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Coppia di rarissimi ibis eremita avvistata ad Anzio: il video degli uccelli a rischio estinzione

Eugen e Marianne, due magnifici ibis eremita, sono stati filmati ad Anzio. Sono uccelli in pericolo di estinzione che gli scienziati stanno provando a salvare.
A cura di Andrea Centini
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Due uccelli rarissimi e minacciati di estinzione sono stati fotografati e filmati ad Anzio, in provincia di Roma, dove sono arrivati da alcuni giorni. Si tratta di una coppia di giovani ibis eremita (Geronticus eremita), una specie coinvolta in uno spettacolare progetto internazionale di reintroduzione in natura chiamato “LIFE”. Questi uccelli, un tempo regolarmente presenti lungo le coste mediterranee, durante il secolo scorso sono stati portati sull'orlo della scomparsa, con un crollo della popolazione globale del 98 percento. Tra le cause coinvolte vi sono anche il bracconaggio, la distruzione degli habitat naturali e l'uso intensivo dei pesticidi. Oggi restano in vita solo un migliaio di ibis eremita in tutto il mondo, con le principali colonie selvatiche presenti in Nord Africa e Medio Oriente. La specie era totalmente sparita dall'Italia, ma grazie al progetto LIFE, che sta rieducando gli ibis alle antiche rotte migratorie con l'ausilio di piccoli velivoli che decollano da Austria e Germania, da qualche anno nel nostro Paese sono tornate alcune decine di esemplari. Il luogo di svernamento italiano prescelto è l'oasi del WWF di Orbetello, in Toscana, ma diversi esemplari si disperdono altrove, come la coppia giunta ad Anzio.

Uno dei due ibis eremita avvistati ad Anzio. Credit: Andrea Centini
Uno dei due ibis eremita avvistati ad Anzio. Credit: Andrea Centini

Si tratta di Eugen e Marianne, un maschio e una femmina, che dai primi di novembre stanno facendo la spola tra campi coltivati e dedicati al pascolo del comune laziale. Di tanto in tanto hanno si sono spostati anche nella vicina Aprilia, in provincia di Latina. La loro posizione è nota perché tutti gli esemplari coinvolti nel progetto sono muniti di centralina GPS, che ne segnala i movimenti agli scienziati. Ogni singolo esemplare di questa specie è infatti estremamente prezioso e i ricercatori devono sapere esattamente dove si trova e come si comporta. Nel video si vede chiaramente la ricetrasmittente (di pochi grammi) montata sul dorso dei due uccelli, che non arreca loro alcun disturbo.

Come si evince dalle immagini, Eugen e Marianne si trovano a proprio agio in un ampio terreno privato, dove sono in compagnia di galline, oche, capre, asinelli e altri animali domestici. Qui sono stati visti mentre si alimentano di lombrichi, grossi coleotteri e altri invertebrati, che estraggono dal terreno con il lungo becco adunco. Sono attentamente seguiti anche da alcune cornacchie grigie, evidentemente “interessate” dall'insolita presenza.

Sulla pagina Facebook “Bentornato Ibis” legata al progetto di reintroduzione è indicato che la coppia di Anzio ha lasciato Orbetello la mattina del 7 novembre assieme ad altri due esemplari, Harald e Franz, che attualmente si trovano nella zona di Terracina. Altri due subadulti, David e Dolores, sono stati invece segnalati a Cisterna di Latina. Sempre nel Lazio si trova Kenai, mentre Auretta è in Sardegna. I volontari del progetto sperano che gli ibis più esperti si accorgano di aver "sbagliato strada" e che si ricongiungano al più presto agli altri, in Toscana. Ritengono tuttavia che i giovani possano spingersi anche più a Sud, come accaduto in passato con altri esemplari arrivati fino in Calabria e Sicilia.

Dusti, un ibis eremita ucciso dai bracconieri. Credit: Waldrappteam
Dusti, un ibis eremita ucciso dai bracconieri. Credit: Waldrappteam

Purtroppo negli ultimi anni alcuni di questi magnifici e rari uccelli sono stati abbattuti dai bracconieri, come accaduto a Dusti, ucciso in Toscana nel 2019. Lo scorso anno un altro esemplare è stato ucciso mentre volava sulla pianura Pontina. Ricordiamo che la specie è classificata come in pericolo di estinzione (codice EN, endangered) nella Lista Rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) e che ogni esemplare è preziosissimo per il recupero. L'obiettivo del progetto LIFE è creare una popolazione autosufficiente entro il 2028, che non dovrà più avere bisogno del supporto umano. Ad oggi resta fondamentale per preservare l'ibis eremita dall'estinzione e riportarlo dove è stato sterminato.

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