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Come funzionerà la ricetta medica bianca su Whatsapp o e-mail dal 2025: vantaggi e quando arriva

Le ricette bianche servono ai medici per prescrivere i farmaci di fascia C, ovvero quelli non a carico del Sistema sanitario nazionale, ma il cui costo spetta totalmente ai cittadini. Per effetto della nuova legge di bilancio, dal 2025 quelle cartacee scompariranno per essere del tutto digitali. Ma ci sono dubbi sull’attuazione della riforma.
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Dal 2025 tutte le ricette mediche bianche saranno in formato digitale. L'estensione della ricetta elettronica a tutte le prescrizioni sanitarie è una delle novità stabilite dalla nuova legge di bilancio: in sostanza la vecchia ricetta bianca cartacea scomparirà definitivamente per essere sostituita dal suo corrispettivo digitale.

Finora infatti il formato digitale era applicato solo alle ricette rosse, ovvero quelle utilizzate per la prescrizione dei farmaci a carico dello Stato (fascia A) e delle prestazioni erogate dal Sistema sanitario nazionale. Ora, invece, dal prossimo anno anche le ricette bianche, quelle cioè compilate dai medici per i farmaci il cui costo è totalmente a carico del cittadino, dovranno essere compilate e inviate dai medici in formato digitale, tramite email o Whatsapp.

L'obiettivo dovrebbe essere "potenziare il monitoraggio dell'appropriatezza prescrittiva – si legge nel testo della manovra – nonché garantire la completa alimentazione del Fascicolo sanitario elettronico". Tuttavia medici e farmacisti temono che i sistemi informatici attuali non siano in grado di reggere un volume così significativo di materiale e chiedono che vengano introdotti dei sistemi per garantire ugualmente il diritto al farmaco anche in caso di errori o malfunzionamenti tecnici.

Come funzionerà la nuova ricetta bianca elettronica e per quali farmaci

Quello introdotto dall'articolo 54 della manovra rappresenta un nuovo passo verso la completa digitalizzazione della sanità, dopo l'introduzione del Fascicolo sanitario elettronico (Fse) e delle ricette rosse dematerializzate. Ma cosa cambia?

In sostanza, dal 2025 tutti i medici dovranno utilizzare il sistema informatico per compilare le ricette bianche, quelle con cui prescrivo i medicinali di fascia C. Le ricette affluiranno così direttamente nel Fascicolo sanitario elettronico, dove il cittadino potrà consultarle. Oltre a questa modalità di ricezione, la ricetta potrà arrivare direttamente anche via email o su Whatsapp. Nella ricetta ci sarà quindi un codice univoco per quel dato farmaco da consegnare direttamente in farmacia, proprio come accade oggi per le ricette rosse.

I farmaci di fascia C sono tutti quei medicinali non coperti dal Sistema sanitario nazionale, il cui costo spetta quindi per intero al cittadino. Si tratta in genere di medicinali assunti per trattare disturbi o problemi di salute considerati non gravi e che in sostanza non costituiscono un pericolo di vita per i pazienti. Tuttavia, la ricetta bianca dovrà essere utilizzata per i farmaci di fascia C che possono essere acquistati solo dietro prescrizione medica (diversi dai farmaci da banco). Tra i farmaci di fascia C più spesso acquistati dagli italiani rientrano il paracetamolo, le benzodiazepine (una delle classi di ansiolitici più utilizzate) e alcuni principi attivi per il trattamento della disfunzione erettile.

I vantaggi della ricetta bianca elettronica

In base a quanto si legge nel testo della manovra, l'obiettivo della ricetta bianca digitale dovrebbe essere quello di migliorare l'appropriatezza prescrittiva e implementare l'utilizzo del Fascicolo sanitario elettronico, esistente ormai da anni.

Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha aggiunto che questa manovra punta ad alleggerire e rendere meno burocratico il carico di lavoro dei medici, soprattutto quelli di famiglia.

Tuttavia, come specificato nella manovra, l'attuazione del provvedimento spetterà alle singole Regioni, quindi ancora non sappiamo molto sui dettagli del suo funzionamento. È bene comunque specificare che il testo della manovra non prevede nessun tipo di sanzione per chi stamperà la ricetta, ciò che diventa obbligatorio è solo la sua compilazione nel sistema informatico. Certo è che, come succede già oggi con la ricetta cartacea, il farmaco prescritto potrà essere acquistato su tutto il territorio nazionale.

Per quanto riguarda invece la validità, ovvero per quanto tempo la ricetta potrà essere presentata in farmacia, al momento il sistema sanitario prevede due tipi di ricetta bianca: ripetibile e non ripetibile. La prima può essere riutilizzata fino a dieci volte per acquistare il farmaco e dura sei mesi, la seconda invece serve per acquistare un certo farmaco una sola volta e scade entro 30 giorni dalla sue emissione.

Quando spariranno le ricette bianche cartacee

L'introduzione delle ricette bianche digitale diventerà effettiva con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della nuova legge di bilancio, che come ogni anno cadrà a fine 2024.

I dubbi sulla dematerializzazione della ricetta e i problemi del sistema

Da quando è diventata ufficiale, l'introduzione della ricetta bianca digitale ha creato più di qualche timore tra medici e farmacisti. I rischi – secondo i critici – riguarderebbero soprattutto l'eventuale tenuta dei sistemi informatici e le possibili difficoltà che soprattutto i cittadini più anziani potrebbero riscontrare nell'adeguarsi al nuovo sistema.

Il presidente della Federazione dell'Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, pur dicendosi a favore della novità in arrivo, ha specificato all'agenzia di stampa Ansa che il punto resta "sapere se siamo pronti per farlo, e se le reti tengono". Anche Federfarma (Federazione nazionale dei titolari di farmacia italiani) ha ribadito l'importanza di prevedere modalità alternative in caso di problemi tecnici nei sistemi informatici di visualizzazione delle ricette, come un promemoria scritto. Così da garantire in ogni caso il diritto al farmaco di tutti i cittadini.

Sergio Bartoletti, vice segretario della Fimmg (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale),  ha parlato invece dei problemi che potrebbero avere i pazienti più anziani, problemi che ci sono già ora con la ricetta rossa e che i medici di famiglia risolvono stampando comunque in studio la ricetta da dare al paziente, pur compilandola in modo digitale: "Continueremo a farlo se necessario", ha detto Bartoletti parlando della prossima introduzione della ricetta bianca elettronica.

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