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Come il Norovirus può infettare l’acqua delle tubature: le risposte del virologo Pregliasco

L’ordinanza emessa dal sindaco di Comune di Ponte dei Legno, Ivan Faustinelli, che ha vietato l’uso dell’acqua del rubinetto a scopi alimentari, ha creato dubbi e paura sul rischio di infezione da Norovirus. Il virologo Fabrizio Pregliasco ha chiarito che il virus si trasmette soprattutto attraverso altre vie di contagio e quali sono i rischi reali del consumo di acqua potabile.
Intervista a Prof. Fabrizio Pregliasco
Direttore sanitario dell’IRCCS Ospedale Galeazzi - Sant'Ambrogio
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Dopo l'anomalo numero di casi di gastroenteriti acute segnalati nell'area del Passo del Tonale, tra Alto Adige, Trentino e Lombardia, il sindaco del Comune di Ponte dei Legno, Ivan Faustinelli, ha emesso un'ordinanza in cui è stato vietato l'utilizzo a scopi alimentari dell'acqua del rubinetto. Il motivo: le analisi condotte su campioni d'acqua dell'acquedotto che attraversa l'area hanno rilevato la presenza di tracce di Norovirus, un agente patogeno che in caso di infezione può causare i sintomi tipici delle gastroenteriti. Potrebbe essere stato questo virus il responsabile del focolaio di gastroenteriti che sta interessando l'area del Passo del Tonale.

Come specifica l'ordinanza, il divieto è stato prescritto in nome del "principio di massima precauzione", anche perché – prosegue il comunicato – "è assodato che la maggior parte delle persone che hanno accusato i sintomi non hanno mai avuto alcun contatto con la rete dell’acquedotto dove il Norovirus è stato rilevato". In realtà, infatti, il Norovirus – un virus a RNA – si trasmette soprattutto attraverso il contatto interpersonale, per via oro-fecale o aerea, ma a volte è possibile il contagio anche attraverso acqua o cibo contaminati.

A fronte di questo rischio il Comune di Ponte di Legno ha raccomandato a cittadini e turisti di non bere l'acqua del rubinetto, né di usarla per lavarsi i denti o sciacquare frutta e verdura. Il professore Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant'Ambrogio, ha spiegato a Fanpage.it come il virus potrebbe aver infettato l'acqua delle condotte del Passo del Tonale e perché il rischio non va generalizzato a tutta l'acqua potabile.

Possiamo parlare di "allerta Norovirus"?

La notizia ha creato agitazione, ma il Norovirus non è affatto una novità. Lo conosciamo bene, così come conosciamo gli effetti dell’infezione: si tratta di una patologia gastroenterica, in genere autorisolutiva, ovvero che scompare da sola, anche in tempi piuttosto brevi, di solito in 48 ore. I sintomi sono in sostanza quelli tipici dei disturbi gastrointestinali, quindi per lo più nausea, vomito o diarrea. Focolai di Norovirus sono usuali e si verificano di frequente.

Come avviene il contagio?

La principale via di trasmissione del Norovirus è da persona a persona. Il contagio può avvenire sia per via oro-fecale che attraverso l'aerosol, ovvero a partire dall'esposizione alle goccioline respiratorie di una persona infetta. Tuttavia, diversi casi sono avvenuti anche attraverso il contatto con acqua o ambiente contaminati, a volte anche per via indiretta, ovvero dall’aerosol – la dispersione del virus nell’ambiente – prodotto dal vomito di una persona infetta.

Allora perché nel Passo del Tonale è stato vietato l’uso alimentare dell’acqua del rubinetto?

L’ordinanza del sindaco è assolutamente giusta. Però occorre ricostruire bene la sequenza dei fatti. È vero che nella sezione dell’acquedotto del Passo del Tonale è stata rilevata la presenza del Norovirus, ma perché il virus è stato appositamente cercato, dopo i casi di gastroenteriti segnalati nel Comune. Tuttavia, non c'è la certezza che questi casi siano la conseguenza del contatto con l’acqua contaminata. Nonostante ciò, dopo che il Norovirus è stato rintracciato nell’acqua, il Comune ne ha giustamente vietato l'uso a scopi alimentari, fino a che non saranno effettuate tutte le operazioni di sanificazione del caso.

Basta non bere acqua del rubinetto per bloccare il focolaio?

Si tratta di una misura assolutamente precauzionale, perché la casistica ci dice con certezza che nella maggior parte dei focolai la trasmissione avviene attraverso il contatto interpersonale o per via alimentare. Ne è la prova il fatto che, nonostante misure come questa, è difficile debellare in poco tempo i focolai, perché la catena di contagio sopravvive attraverso i casi asintomatici che continuano però a trasmettere il virus.

Domanda forse banale, ma almeno facciamo chiarezza: il virus non si "genera" nell’acqua quindi?

No, anzi è davvero molto raro che il virus parti da un ambiente acquatico, come succede ad esempio con la Legionella. Il motivo per cui il Norovirus a volte viene rintracciato in un acquedotto è conseguenza della possibilità del tutto casuale che una condotta sia stata contaminata. Bisogna sapere che circa il t nei sistemi di distribuzione non arriva a destinazione a cause delle numerose perdite che ci sono negli sistemi idrici. A causa di quest'ultime, a seconda del flusso, può succedere che l’acqua esca dalla perdite, ma anche che il materiale circostante venga aspirato dentro la tubatura. Questo può causare delle contaminazioni che poi entrano in circolo in tutto il sistema idrico.

La disposizione del sindaco di Ponte di Legno ci deve preoccupare?

Direi proprio di no. Si tratta di una disposizione specifica che non è da generalizzare per tutta l’acqua potabile. Questa è infatti sottoposta a continui controlli e analisi. Anzi, vale la pena dirlo una volta ancora: spesso l’acqua del rubinetto è più sicura di quella in bottiglia che può essere esposta al sole o a sbalzi di temperatura.

Che controlli vengono effettuati per rintracciare l'eventuale presenza di agenti patogeni?

Per esempio, contro il rischio microbiologico l’acqua potabile viene analizzata per testare la presenza di Escherichia Coli. Non perché si tratti di un batterio pericoloso (fatta eccezione per alcuni rari ceppi), ma perché questo si trova normalmente nell’intestino umano e in quello degli animali. Quindi qualora questo batterio venga rintracciato, per proprietà transitiva è possibile che nell’acqua ci siano altri agenti patogeni più pericolosi per effetto di una possibile contaminazione.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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