Cosa c’è dietro l’aumento dei casi di cancro al colon nei giovani, nuovi indizi dai batteri dell’intestino
L’aumento dei casi di cancro al colon nei giovani è uno dei dati più inquietati degli ultimi decenni, che sta portando molti ricercatori a chiedersi cosa ci sia dietro questa preoccupante tendenza, se cambiamenti nello stile di vita e nelle abitudini alimentari, livelli più alti di obesità o se la crescente incidenza sia legata a fattori genetici o ambientali, oppure a maggiori probabilità di diagnosi grazie agli screening precoci. Gli studiosi non hanno ancora una spiegazione definitiva del motivo per cui il cancro al colon-retto colpisca sempre di più i giovani, ma nuovi indizi su quella che potrebbe essere la causa di questo inquietante aumento arrivano da una nuova ricerca, che suggerisce in che modo una dieta sbilanciata, povera di fibre ma ricca di zuccheri, possa aumentare il rischio di cancro all’intestino.
In un abstract dello studio, presentato al congresso annuale dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO) in corso a Chicago, i ricercatori affermano di aver identificato “diverse associazioni batteriche uniche” con il cancro al colon-retto a esordio precoce, emerse dal confronto della composizione batterica del microbioma intestinale dei pazienti sotto i 50 anni con quella dei pazienti con tumori a esordio tardivo. Una di queste associazioni, in particolare, è legata alla proliferazione eccessiva di un microrganismo, chiamato Fusobacterium nucleatum, un batterio Gram-negativo anaerobio già fortemente implicato come potenziale promotore dello sviluppo del cancro al colon-retto.
Nuovi indizi sulle cause del cancro al colon-retto dalla composizione batterica del microbioma intestinale
I tumori che insorgono nella parte inferiore dell’intestino, che comprende il colon e il retto, sono costantemente esposti alle diverse specie batteriche del microbioma intestinale: la proliferazione eccessiva di una queste specie, nota come Fusobacterium nucleatum – un batterio normalmente presente nel cavo orale e che, alle volte, può essere responsabile di problemi come la gengivite – sembra poter promuovere lo sviluppo del cancro del colon-retto, aumentando il livello di infiammazione intestinale.
L’alterazione dell’equilibrio tra batteri e infiammazione nell’intestino può causare un “invecchiamento accelerato” nel colon-retto, hanno evidenziato gli esperti che, nei pazienti sotto i 50 anni, hanno rilevato cellule che sembravano essere 15 anni più vecchie della loro età reale, potenzialmente a causa del danno causato dall’infiammazione intestinale. Un’altra possibilità è che la presenza di queste specie microbiche “possa avviare mutazioni nel DNA” in modo simile a come il fumo induce mutazioni nelle cellule polmonari.
La proliferazione eccessiva di Fusobacterium nucleatum sembra essere favorita da una dieta sbilanciata, povera di fibre ma ricca di zuccheri, che modifica l’equilibrio del microbioma intestinale. Secondo gli studiosi, tale alterazione promuove l’infiammazione (un fenomeno chiamato “inflammaging”), che porta a un invecchiamento accelerato delle cellule del colon-retto, rendendole più vulnerabili al cancro.
“Questi dati suggeriscono che i microbi patogeni possono indurre infiammazione, che porta ad un invecchiamento accelerato (nel cancro del colon-retto a esordio precoce, ndr) – hanno spiegato i ricercatori – . È importante anche sottolineare che sono state identificate diverse associazioni batteriche uniche con il cancro del colon-retto a esordio precoce, tra cui quella con Escherichia Coli, precedentemente correlata allo sviluppo di metastasi nel carcinoma del colon- retto”.