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Come ha fatto l’aurora boreale ad arrivare in Italia: può tornare molto presto

Nella sera di venerdì 10 maggio i cieli italiani sono stati attraversati da una serie di bagliori che vanno dal rosso al violetto. Le foto sono eccezionali. Si tratta di un’aurora ed è stata causata da una forte tempesta geomagnetica proveniente dal Sole. Il picco di attività non è ancora finito. Una nuova aurora potrebbe arrivare in Italia in questi giorni.
A cura di Valerio Berra
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SPACE WEATHER | Foto scattata da Daniele Viganò a Carate Brianza (MB)
SPACE WEATHER | Foto scattata da Daniele Viganò a Carate Brianza (MB)

Le foto arrivano da tutta Italia. Ci sono immagini scattate al lago di Garda, a Vigevano, sulle Dolomiti, in Sardegna o al lago di Como. Il cielo si è illuminato con colori che si muovono in uno spettro dal rosso al violetto. È un’aurora, un bagliore che si manifesta grazie all’eccitazione dei gas che sono presenti nell’alta atmosfera, la fascia dell’atmosfera che si estende da 50 km dalla superficie terreste. Per capire meglio di cosa si tratta, vi lasciamo qui un approfondimento dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

Nelle aurore tradizionali questi gas vengono eccitati dalle particelle che si trovano nei venti solari, i flussi di particelle che arrivano dal Sole. È così che i si formano i bagliori che illuminano in certi momenti dell’anno i cieli dei Paesi del Nord. Di solito però questo fenomeno può essere visibile solo a certe latitudini. Questa volta invece le aurore sono state avvistate in molti altri luoghi. Eccezionali le foto che arrivano dai grandi parchi degli Stati Uniti.

Il ruolo della tempesta geomagnetica cannibale

L’aurora che abbiamo visto potrebbe essere un’aurora boreale o una Sar, acronimo di Stable Aurora Red arcs. In questo caso si tratterebbe dello stesso fenomeno osservato in Italia nei primi giorni di novembre. Qualunque sia la natura del fenomeno, l’origine è chiara: tutto nasce dalla tempesta geomagnetica che in questi giorni sta colpendo la Terra.

In questi giorni lo Space Weather Prediction Center (SWPC) e la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) hanno lanciato un’allerta per una tempesta geomagnetica che avrebbe colpito la Terra. Le previsione sono quelle di una tempesta di grado G4, su una scala che arriva a G5. Un livello che non veniva raggiunto dal 2005. Queste ondate arrivano dal complesso di macchie solari AR3664 che ha un diametro di circa 200.000 chilometri.

La tempesta arriva da Sole e nasce da una serie di brillamenti che hanno causato espulsioni di massa coronale (CME). La sequenza di queste espulsione ha causa un effetto che viene definito CME Cannibale: i venti solari più potenti ingrossano quelli più lenti che li precedono aumentando ancora di più la loro portata.

Quando si vedrà ancora l’aurora in Italia

Stando alle previsioni fornite dal portale SpaceWeather.com la tempesta geomagnetica non è ancora finita. Il picco di attività è previsto tra la sera del 10 maggio e il 12 maggio. È possibile quindi che l’aurora torni ad essere visibile in Italia anche la sera di sabato 11 maggio. Non è facile capire come si muoveranno i venti solari ma c’è una percentuale di possibilità che questa sera si veda ancora meglio.

Il video delle macchie solari AR3664

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