Come trovare la posizione esatta della cometa dei Neanderthal nel cielo della tua città
Da alcuni giorni la cometa C/2022 E3 (ZTF), soprannominata “dei Neanderthal” perché non si faceva vedere da 50mila anni, ha raggiunto la visibilità a occhio nudo in cieli molto bui e stellati, cioè privi di inquinamento luminoso. Poterla osservare è un vero privilegio, non solo perché tra gli ultimi ad averla ammirata vi furono i nostri cugini antenati, ma anche perché gli astronomi hanno calcolato che l'oggetto celeste possiede un'orbita iperbolica: ciò significa che dopo il passaggio vicino alla Terra di questi giorni non tornerà mai più. In parole semplici, come abbiamo spiegato altre volte, vederla è l'occasione di una vita. Inoltre è una cometa davvero bellissima, con una chioma verde acqua, una lunga coda di ioni bluastra e una coda di polveri che ha dato vita anche una cosiddetta “anticoda”, un fenomeno prospettico legato all'orbita della cometa e alla posizione rispetto alla Terra. Insomma, nel cielo c'è uno splendido oggetto celeste che sparirà per sempre dal Sistema solare, quindi perderselo è un vero peccato. Ma come trovare la cometa dei Neanderthal nel cielo della propria città?
Innanzitutto sottolineiamo che da una città è praticamente impossibile vedere la cometa C/2022 E3 (ZTF) senza uno strumento dedicato, come un binocolo o un piccolo telescopio. La sua magnitudine, cioè la luminosità apparente, ha appena raggiunto un valore di 5.2, cioè 0,8 punti al di sopra del limite dell'osservabilità per l'occhio umano, che è pari a 6 (più è basso il valore, maggiore è la luminosità dell'oggetto). La cometa è ancora in avvicinamento al nostro pianeta e raggiungerà la distanza minima dalla Terra (perigeo) nella notte tra l'1 e il 2 febbraio, quando si troverà a 42 milioni di chilometri da noi. Per l'occasione raggiungerà la massima luminosità, che si stima possa arrivare a 5 o scendere fino a 4.5, secondo i calcoli degli esperti. Anche se le condizioni di osservabilità miglioreranno, non sarà comunque un oggetto così evidente nel firmamento, come ad esempio Giove o Venere. Perlomeno in città. Pertanto anche conoscendo la porzione di cielo da scrutare, potrebbe essere complicato capire dove puntare esattamente lo sguardo. Con questo prezioso aiuto sarà possibile determinare la posizione precisa nel cielo in base alla propria posizione geografica.
Per prima cosa ricordiamo che da alcuni giorni la cometa dei Neanderthal è diventata circumpolare. Ciò significa che è visibile per tutta la notte e si trova nei pressi – sulla volta celeste – della stella polare, a Nord. Nel momento in cui stiamo scrivendo si trova esattamente nella costellazione dell'Orsa Minore. La cometa resterà circumpolare fino al 5 febbraio. Usare il solo punto cardinale come riferimento può essere insufficiente per individuare la “palla di ghiaccio” nel cielo. In nostro soccorso arrivano i planetari virtuali, nei quali oltre al nome degli oggetti di nostro interesse possiamo indicare l'orario, la data e la posizione geografica dalla quale li osserveremo. La posizione nel cielo, del resto, cambia in funzione del luogo e del tempo.
Dunque, chi desidera ammirare la cometa una di queste sere / notti dal luogo in cui vive, come può fare? È sufficiente utilizzare il planetario virtuale del portale TheSkyLive, che ha recentemente aggiunto nel suo database la cometa dei Neanderthal. Cliccando su questo link si apre la mappa stellare dedicata, di base impostata per un osservatore sito a Greenwich, nel Regno Unito. Attraverso l'interfaccia potete cambiare la località da cui osservate (si può scegliere qualunque posto in Italia), il giorno e l'orario desiderati. La posizione precisa si può selezionare scrivendo il nome della propria città, le coordinate geografiche o lasciando un pin sulla mappa interattiva, cliccando prima su "Conferma" e poi su "Invia".
Inserite le indicazioni desiderate si apre il planetario virtuale con l'esatta posizione della cometa nel cielo, rispetto all'orizzonte e alle stelle circostanti. Basta avere una conoscenza limitata del cielo per capire dove puntare lo sguardo (o ancor meglio un binocolo o il telescopio). Ricordiamo che molti telescopi moderni sono dotati di montature equatoriali motorizzate che permettono di inserire le coordinate di ascensione retta e declinazione per trovare gli oggetti in modo automatico. Altri strumenti sono basati su planetari virtuali aggiornati in tempo reale che sono in grado di intercettare l'oggetto di interesse con un semplice click sullo smartphone o sul tablet (dopo aver fatto l'allineamento con la volta celeste).
Con un pizzico di impegno e intraprendenza chiunque può provare ad ammirare questo magnifico visitatore venuto da lontano, che superato il perigeo del 1 febbraio inizierà a perdere la sua luminosità apparente, fino a sparire per sempre dai nostri cieli. Ricordiamo che a questo link, all'alba del 2 febbraio, il Virtual Telescope Project guidato dall'astrofisico Gianluca Masi trasmetterà una diretta streaming per mostrare la cometa proprio al perigeo.