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Cosa fare se ci si trova davanti a un leone: i consigli degli esperti di safari

Allontanarsi lentamente, mantenere il contatto visivo e, soprattutto, non farsi prendere dal panico: ecco come sopravvivere a un incontro faccia a faccia con un leone.
A cura di Valeria Aiello
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Un leone in Namibia. Credit: Kevin Pluck/Wikipedia
Un leone in Namibia. Credit: Kevin Pluck/Wikipedia

Incontrare un leone, dopo anche la recente fuga a Ladispoli di un esemplare dal circo, sembra quasi una circostanza non legata soltanto ai safari. Ma è dagli esperti di questo tipo di escursioni e, in particolare, da chi si occupa di viaggi nella natura selvaggia dell’Africa, che arrivano alcuni preziosi consigli su cosa fare nel caso in cui ci si trovi davanti a un leone. Allontanarsi lentamente e mantenere il contatto visivo sono fra i principali comportamenti da tenere, ma diverse altre raccomandazioni possono rivelarsi fondamentali per evitare situazioni pericolose. In special modo, quando c’è il rischio di trovarsi davanti i leoni africani, pienamente in grado di attaccare, uccidere e persino mangiare gli esseri umani: le stime indicano che circa 250 persone ogni anno muoiano a causa di attacchi di leoni.

Cosa fare se ci si trova davanti a un leone (o un branco intero)

Le dimensioni e i muscoli dei leoni, combinati con morsi potenti e artigli affilati, possono rivelarsi letali per gli esseri umani. Uno studio pubblicato su PLOS Biology, che ha esaminato gli attacchi di grandi carnivori in tutto il mondo, ha infatti messo in evidenza che “i grandi felidi, come tigri e leoni, hanno causato più morti in generale, con il 65% degli attacchi mortali”, di cui la maggior parte riguarda adulti (88%) che spesso vivono in aree molto rurali, vicino a parchi nazionali o riserve di caccia. “Sono persone che vanno dal loro villaggio al fiume per prendere l’acqua e incontrano leoni o elefanti, o qualsiasi altro animale potenzialmente pericolosoha affermato Andre Van Kets, co-fondatore e direttore di Discover Africa in un’intervista a CNN travel, evidenziando che gli incidenti che coinvolgono turisti e frequentatori di safari sono rari.

Rari non significa però che non avvengano mai. Per questo motivo Van Kets, il vice presidente della scienza e della conservazione delle specie dell’African Wildlife Foundation (AWF) Philip Muruthi e il il co-fondatore di Discover Africa Safaris, Steve Conradie, hanno pensato di mettere insieme tutti i consigli su come organizzare un safari sicuro e, soprattutto, su come comportarsi se ci si trova vis-à-vis con un leone.

  • I safari sicuri iniziano a casa: prima di partire per un safari, bisogna sapere dove si sta andando e quali sono le specie che si incontreranno. “Se è la prima volta, scegli un operatore esperto – dice Muruthi – . Potrebbe essere più costoso, ma rivolgersi a una società che ha una buona reputazione evita molti problemi”.
  • Non metterti nei guai. Il modo migliore per stare lontano dai pericoli è seguire i consigli della guida e non allontanarsi. In molti parchi è inoltre vietato scendere dal veicolo che si utilizza per l’escursione, a meno che non si tratti di safari particolari, in cui è consentito camminare a piedi. In questo caso, è bene sapere che “è più pericoloso uscire a piedi nella boscaglia e nella foresta con visibilità limitata che in aperta pianura” precisa Muruthi. “Comprare un buon binocolo e obiettivi fotografici aiuterà ad evitare la tentazione di avvicinarsi più di quanto dovremmo”.
  • Evita di inimicarti i leoni. “I turisti non dovrebbero mai entrare con i loro veicoli nelle aree dove ci sono i leoni” aggiunge l’esperto. Quando questo accade “non stai veramente guardando i leoni; stai osservando la loro reazione, rischiando di farli arrabbiare”.
  • Non avventurarsi mai da soli: osservare i leoni, come qualsiasi altra attività dei safari, non va fatto mai da soli, avverte Van Kets, soprattutto per gli inesperti. Essere da soli ci fa sembrare più vulnerabili e, se qualcosa va storto o si viene attaccati, non ci sarà nessuno a cui chiedere aiuto.
  • Non scendere dal veicolo. Molti leoni, osserva Van Kets, si sono abituati ai veicoli e tendono ad avvicinarsi, arrivando anche in prossimità dei mezzi. Anche Conradie ha osservato questo fenomeno. “La maggior parte dei leoni percepisce un veicolo [o] come un oggetto” osserva l’esperto, che raccomanda di “non sporgere mai il braccio fuori dal veicolo” e chiaramente di non scendere e non aprire le portiere.
  • Evita gli orari di punta della caccia: le possibilità di incontrare un leone o un branco di leoni sono maggiori durante i loro orari di caccia, dice Muruthi. “Anche se si dovrebbe sempre prestare particolare attenzione, in questi orari aumentano le probabilità di imbattersi in leoni in cerca di prede. Ricordiamoci inoltre che i leoni hanno una vista molto migliore rispetto agli umani”.
  • Presta molta attenzione durante i periodi di migrazione delle prede. “Se siamo nell’Africa orientale per ammirare lo spettacolo di enormi mandrie di gnu, zebre e altri animali durante la migrazione, è bene anche sapere che questo stesso periodo è un momento di festa per i leoni e altri predatori” fa notare Muruthi.
  • Non scherzare con i leoni che si accoppiano o con le loro cucciolate: i leoni maschi possono diventare molto aggressivi durante l’accoppiamento. Il corteggiamento potrebbe essere affascinante, ma avvicinarsi è molto pericoloso. Attenzione anche a non interferire tra una leonessa e i suoi cuccioli. “La leonessa è protettiva come mamma orso: non intrometterti tra lei e i suoi piccoli”.

Quali sono i segnali a cui prestare attenzione

Kets, Conradie e Muruthi hanno anche specificato quali sono i segnali che indicano che la presenza umana sta disturbando o spaventando i leoni. Questi includono ringhi bassi, contatto visivo da parte di un leone e atteggiamenti difensivi: “È quasi come se l’animale si stesse preparando per un attacco, mostrando coda eretta e ondeggiante’ dice Van Kets. Di solito, questo comportamento va inteso “come un segnale di avvertimento. Non va interpretato come ‘ho fame e voglio mangiarti’ ma sta a significare che ‘stai venendo nel mio territorio’, ti ho visto e ti sto dando la possibilità di uscirne’”.

In questo caso, la peggiore idea è quella di voltarsi di spalle e scappare. Prima di tutto perché i leoni sono molto più veloci degli umani, per cui si sono buone probabilità di essere raggiunti prima di arrivare in un luogo sicuro. E poi perché scappare indica al leone che siamo spaventati e che ora siamo una possibile preda, trasformando quello che avrebbe potuto essere un semplice avvertimento in un vero e proprio attacco.

La cosa da fare, dicono tutti gli esperti, è mantenere la propria posizione, per quanto possiamo essere spaventati, senza agitarsi o muovere le braccia. Nel caso di trovassimo praticamente difronte al un leone, conclude Muruthi, allontaniamoci molto lentamente, mantenendo il contatto visivo con l’animale, fino a quando non abbiamo raggiunto un luogo sicuro o il leone abbia perso interesse.

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