Come ha fatto una diga romana di 2.000 anni a salvare un paese dalla DANA che ha devastato Valencia
In queste ore è diventato virale sui social network un video che mostra un'impressionante cascata d'acqua innanzi a un centro abitato spagnolo, immagini che lasciano presagire l'ennesimo scenario di morte e distruzione che la DANA ha provocato nell'area di Valencia lo scorso 29 ottobre. In realtà ciò che si vede nel video di Isaac Moreno Gallo condiviso su X è la salvezza del comune di Almonacid de la Cuba, un antico centro di poche centinaia di anime nella provincia di Saragozza, nella comunità autonoma dell'Aragona. Quella cascata, infatti, è il risultato della deviazione dell'impetuoso flusso d'acqua da parte della diga romana di 2.000 anni (la “presa romana de Almonacid de la Cuba”), che ha impedito lo straripamento del fiume Aguasvivas ed evitato che il limitrofo centro urbano fosse invaso, come purtroppo accaduto in moltissime altre località.
Nel momento in cui stiamo scrivendo i morti provocati dal violentissimo fenomeno meteorologico – esacerbato dagli effetti del cambiamento climatico – sono circa 220, secondo le cifre ufficiali diramate dalle autorità spagnole, ma vi sono ancora 2.000 persone che mancano all'appello. Si teme che moltissime vittime si trovino all'interno dei parcheggi sotterranei completamente allagati di centri commerciali e simili, come quello di Bonaire ad Aldaya non distante da Valencia. I soccorritori lo hanno definito “un cimitero”.
Innanzi a una simile, sconvolgente tragedia, sembra assurdo che gli abitanti di Almonacid de la Cuba sono stati salvati da una struttura realizzata dagli antichi romani all'inizio del I secolo dopo Cristo, circa 2.000 anni fa. La costruzione della diga avvenne sotto il regno Gaio Giulio Cesare Augusto – conosciuto semplicemente come Augusto o Ottaviano -, il fondatore dell'Impero Romano e dunque primo imperatore dell'Antica Roma. L'opera era monumentale al tempo e lo è ancora oggi, avendo una lunghezza di 120 metri, un'altezza di 34 metri e una larghezza di 27 metri. La sua capacità di contenimento è significativa, essendo a pari a circa 6 ettometri cubi, ovvero 6.000.000 di litri d'acqua.
Una portata salvavita per il piccolo comune spagnolo, tenendo presente che la furia della DANA – acronimo di Depresión Aislada en Niveles Altos, la cosiddetta “Goccia fredda” – ha avuto un impatto spaventoso su diverse località spagnole, facendo cadere in poche ore la quantità di pioggia di un intero anno. Nelle aree più colpite si sono raggiunti quasi 500 millimetri di pioggia, 500 litri di acqua per metro quadrato. Non c'è da stupirsi che siamo innanzi alla peggiore DANA nella storia della Spagna, nonostante catastrofiche alluvioni si siano verificate anche in passato (quando non c'era l'effetto del riscaldamento globale).
La presa (diga) di Almonacid de la Cuba è ad oggi la più grande e alta diga costruita dagli antichi romani ancora in piedi e soprattutto una delle meglio conservate. Si tratta di una classica diga a gravità, progettata per contenere la pressione dell'acqua sfruttando il suo enorme peso. È un tipo di costruzione realizzato per durare a lungo nel tempo mantenendo stabilità e capacità di contenimento, come dimostra ampiamente l'opera realizzata nei pressi di Saragozza. Assieme alla diga di Kallanai, costruita in India nel secondo secolo dopo Cristo, quella di Almonacid de la Cuba – talvolta chiamata semplicemente Cuba – è una delle più antiche ancora in funzione, nonostante quest'ultima venne abbandonata pochi decenni dopo la sua costruzione e modificata a più riprese per cambiarne l'utilizzo.
A causa dei problemi di intasamento registrati più volte nel grande bacino di contenimento, la diga è stata trasformata in una sorta di sbarramento per deviare il flusso d'acqua del fiume Aguasvivas verso i campi coltivati del comune di Belchite, sfruttando un antico canale – anch'esso costruito dagli antichi romani – lungo poco meno di 10 chilometri. Tutti interventi che hanno permesso alla diga millenaria di contenere gli effetti catastrofici della DANA del 29 ottobre e impedire al centro abitato di essere travolto da acqua, fango e detriti. Nonostante l'enorme spavento per la mostruosa cascata a un passo dalle case, come mostrano le immagini del video virale, ad Almonacid de la Cuba non sono stati registrati né vittime né danni.