Cosa c’è dietro l’aumento dei casi di cancro ai polmoni nei non fumatori
Un nuovo studio, tra i più approfonditi sui nuovi casi di cancro ai polmoni, ha rilevato un aumento delle diagnosi di tumore al polmone nei non fumatori, evidenziando come la malattia e i fattori di rischio sottostanti siano notevolmente cambiati negli ultimi decenni. “A livello globale – evidenziano gli studiosi, guidati dal dottor Freddie Bray, responsabile della Cancer Surveillance Branch dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) – il cancro ai polmoni nelle persone che non hanno mai fumato sigarette o tabacco rappresenta oggi la quinta causa di morte per cancro nel mondo. Anche nei non fumatori, il cancro ai polmoni si manifesta quasi esclusivamente come adenocarcinoma, che è la forma più diffusa dei quattro principali sottotipi di malattia (carcinomi a cellule squamose, carcinomi a piccole cellule, carcinomi a grandi cellule e appunto adenocarcinomi, ndr) sia negli uomini che nelle donne a livello mondiale”.
Lo studio, pubblicato sulla rivista The Lancet Respiratory Medicine, ha rilevato che circa 200.000 casi, ovvero circa il 15% di tutti i casi di adenocarcinoma diagnosticati nel 2022, erano dovuti all’inquinamento atmosferico, suggerendo inoltre che il rischio di cancro ai polmoni legato allo smog e cattiva qualità dell’aria sia in aumento, in particolare tra i più giovani e le donne.
“Mentre la prevalenza del fumo continua a diminuire in molti Paesi, i tassi di cancro nelle persone che non hanno mai fumato è aumentata – hanno aggiunto i ricercatori – . L’inquinamento atmosferico può essere considerato un fattore importante, spiegando in parte la predominanza emergente dell’adenocarcinoma in tutto il mondo, che rappresenta dal 53 al 70 percento dei casi di cancro ai polmoni nelle persone che non hanno mai fumato”.
L’inquinamento atmosferico e cancro ai polmoni nei non fumatori
I risultati dello studio, che ha preso in esame i dati del Global Cancer Observatory (GLOBOCAN) 2022, hanno mostrato che nel 2022 sono stati diagnosticati circa 1,6 milioni di nuovi casi di cancro ai polmoni negli uomini, di cui quasi 720.000 erano adenocarcinomi. Nello stesso anno, sono stati diagnosticati quasi 910.000 casi di cancro ai polmoni nelle donne, di cui 542.000 erano adenocarcinomi.
Di questi, quasi 120.000 casi di adenocarcinoma negli uomini e 80.000 nelle donne sono attribuibili all’inquinamento atmosferico, con rischi crescenti osservati tra le generazioni più giovani, in particolare nelle donne, e tassi di incidenza più elevati in Asia orientale, soprattutto in Cina. La relazione ben nota tra inquinamento e infiammazione dei polmoni può spiegare come lo smog possa favorire la comparsa di questo tipo di tumore e un crescente numero di studi ha dimostrato che esiste una correlazione tra aumento delle polveri sottili e numero di tumori del polmone, indipendentemente da altri fattori come il fumo di sigaretta.
I ricercatori hanno tuttavia rilevato che, nella popolazione generale, l’incidenza di cancro ai polmoni negli uomini è diminuita nella maggior parte dei Paesi negli ultimi anni, continuando invece ad aumentare tra le donne, il che riflette differenze nei modelli di fumo degli ultimi decenni e ha portato i ricercatori a ritenere che anche l’esposizione al particolato dovuto a combustibili che bruciano nelle abitazioni per il riscaldamento e la cottura dei cibi possa essere un fattore che guida l’aumento dei casi di cancro ai polmoni nelle donne che non hanno mai fumato.
“Abbiamo stimato che il maggior carico di adenocarcinoma attribuibile all’inquinamento da PM ambientale si sia verificato nell’Asia orientale, in particolare in Cina, indicando che misure preventive come programmi di gestione della qualità dell’aria incentrati sulle principali fonti di inquinamento atmosferico e un accesso diffuso all’energia pulita dovrebbero essere prioritarie in questi contesti – hanno affermato i ricercatori – . Le tendenze divergenti per sesso nelle ultime generazioni offrono spunti agli specialisti della prevenzione del cancro e ai decisori politici che cercano di sviluppare e implementare strategie di controllo del tabacco e dell’inquinamento atmosferico su misura per le popolazioni ad alto rischio”.