Coralli e misteriose creature marine in Antartide: ecco cosa c’è sotto il ghiaccio dell’iceberg A-84

Si sa ancora molto poco di ciò che si trova sotto le piattaforme di ghiaccio dell’Antartide, ma il distacco dell’iceberg A-84 nel gennaio 2025 ha offerto un’occasione unica per esplorare un ambiente altrimenti inaccessibile. Nell’area dove la spessa massa di ghiaccio, alta circa 150 metri e grande quasi quanto mezza Roma, era ancorata alla piattaforma glaciale George VI, gli scienziati hanno scoperto un ecosistema marino sorprendente, popolato da coralli, spugne e diverse altre forme di vita animali, tra cui pesci ghiaccio, ragni marini giganti e polpi.

Quest’ampia diversità marina, che potrebbe includere specie finora sconosciute, è stata trovata fino a 1.300 metri di profondità, hanno precisato gli studiosi che, nel periodo in cui è avvenuto il distacco, si trovavano nel Mare di Bellingshausen per una spedizione antartica a bordo della R/V Falkor (too) dello Schmidt Ocean Institute. “Abbiamo colto l’attimo, cambiato il nostro piano di spedizione e ci siamo diretti nel punto di distacco, in modo da poter osservare cosa stava accadendo nelle profondità sottostanti” ha affermato la scienziata co-responsabile della spedizione, la dott. ssa Patricia Esquete del Centre for Environmental and Marine Studies (CESAM) e del Dipartimento di Biologia dell’Università di Aveiro, in Portogallo.

“Non ci aspettavamo di trovare un ecosistema così bello e fiorente – ha aggiunto l’esperta – . In base alle dimensioni degli animali, le comunità che abbiamo osservato sono lì da decenni, forse anche da centinaia di anni”.
Il distacco dell’iceberg A-84 rivela cosa c’è sotto i ghiacci dell’Antartide
Sotto le piattaforme glaciali dell’Antartide si nasconde un ecosistema marino ricco di biodiversità, con coralli, spugne e varie specie animali, tra cui pesci ghiaccio e ragni marini giganti. Sorprendentemente, questi ecosistemi prosperano nonostante siano isolati dai nutrienti di superficie da secoli, a causa dello spesso strato di ghiaccio che li ricopre. Secondo gli studiosi, la vita di queste forme di vita potrebbe dipendere dai nutrienti trasportati dalle correnti oceaniche, anche se il meccanismo preciso che li alimenta non è ancora stato compreso.

Per fare luce su queste dinamiche e caratterizzare nel dettaglio questo ambiente marino, i ricercatori hanno utilizzando veicoli sottomarini a comando remoto (ROV) e sondaggi sonar, oltre a raccogliere campioni di sedimenti e acqua di mare: i dati preliminari delle ricerche hanno tuttavia suggerito che i nutrienti che sostengono la vita sotto la piattaforma glaciale possano essere rilasciati dall’acqua di fusione, cioè dal ghiaccio sciolto dalle correnti più calde.
“I campioni raccolti e ulteriori ricerche forniranno informazioni chiave sulle dinamiche della calotta glaciale, sull’oceanografia e sugli ecosistemi della sotto-piattaforma glaciale – ha aggiunto la dottoressa Svetlana Radionovskaya, paleoceanografa e geologa marina della British Antartic Survey, anche lei a bordo della R/V Falkor (too) – . In un momento in cui la calotta glaciale dell’Antartide occidentale si sta sciogliendo a un ritmo allarmante, comprendere queste dinamiche e i loro impatti è particolarmente cruciale”.