video suggerito
video suggerito

Come riconoscere il pesce scorpione, la pericolosa specie invasiva che raggiunto i mari d’Italia

Il pesce scorpione è una specie originaria del Mar Rosso che si distingue per l’aspetto appariscente, dalle pinne raggiate e i colori vivaci che vanno dal rosso al marrone chiaro, con numerose sottili linee scure su corpo e testa: attenzione però alle sue pinne, che presentano spine che contengono veleno, pericoloso per l’uomo anche dopo la morte del pesce.
A cura di Valeria Aiello
111 CONDIVISIONI
Il pesce scorpione (Pterois miles) è una specie invasiva originaria del Mar Rosso che ha raggiunto il Mediterraneo e le coste italiane / Credit: Hatem Moushir, Commons.wikimedia.org
Il pesce scorpione (Pterois miles) è una specie invasiva originaria del Mar Rosso che ha raggiunto il Mediterraneo e le coste italiane / Credit: Hatem Moushir, Commons.wikimedia.org

Dopo il granchio blu, il pesce scorpione (Pterois miles) è tra le specie originarie del Mar Rosso che stanno invadendo il Mediterraneo e hanno raggiunto anche i mari d’Italia: avvistamenti si registrano da anni in Sicilia, Calabria e Puglia ma, secondo le proiezioni, il pesce scorpione potrebbe progressivamente risalire verso nord, raggiungendo le coste di altre regioni, come il Lazio. Con il concreto rischio, spiegano gli esperti, che si arrivi all’insediamento di una popolazione stabile, che minaccerebbe non solo la biodiversità marina, ma anche per la sicurezza delle persone.

Il pesce scorpione, conosciuto anche con i nomi di pesce fuoco diavolo (devil firefish) e pesce leone (lionfish) per il suo aspetto appariscente, è infatti una delle specie invasive più pericolose per l’uomo, in quanto le sue pinne presentano spine velenose, che arrecano seri problemi a chi subisce la puntura. Il veleno del pesce scorpione si mantiene tra l’altro attivo anche dopo la morte del pesce (dalle 24 alle 48 ore), per cui la sua pericolosità resta elevata anche su esemplari che si possono trovare spiaggiati oppure nei mercati del pesce, dove la specie può essere venduta (le carni del pesce scorpione sono commestibili e pregiate).

Come riconoscere il pesce scorpione

Il pesce scorpione (Pterois miles) si distingue per il suo aspetto suggestivo e appariscente, dalle pinne raggiate e i colori vivaci che vanno dal rosso al marrone chiaro o grigio, con numerose sottili linee scure e verticali sul corpo e sulla testa: le dimensioni di un esemplare adulto possono raggiungere i 35 centimetri di lunghezza. Il suo corpo è allungato, con testa prominente e occhi sporgenti, che presentano ognuno un’escrescenza simile a un piccolo corno. Le pinne pettorali sono ampie e a ventaglio, unite tra loro da lembi di pelle, mentre quelle dorsali, anali e pelviche sono dotate di spine lunghe e sottili.

Il pesce scorpione (P. miles) si distingue per il suo aspetto suggestivo e appariscente / Credit: Alexander Vasenin, Commons.wikimedia.org
Il pesce scorpione (P. miles) si distingue per il suo aspetto suggestivo e appariscente / Credit: Alexander Vasenin, Commons.wikimedia.org

Come abitudini di comportamento, P. miles è un pesce predatore prevalentemente notturno, che durante il giorno si nasconde nelle fessure di scogli o tra oggetti affondati, nutrendosi di pesci e piccoli crostacei.

Da dove arriva il pesce scorpione e perché è pericoloso

Il pesce scorpione è una specie originaria del Mar Rosso, che si trova in tutto l ’Oceano Indiano, dal Sud Africa fino all’Indonesia, ma che, attraverso il Canale di Suez, da circa un trentennio, ha raggiunto il Mediterraneo, popolando i settori più orientali. L’aumento delle temperature delle acque ha tuttavia favorito la sua diffusione verso ovest, fino alle coste italiane, dove i primi avvistamenti risalgono al 2016, nella Sicilia sud-orientale.

Come altre specie invasive, anche il pesce scorpione rappresenta una minaccia per la fauna del Mediterraneo, essendo un vorace predatore (può cibarsi di un quantitativo di pesce importante rispetto al suo peso) ma anche un pesce che, a sua volta, ha pochi predatori, probabilmente a causa delle spine velenose.

Questa caratteristica rende la specie pericolosa anche per gli umani, che possono subire la puntura e riportare conseguenze anche gravi. I sintomi più comuni della puntura vanno dal dolore estremo, al vomito e alle convulsioni, fino alla paralisi minore e difficoltà respiratorie:pertanto, in caso di puntura, è fortemente raccomandata l’immediata assistenza medica di emergenza

111 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views