Corte USA riconosce i bombi come pesci: cosa significa e perché è una decisione che li proteggerà
Il 31 maggio la Corte d'appello del terzo distretto della California ha stabilito che quattro specie di bombi in pericolo di estinzione possono rientrare nel California Endangered Species Act (CESA), una decisione rivoluzionaria che riconosce questi preziosi impollinatori come pesci. Qualunque persona con un minimo di conoscenza zoologica sa perfettamente che i bombi sono insetti (invertebrati) e che i pesci sono vertebrati fondamentalmente acquatici, lontani anni luce dal punto di vista della tassonomia / filogenetica. Eppure, sotto il profilo legislativo, il termine “pesce” negli Stati Uniti abbraccia anche animali che tecnicamente non lo sono, come diverse specie di crostacei e molluschi marini, ma anche la Monadenia setosa, una lumaca terrestre. La ragione è semplice; inserendo queste specie nell'elenco generico dei "pesci", è possibile tutelarle – e proteggere il loro habitat – con leggi ad hoc più rigorose, che normalmente sono previste per i soli vertebrati. In parole semplici, il tribunale californiano ha ritenuto opportuno definire i bombi come pesci proprio per proteggerli.
Secondo il California Endangered Species Act o CESA è possibile classificare come specie in via d'estinzione solo quelle che appartengono ad animali vertebrati come anfibi, mammiferi, rettili, pesci e uccelli. Gli invertebrati come i molluschi, i crostacei e gli insetti non sono contemplati e quindi restano al di fuori delle tutele speciali che possono essere adottate. I giudici, tuttavia, hanno già aggirato in passato questo vincolo legislativo inserendo nell'elenco dei pesci specie di invertebrati. Ora hanno deciso di inserire anche le quattro specie di bombi nativi della California minacciati di estinzione, grazie all'iniziativa di Xerces Society for Invertebrate Conservation (Xerces), Center for Food Safety (CFS) e Defenders of Wildlife (Defenders), che si mossero in loro difesa quattro anni fa.
I bombi assieme alle api giocano un ruolo preziosissimo nell'impollinazione, occupandosi di piante che le “cugine” più leggere non riescono a impollinare. Questi e molti altri insetti sono fortemente minacciati dai cambiamenti climatici, dalla distruzione degli habitat, dai pesticidi e da molte altre attività antropiche; le popolazioni sono crollate nel giro di pochissimi decenni e i rischi per la biodiversità sono enormi, ma sono minacciate anche le colture di interesse commerciale. Secondo i dati di Xerces quasi il 30 percento dei bombi del Nord America è a rischio estinzione. Proteggere questi piccoli e laboriosi insetti è dunque fondamentale per l'ambiente ma anche per noi. Per questo, anche se dal punto di vista tassonomico un bombo non ha nulla a che spartire come un pesce, riconoscerlo come tale sotto il profilo legislativo è un atto di grandissima importanza.
“Un pesce, come il termine è comunemente inteso nel linguaggio quotidiano, ovviamente, vive in ambienti acquatici. Come fanno notare il Dipartimento e la Commissione, tuttavia, la definizione tecnica nella sezione 45 include molluschi, invertebrati, anfibi e crostacei, che comprendono tutte specie terrestri e acquatiche”, hanno spiegato i giudici nelle motivazioni della sentenza. Fra essi figura anche la sopracitata lumaca terrestre, che non potrebbe essere protetta se non rientrasse nella definizione di "pesce" della sezione 45 del codice della pesca e della selvaggina della California. Lo stesso espediente ha permesso all'autorità di inserire le quattro specie di bombi tra i pesci e proteggerle.
“Con un boccone su tre di cibo che mangiamo proveniente da un raccolto impollinato dalle api, questa decisione del tribunale è fondamentale per proteggere il nostro approvvigionamento alimentare”, ha dichiarato in un comunicato stampa la dottoressa Rebecca Spector, direttrice della West Coast presso il Center for Food Safety. “La decisione chiarisce che insetti come le api possono essere protette ai sensi del CESA, necessario per garantire che le popolazioni di specie in via di estinzione possano sopravvivere e prosperare”, ha aggiunto l'esperta. “È un grande giorno per i bombi della California. La decisione odierna conferma che le protezioni del California Endangered Species Act si applicano a tutte le specie autoctone in pericolo del nostro Stato ed è fondamentale per proteggere la sua rinomata biodiversità”, le ha fatto eco Pamela Flick, direttrice del programma Defenders of Wildlife. Insomma, ben venga se bombi e altri insetti vengono considerati dai giudici come pesci, se questo serve ad applicare leggi più severe per tutelarli.