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Come mai gli anziani sviluppano ematomi vistosi: il caso di Papa Francesco

Papa Francesco si è mostrato in pubblico con un grande ematoma sotto il mento, nella parte destra del viso. Se l’è procurato dopo aver battuto contro un comodino, secondo quanto riferito dal portavoce del Vaticano. Perché negli anziani – il Pontefice compirà 88 anni il 17 dicembre – i lividi tendono a formarsi con più frequenza e ad essere di maggiori dimensioni.
A cura di Andrea Centini
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Durante un'udienza con le suore Carmelitane tenutasi venerdì 6 dicembre, Papa Francesco si è presentato con un grande ematoma sotto il mento, parzialmente coperto da un cerotto. Il giorno successivo, in occasione di un Concistoro per la creazione di 21 cardinali, il livido sul lato destro del volto del Pontefice – che compirà 88 anni il prossimo 17 dicembre – è apparso in tutta la sua evidenza, destando significativa preoccupazione tra i fedeli. A fare chiarezza su quanto accaduto al Santo Padre il portavoce del Vaticano, Matteo Bruni, che ha spiegato essersi trattato di un incidente domestico. Papa Francesco ha infatti battuto il mento contro un comodino, una contusione che ha innescato l'evidente ematoma. Nulla di particolarmente grave, dunque, anche perché negli anziani lividi di grandi dimensioni possono comparire anche dopo un trauma di lieve entità.

Perché negli anziani compaiono vistosi ematomi

Come sottolineato dalla Mayo Clinic, un'autorevole organizzazione medica senza scopo di lucro con sede a Rochester, nel Minnesota (Stati Uniti d'America), la facilità alla formazione di lividi è un evento comune negli individui anziani. La ragione è piuttosto semplice: “Invecchiando, la pelle diventa più sottile e perde parte dello strato di grasso protettivo che aiuta a proteggere i vasi sanguigni dalle lesioni”, evidenzia la Mayo Clinic. Il meccanismo biologico che innesca gli ematomi da contusione è legato dalla rottura dei capillari – i vasi sanguigni più piccoli del nostro organismo, con un diametro massimo di 10 micrometri – che si trovano nei pressi dello strato superiore dell'epidermide. A causa dell'assottigliamento della pelle e della perdita del tessuto adiposo, anche un trauma lieve può causare la rottura di questi minuscoli vasi, il cui sangue si riversa nell'area circostante. È proprio l'accumulo del fluido a determinare la comparsa del caratteristico livido, un segno scuro – in genere dal bluastro al marrone scuro e nero – che tende a scomparire col passare del tempo. Ciò avviene perché l'organismo assorbe nuovamente il materiale versato.

In genere gli ematomi da contusione compaiano più frequentemente su braccia e gambe, dove è più facile subire botte e ferite, ma in realtà è esposta qualunque parte del corpo. La Mayo Clinic specifica che le donne sono maggiormente predisposte a sviluppare ematomi più grandi, così come le persone con determinate condizioni mediche o che assumono specifici farmaci. Fra essi si segnalano quelli da banco di uso comune, come l'aspirina e l'ibuprofene, ma anche i principi attivi di anticoagulanti e antipiastrinici come l'eparina, il warfrin, il ticagrelor e altri ancora. Si segnalano associazioni anche con antibiotici, antidepressivi, corticosteroidi (che assottigliano la pelle) e persino integratori alimentari come il ginkgo biloba, per via degli effetti anticoagulanti.

L'assunzione cronica di questi farmaci, comune negli anziani in particolar modo per contenere il rischio cardiovascolare (prevenzione di ictus e infarto), determina una maggiore fluidità del sangue che, di concerto con la tipica fragilità della pelle durante la vecchiaia, permette una fuoriuscita più abbondante dopo la rottura dei capillari, prima che le piastrine riescano a contenerla. Tutto questo può concorrere alla formazione di ematomi grandi e vistosi. Possono volerci anche tre settimane in un anziano affinché un livido di dimensioni significative venga riassorbito dal corpo (magari con l'ausilio del ghiaccio). Altri fattori che possono agevolare la formazione di lividi negli anziani sono malattie come la porpora di Bateman, che rende fragili i capillari catalizzando il rischio di lesioni emorragiche; il diabete di tipo 2 e altre patologie metaboliche che possono favorire la rottura dei piccoli vasi sanguigni, così come disturbi della coagulazione.

Quando preoccuparsi per i lividi troppo grandi e frequenti

La Mayo Clinic spiega che la formazione frequente di grandi lividi su tronco, viso e schiena, anche senza apparenti spiegazioni, può sottendere la presenza di malattie serie del sangue o disturbi della coagulazione, in particolar modo alle piastrine o alle proteine che le supportano nel meccanismo d'azione. Più in generale, se si tende a sviluppare gli ematomi con facilità è opportuno consultare sempre il proprio medico curante.

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