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Coppia di balenottere nuota innanzi all’isola d’Elba: le meravigliose immagini dei “soffi”

Lungo la costa settentrionale dell’isola d’Elba sono state filmate due balenottere comuni mentre nuotano placidamente fianco a fianco. Le spettacolari immagini sono state condivise dal Centro Ricerca Cetacei.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Centro Ricerca Cetacei / screenshot Facebook
Credit: Centro Ricerca Cetacei / screenshot Facebook

In questi giorni le acque attorno all'isola d'Elba sono impreziosite dalla presenza di meravigliosi giganti del mare, le balenottere comuni (Balaenopera physalus). I maestosi cetacei sono stati avvistati a coppie mentre nuotano innanzi alla costa settentrionale dell'isola toscana, di fronte al comune di Marciana Marina. A condividere le immagini delle splendide evoluzioni in acqua i ricercatori del Centro Ricerca Cetacei, un ente privato fondato nel 2003 espressamente dedicato allo studio dei cetacei e alla sensibilizzazione del grande pubblico su questi meravigliosi mammiferi marini.

Gli studiosi del centro, come riportato sul sito ufficiale, trascorrono in mare cinque mesi all'anno a bordo di imbarcazioni a vela eco-compatibili per monitorare le specie che vivono e transitano nei pressi dell'arcipelago toscano, facente parte della provincia di Livorno. Nella pagina Facebook dell'ente campeggiano soprattutto le foto delle stenelle striate (Stenella coeruleoalba) – il delfino più comune del Mar Mediterraneo – e dei tursiopi (Tursiops truncatus), i delfini per antonomasia. A questa intelligentissima specie, che vive principalmente in ambienti costieri, appartengono il celebre Flipper dell'omonima serie televisiva e la stragrande maggioranza dei delfini che purtroppo vengono tenuti in cattività.

Ma anche le balenottere comuni cominciano a essere una presenza fissa attorno all'isola d'Elba, la terza più grande d'Italia con i suoi 223 chilometri quadrati. Da diversi anni, ormai, questi splendidi cetacei misticeti (con i fanoni) si avvistano con regolarità lungo la costa, regalando uno spettacolo mozzafiato a chi ha la fortuna di incontrarli. Come si evince dai due recenti video pubblicati dal Centro Ricerca Cetacei (sono due reel che potete vedere qui e qui) l'emozione delle persone a bordo dell'imbarcazione è fortissima, soprattutto quando ci si accorge di essere innanzi a due balenottere comuni e non a un singolo esemplare, mentre nuotano fianco a fianco rilasciando potenti “soffi”.

Le balenottere comuni sono il secondo animale più grande del pianeta dopo la balenottera azzurra (Balaenoptera musculus), che non è presente nel Mar Mediterraneo. Le prime possono infatti raggiungere e superare i 24 metri, mentre le seconde possono arrivare a oltre 33 metri. Ma queste misure appartenevano soprattutto agli animali del passato, prima che l'epoca baleniera non li sterminasse e portasse sull'orlo dell'estinzione. La balenottera comune è classificata come vulnerabile (codice Vu) nella Lista Rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione dei Pianeti (IUCN), eppure ci sono Paesi che ancora gli danno la caccia, come Islanda e Norvegia. Ufficialmente l'Islanda ha sospeso la caccia fino alla fine di agosto 2023 per ragioni di benessere animale (un recente studio ha dimostrato – non sorprendentemente – che le uccisioni con gli arpioni esplosivi le fanno soffrire troppo), ma dal 2024 non dovrebbero cacciarle mai più.

Nel Mediterraneo, dove sono relativamente al sicuro, vive una popolazione stimata di circa 10.000 esemplari, considerata geneticamente distinta da quella che popola l'Oceano Atlantico. Purtroppo le collisioni con le navi e le reti fantasma rappresentano la prima causa di morte per questi splendidi animali, ecco perché è così importante sensibilizzare sul rispetto.

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