video suggerito
video suggerito

Cosa fanno i cantanti di Sanremo per preparare la voce prima di esibirsi: lo spiega la vocal coach

Gli artisti sono un po’ come atleti, prima di esibirsi seguono diete, fanno esercizi di riscaldamento e anche qualche rito scaramantico. L’obiettivo è arrivare con basi tecniche molto solide per affrontare il palco dell’Ariston.
Intervista a Manuela Bisceglie,
Cantante e insegnante del conservatorio di Milano
A cura di Elisabetta Rosso
38 CONDIVISIONI
Immagine

"Non c'è una regola generale, ogni artista ha le sue esigenze e debolezze, c'è chi mangia le acciughe prima di esibirsi perché dicono che fanno bene alla voce. Ci sono comunque delle buone pratiche da seguire", ha spiegato Manuela Bisceglie, cantante e vocal coach del conservatorio di Milano a Fanpage.it.  L'abbiamo chiamata per capire come si preparano i cantanti in gara a Sanremo per affrontare cinque serate consecutive e gestire l'emotività sul palco dell'Ariston.

Nella storia della musica c'è un lungo elenco di rituali che anticipano l'esibizione. Keith Richards, il chitarrista dei Rolling Stones, non andava sul palco senza mangiare prima una fetta di shepherd’s pie, Axel Rose voleva nel suo camerino angurie quadrate, rose bianche e vodka, e Prince aveva sempre un medico a disposizione nel backstage, si faceva iniettare la vitamina B12 per migliorare le performance.

Ognuno ha i suoi riti scaramantici, esercizi, o diete, prima di salire sul palco. "Dobbiamo immaginare gli artisti come degli atleti, Sanremo è una gara importante, è per questo è fondamentale arrivare preparati, con basi tecniche forti che permettano ai cantanti di affrontare bene lo stress e dosare la voce per il festival".

È stressante per la voce cantare per quattro serate in una settimana?

Sicuramente influenza molto l’intensità della prestazione, anche perché queste cinque serate arrivano dopo un periodo di prove. Per tutti gli artisti che usano un organo interno al proprio corpo, l’organo vocale, indubbiamente dover cantare per quattro serate è impegnativo. Soprattutto se non ci sono basi tecniche forti per sorreggere la prestazione.

Basi tecniche, tipo?

Innanzitutto la tecnica di respirazione quindi riuscire a supportare la fonazione con una respirazione corretta che non crei tensioni a livello laringeo, che non crei poi delle mal posture vocali. Poi anche a livello di stile, emissioni come per esempio il graffiato devono essere fatte con una certa tecnica per non rovinare la voce.

Prima dicevi stress emotivo. Come può influenzare la performance e la voce?

Non solo gli occhi sono lo specchio dell’anima, anche la voce. Basta pensare a quando eravamo piccoli. Quando c’era qualcosa che ci faceva paura o ci emoziona veniva il nodo alla gola o il respiro diventava affannoso. Sono effetti psicosomatici che possono influire sul palco.

Cosa si fa in questi casi?

Anche qui la consapevolezza tecnica arriva in aiuto. Perché se io so che ho un passaggio difficile, ma l’ho provato mille volte, anche se sono sul palco di Sanremo so come reagire. Anche perché non esiste una prestazione dove non sei emozionato, quindi il bagaglio di studio ed esperienza è molto importante.

Come ci si prepara per Sanremo?

Ognuno ha una serie di esercizi, regole di igiene vocale, per esempio andare a dormire presto, o non mangiare determinati cibi, o fare esercizi. Ogni artista è un universo a parte. Di norma la regola, che dico sempre ai miei allievi è scaldare la voce, con vocalizzazioni che permettono di raggiungere l’estensione completa.

Un po’ come lo stretching.

Sì, alla fine non è tanto diverso rispetto agli atleti. E infatti è molto importante l’approccio muscolare e osseo, o la postura di un cantante. Anche rilassare la muscolatura del collo e delle spalle è fondamentale perché sono collegate alla laringe. Quindi oltre al riscaldamento vocale anche quello muscolare può aiutare.

Sapevo che ci sono cibi “che fanno bene alla voce”, è vero?

Sicuramente ci sono cibi che possono fare male. Per esempio gli alimenti acidi, o difficili da digerire, è meglio evitarli per non avere il reflusso. Riprendendo il parallelismo con gli atleti, prima di una maratona non mangiano piatti pesanti. Poi credo che se una cosa piace e fa stare bene lo spirito, fa bene anche alla voce, al di là delle regole. È chiaro che il corpo va curato.

E per quanto riguarda l'alcool o il fumo?

È chiaro che non fa bene, soprattutto il fumo, poi ci sono artisti che hanno fatto carriere meravigliose senza osservare le regole.

È molto soggettivo quindi. 

Sì. Poi c’è un’oggettività, perché è oggettivo quello che non fa bene alla salute e quindi al canto. Ma a tutto questo si aggiunge anche la scaramanzia.

Per esempio?

Magari hai mangiato qualcosa e dopo hai cantato bene e continui. Per esempio ci sono artisti che mangiano le acciughe prima di cantare.

Mi viene in mente Keith Richards che chiedeva sempre la shepherd’s pie, il pasticcio di carne ricoperto da purè, come portafortuna. Molti però consigliano di non mangiare prima di una performance. 

Dipende, qualcosa di leggero che dà zuccheri può andare bene. Io ai miei studenti consiglio di non salire mai a stomaco vuoto sul palco. Carboidrati leggeri e di facile assimilazione si possono mangiare.

E invece, se si perde la voce prima di Sanremo? Comunque veniamo da un periodo di influenze, freddo, sbalzi termici. 

Ci sono rimedi, anche qui, ognuno usa i propri metodi. Gli umidificatori, i suffumigi, piuttosto un antinfiammatorio da banco. Se non migliora allora su parere del medico si arriva al cortisone.

C’è il rischio di non recuperarla?

Certo che c’è il rischio. Se il raffreddore è alto ma non intacca la laringe si riesce a cantare se si ha una buona tecnica, magari la voce non è brillante ma si riesce. Se invece si tratta di laringiti o patologie che riguardano la corda vocale la ripresa è più lenta.

Leggenda narra che alcuni artisti si chiudano nel silenzio per giorni prima di un'esibizione per preservare la voce. 

Se la voce è compromessa il riposo vocale aiuta, ma se anche si è in forma deve essere usata con parsimonia. Dobbiamo essere consapevoli che è un organo che va curato. Per esempio se durante un concerto ho spinto di più con la voce perché il brano richiedeva anche uno sforzo fisico, poi devo sapere come compensare.

E qui direi, soprattutto quando devi cantare per cinque sere di fila a Sanremo. 

Sì, il cantante deve avere in mente che sarà li per cinque serate, è necessario misurare la voce. Nei giorni dopo magari si parla poco. Poi per questo è molto importante avere un foniatra e un medico di riferimento. È una figura fondamentale per capire anche se il nostro uso vocale è sano o rischia di crearci problemi in futuro.

A proposito di figure fondamentali, anche il ruolo del vocal coach è cruciale. 

Beh certo. Il vocal coach segue l'artista, conosce le sue peculiarità, i suoi punti deboli e lo aiuta anche nella scelta dei brani. Capire per esempio se è nella tonalità giusta, se sforza la voce, se è nel range della tessitura. Sono figure fondamentali, e se sono bravi possono fare la differenza tra una carriera e l’altra.

Si rischia di perdere la voce a causa dello stress o dell’emozione? Penso per esempio a chi sale per la prima volta sul palco di Sanremo. 

Eh può succedere, non lo escluderei. Mi è capitato di avere degli allievi che non riuscivano per colpa di blocchi psicologici a emettere nessun suono.

Tu cosa consiglieresti agli artisti che partecipano al festival?

Prepararsi bene, preparare la voce e risolvere le problematiche tecniche prima di salire sul palco.

E invece qual è il miglior consiglio che hai ricevuto e che ti ha accompagnato nella carriera?

Di cercare la verità della propria voce, del proprio suono, non imitare mai qualcun altro. Bisogna rimanere fedeli al proprio timbro al proprio volume senza cercare qualcos’altro.

38 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views