è da preoccuparsi
Il riflesso gastrocolico è, come detto, un normale riflesso fisiologico che si verifica pochi minuti dopo aver mangiato, ma se si manifesta in modo insolitamente forte, per cui è necessario correre in bagno subito dopo l’ingestione di cibo, può essere un segnale di sindrome dell’intestino irritabile o altre condizioni di salute.
Le condizioni associate a una risposta gastrocolica che scatena l’urgenza in intestinale includono:
- Sindrome dell'intestino irritabile (IBS) : un disturbo gastrointestinale funzionale caratterizzato da stitichezza, diarrea o entrambi. In presenza di questa condizione, la risposta contrattile del colon al pasto può essere esagerata, determinando un forte bisogno di defecare dopo l’ingestione di cibo e la comparsa di sintomi come pancia gonfia, flatulenza, dolore e contrazioni ripetute e dolorose dello sfintere anale.
- Malattie infiammatorie intestinali (IBD): disturbi infiammatori cronici come la colite ulcerosa e la malattia di Crohn, che si manifestano con forti dolori addominali e diarrea. Le persone con queste patologie possono sperimentare forti contrazioni intestinali dopo l’ingestione di cibo, accompagnate da estrema dolorabilità e sensibilità dei tessuti del colon.
- Sindrome da dumping: una condizione in cui il cibo si sposta troppo rapidamente dallo stomaco all’intestino tenue, che spesso è una complicazione che può verificarsi in seguito a interventi di chirurgia bariatrica, come bypass gastrico. In questi casi, il riflesso gastrocolico può essere accompagnato da dolori addominali, dovuti a improvvise e forti contrazioni intestinali, e il rapito transito del cibo attraverso l’intestino.
Altri fattori che possono alterare il riflesso gastrocolico e rendere le contrazioni del colon più intense possono essere legati al consumo di un pasto troppo abbondante, oppure troppo ricco di grassi saturi. Anche bere grandi quantità di liquidi freddi durante il pasto può determinare un’eccessiva risposta intestinale al riflesso gastrocolico. Le persone sensibili ad alcuni alimenti, come quelli contenenti lattosio o i cibi che fermentano nell’intestino (i cosiddetti FODMAP, oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili) possono manifestare un riflesso gastrocolico eccessivo dopo aver consumato alimenti appartenenti a questi gruppi.
Cosa fare in caso di alterazioni del riflesso gastrocolico
Il cambiamento di alcune abitudini alimentari e dello stile di vita possono essere di aiuto nell’affrontare la sindrome dell'intestino irritabile o qualsiasi altra condizione di salute che causa un riflesso gastrocolico eccessivo.
Oltre ad evitare gli alimenti a cui si è particolarmente sensibili, può essere molto utile consumare più pasti piccoli durante il giorno anziché concentrare l’assunzione di cibo nei tre pasti principali, evitare bevande troppo fredde o granite, oppure sorseggiarle lentamente, e fare una regolare attività fisica. In alcuni casi, un importante aiuto può arrivare inoltre da integratori di fermenti lattici e dal consumo di cibi ricchi di probiotici, che aiutano a normalizzare il microbioma intestinale.