Cosa sappiamo del malessere di Sinner agli Australian Open: dal tremolio alla mano destra alle vertigini
Alla fine la vittoria l'ha portata a casa, ma le difficoltà con cui ha dovuto fare i conti Jannik Sinner agli ottavi di finale degli Australian Open poco hanno avuto a che fare con il gioco del danese Holger Rune. Durante il match il tennista numero uno al mondo non è stato bene, a causa di un malessere generale che lo ha costretto a diversi momenti di impasse, gli stessi che hanno permesso all'avversario di mettere a segno un set.
Cosa è successo a Sinner durante la partita con Rune
Durante la partita, Sinner è apparso in forte difficoltà in diversi momenti: si muoveva in modo meno fluido, anche la sua postura era meno solida, sembrava affaticato, come se avesse difficoltà a respirare, sudava molto e poi il dettaglio che più di tutti ha fatto preoccupare i tifosi: durante il cambio di campo, le telecamere mostrano il forte tremolio della mano destra, nonostante reggesse la borraccia. Il sospetto che non stesse bene è diventato una certezza quando, alla fine del quinto gioco del terzo set, Sinner ha chiamato il medical time-out. Alla fine, dopo i controlli medici negli spogliatoi, è tornato in campo, riuscendo a portarsi a casa anche la vittoria.
Sulle cause di quanto avvenuto non sappiamo molto, se non quelle poche informazioni emerse dall'intervista rilasciata dallo stesso Sinner a margine della partita. D'altronde, è stato abbastanza chiaro su questo punto: "Non ne voglio troppo parlare, non voglio entrare nei dettagli", ha detto ai giornalisti che gli chiedevano di spiegare cosa avesse avuto.
Cosa ha raccontato Sinner
C'è chi ha pensato a un malore dovuto al caldo, in questo momento a Melbourne ci sono almeno 30 °C, e chi ha pensato a un nuovo episodio simile a quello che lo ha colpito durante il match contro Medvedev ai quarti di Wimbledon 2024. Ma Sinner ha negato l'una e l'altra ipotesi. Sicuramente il caldo potrebbe aver contribuito ma non è stata la causa scatenante. Tra le varie ipotesi c'è anche quella, non confermata, di un possibile problema alla stomaco, forse a causa di quelli che ad alcuni sono sembrati conati di vomito.
Di certo sappiamo che non è stato un malore simile a quello che lo ha colpito di Wimbledon: "Non c’è alcuna relazione. A Londra – ha spiegato il giocatore – avevo dormito male la notte prima, a Melbourne ho riposato. Però l’esperienza di Wimbledon mi ha aiutato tanto: mi ha permesso di gestire la situazione meglio di come avessi fatto a Londra".
"Nessun infortunio solo qualche problema di salute"
Eppure, non appena si è svegliato – ha raccontato – si è sentito poco bene, tanto da aver saltato anche la solite routine di riscaldamento e di concentrazione: "Di solito mi affido alla mia routine pre-match per trovare la concentrazione: quel rituale di comportamenti mi dà fiducia, mi fa sentire sicuro. Questa volta abbiamo seguito altre procedure, che di solito non si fanno per un match da giocare alle 14. Ma in questo modo ho capito che è molto più importante la partita, di ciò che viene prima".
Anche se il malessere è stato confermato dal tennista quando ha detto "è stata una giornata in cui ho giocato bene a tennis, ma il fisico faceva fatica a seguirmi", ammettendo di aver avuto le vertigini, sulle sue cause non si sa molto, per una scelta dello stesso Sinner: "In termini di infortuni non ho nulla", ha rassicurato Sinner, "solo qualche problema di salute". Poi anche la giornata non ha aiutato. "Condizioni difficili", le chiama Sinner, anche a causa del caldo: "Ho lottato contro un avversario duro, ma anche un po’ contro me stesso".